Il tattico di Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Napoli-Bologna. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Non mi permetto di entrare nei problemi del Napoli, ha una struttura tecnica molto preparata. Non era facile, siamo stati bravi ad accorciare soprattutto le distanze soprattutto sui tre centrocampisti, risultavamo un po’ bassi e non avevamo la personalità per andare ad attaccare, abbiamo ritrovato fiducia. Questa squadra è figlia del proprio allenatore, nel dubbio cerca sempre di osare, possiamo perdere una partita ma così sono sicuro che sono di più le partite che vinceremo. Siamo un gruppo giovane, abbiamo bisogno d’autostima. Nei limiti delle possibilità consentite dalla sua terapia, lui cerca sempre di farsi sentire, da luglio dobbiamo fronteggiare una situazione complessa anche a livello emotivo, gli alti e bassi sono anche espressione di tutto ciò. Il gruppo è stato sempre coinvolto, la vittoria di oggi dimostra la bontà del lavoro svolto. Ci siamo sempre detti che non bisognava avere alibi, tutti avremmo potuto fare di più, tutti hanno cercato di rimboccarsi poi le maniche, nel momento in cui si torna alla normalità abbiamo il valore aggiunto del nostro allenatore. Skov Olsen? Facciamo alternanza dei ragazzi che si riscaldano, era una delle possibilità, è stata fatta una scelta che ci ha pagato. Solitamente effettuiamo una rotazione per cui a destra siamo più bloccati con Tomiyasu, di solito gioca Krejci a sinistra che era un po’ più alto, Denswill, invece, veniva più dentro al campo. Tomiyasu è stato bravissimo, l’ha interpretata bene. Nell’intervallo la scintilla scatta quando sei in svantaggio contro una squadra importante, è necessaria, i ragazzi l’hanno avuto. Ci sono stati vari interventi dal punto di vista tattico, abbiamo accorciato le distanze, sappiamo che un gruppo destinato a soffrire, abbiamo il principio della resilienza, siamo sempre in partita. Ringraziamo i tifosi venuti a Napoli, a me fa particolarmente piacere, sono di queste parti”
Dal nostro inviato al San Paolo Ciro Troise
