In Toscana è in corso la final eight del campionato Giovanissimi Nazionali, manifestazione che vi stiamo raccontando con dovizia di particolari. Nel girone del Napoli c’è il Parma già qualificato e gli azzurrini sono vicinissimi al passaggio del turno, nell’altro gruppo, invece, regna l’equilibrio, l’unica certezza è l’eliminazione del Chievo Verona a zero punti. Combattono per l’accesso alle semifinali il Milan a sei punti, l’Inter e il Novara a quota tre. Per saperne di più sul percorso del club piemontese, abbiamo intervistato in esclusiva Massimo Brambilla, allenatore dei Giovanissimi del Novara:
“Quest’anno per il Novara sia per la prima squadra che per il settore giovanile (scudetto Berretti e Allievi Lega Pro, ndr) sono arrivati risultati importanti. Riguardo al nostro percorso, abbiamo sempre vissuto alla giornata, siamo migliorati molto, domani ce la giocheremo col Chievo Verona per arrivare in semifinale ma siamo contenti per l’annata e la crescita dei ragazzi. Vittoria contro l’Inter e sconfitta contro il Milan, qual è il bilancio di queste due gare? La prima partita è andata bene perchè l’abbiamo affrontata con semplicità, sapendo di non avere pressioni. Abbiamo giocato bene il primo tempo e su quello poi abbiamo impostato la partita. Contro il Milan abbiamo giocato il giorno dopo, sono venute un po’ meno le forze, abbiamo sofferto tanto la loro fisicità e la loro qualità tecnica. Ci siamo espressi bene contro due squadre fuori portata per noi. Vi stuzzicherebbe l’idea di una semifinale contro il Napoli? Pensiamo a noi, a far bene la partita contro il Chievo Verona, se dovessimo andare in semifinale affronteremo sicuramente delle squadre forti, ci saranno sicuramente per noi grandi difficoltà. Nel 1996 ha vinto l’Europeo Under 21, molti giocatori di quella squadra stanno tentando la carriera da allenatori. C’è un rinnovamento in corso nel calcio italiano? Assolutamente si, il calcio si è evoluto molto nel corso degli anni. I giovani possono sicuramente far bene al calcio, servono idee nuove, passione ed entusiasmo. Qual è il suo parere sul cammino dell’Italia all’Europeo? Contro la Svezia è andata male per alcuni episodi, contro il Portogallo la fortuna non ci ha aiutato, speriamo che la dea bendata ci assista contro l’Inghilterra. Una lunga trafila da giocatore, poi questo percorso da allenatore: quanto è diverso oggi crescere per un giovane talento? I tempi sono diversi, le generazioni sono cambiate, noi avevamo solo il calcio, i ragazzi ora hanno molte distrazioni, però penso che un ragazzo che ha qualità se ci mette passione ed entusiasmo ce la può fare.”
Dai nostri inviati a Chianciano Ciro Troise e Gilberto D’Alessio
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