Il medico del Napoli, il dottor De Nicola, è stato intervistato dai giornalisti presenti a Dimaro in merito ai metodi di preparazione dei calciatori. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it:
“Il Napoli è in una fase di passaggio, tra uno studio iniziale e gli allenamenti più duri perchè quest’anno stiamo cercando di personalizzare la preparazione dei calciatori che quindi spesso faranno lavoro differenziato a parte. Non bisogna preoccuparsi per gli infortuni, è normale incappare in qualche situazione del genere in questo periodo. Nel periodo di vacanza ci sono alcuni ragazzi che si allenano e altri invece che preferiscono staccare la spina, a differenza dello scorso anno sono arrivati tutti in perfetta forma. Penso comunque che staccare totalmente la spina sia fondamentale, soprattutto dopo un campionato stressante come quello scorso dove si è scesi in campo ogni tre giorni per 59 partite, sono stagioni formative ma molto pesanti. Su Zuniga, Vargas e Higuaìn? Appena arriveranno faremo test posturali e valutativi, poi interverranno i preparatori atletici per lavorare sul campo, dopo di che costruiremo un lavoro personalizzato per ognuno di loro. Tra i nostri test ci sono valutazioni ematochimiche, cardiache e di malocclusioni dentali, la novità sono gli elettrocardiogrammi sotto sforzo dinamici, nel corso delle partite, che ci permettono di avere dati più approfonditi, tutto questo grazie alle nuove tecnologie. Abbiamo fatto e ripeteremo questi test su tutti i nostri calciatori, ringrazio il professor Paolo Rubino che lavora per medicina futura e che ci ha messo a disposizione i macchinari e che ci ha proposto queste nuove tecniche. Tutto questo è fondamentale per la prevenzione, ma più che per i piccoli infortuni guardiamo anche alle patologie più serie. La prevenzione degli equilibri posturali è tra le più importanti, questa è stata la chiave che ci ha portato ad avere pochi infortuni negli anni scorsi. Continuiamo sulla nostra strada con una grandissima collaborazione tra gli staff. Differenze rispetto alle gestioni precedenti di Benitez e Mazzarri? Certamente stanno nel rapporto della società con il gruppo di lavoro. Presidente e vicepresidente stanno facendo da collanti e sono sempre presenti, formando un unico gruppo di lavoro che opera in maniera univoca. Gli studi sul DNA? Ci sono stati proposti dal professor Antonio Giordano dell’università di Philadelphia, interessato ai nostri test ci ha chiesto una compartecipazione tra il nostro lavoro e il suo per verificare così se a livello genetico c’è, magari, la predisposizione ad avere qualche infortunio. Ovviamente ci vorranno un paio d’anni per arrivare ad un risultato che non è detto porti per forza a qualche scoperta. Tutto questo è appagante anche da un punto di vista prettamente lavorativo. Difficoltà negli inizi di stagione per Sarri? Non so in che condizione sarà la squadra ad inizio campionato, l’importante però è che le cose vadano bene a fine anno, bisogna vivere il tutto con tranquillità, non bisogna esaltarsi in caso di successi ne deprimersi in caso di sconfitte. Bisogna essere equilibrati.”
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