Alfonso De Nicola, ex responsabile medico del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Marte. Di seguito le sue dichiarazioni:
“Ghoulam? Ho visto la partita ed ho notato che è uscito molto sconsolato. Ma lui è un ragazzo fortissimo, mi auguro che ripeta la prima riabilitazione perché nei primi due mesi era pronto. Mariani disse che non aveva mai visto una cosa così e di farlo correre, io gli dissi che era troppo poco tempo. Poi ci fu una frattura della rotula, non so a cosa fu dovuta ma poi ha giocato un campionato intero con Ancelotti e pensavo tra me e me che forse era il caso di fermarlo, cosa che poi non fu fatta. Il nostro vero lavoro è riuscire a capire perché quando ti rompi un crociato hai la possibilità altissima di rompere l’altro. Facciamo l’ipotesi che Ghoulam abbia eredito dai suoi familiari, oltre alle doti di corsa, anche una debolezza costituzionale di certi legamenti. Allora è chiaro che se se ne rompe uno poi si rompe anche l’altro, com’è successo a Milik.
Io ho avuto tanti calciatori che dopo il primo crociato hanno recuperato anche il secondo, recuperando anche meglio. Ghoulam ha avuto anche le fratture di rotula successiva e quella è una cosa che lascia un po’ perplessi. Io non credo che ci sarà lo stesso iter anche a questo ginocchio. La rottura del crociato di ieri è una rottura che non è facilissima da prevedere ma si può prevedere. Quando lo facemmo operare al primo ginocchio io dissi al dottore di controllare anche l’altro ginocchio. Io vorrei capire sempre il perché, potrebbe esserci anche una causa diversa tra un ginocchio e l’altro”.
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