Basta poco per cambiare il percorso di un calciatore, il segreto è attendere il proprio turno, impegnarsi al massimo e farsi trovare pronto quando si è chiamati in causa. Sembra semplice ma non lo è affatto, l’esempio di giornata è Davide Marfella, portiere classe ’99 protagonista della prima vittoria storica in trasferta del Napoli in Youth League.
Due anni fa Tutino e compagni vinsero tutte le gare interne al “Bisceglia” di Aversa contro Borussia Dortmund, Olympique Marsiglia e Arsenal ma in trasferta rimediarono solo sconfitte, compresa la beffa di Madrid agli ottavi di finale. E’ anche la prima volta in cui gli azzurrini nella Champions League dei giovani tengono la porta inviolata fuori casa, finora era successo solo in casa in due occasioni, nelle vittorie della stagione 2013-14 contro Borussia Dortmund e Olympique Marsiglia.
Il successo porta la firma di Antonio Negro che al 12′ ha trasformato il rigore procurato da Liguori ma anche quella di Davide Marfella che al 37′ ha detto no al tiro dal dischetto di Ozturk. Un intervento provvidenziale che ha tenuto gli azzurrini in vantaggio all’intervallo ma non è finita qui, nella ripresa Marfella ha salvato il risultato in altre due occasioni, su Ozturk ancora e su Karatas. Il Napoli ha conquistato i suoi primi tre punti in Youth League, ha riaperto i discorsi in chiave qualificazione agli ottavi di finale, almeno per la seconda posizione che vale lo spareggio con le realtà provenienti dal percorso campioni nazionali. L’ha fatto senza subire gol, un dato importante per una squadra che ha incassato tra campionato, Youth League e Tim Cup venticinque reti in dodici partite, con una media leggermente superiore ai due a partita. L’ultima volta che gli azzurrini tenevano la porta inviolata risale al 21 Settembre scorso, a Napoli-Avellino 4-0, gara valida per il primo turno della Tim Cup Primavera. In porta c’era Davide Marfella, una sorta di “talismano” del settore giovanile azzurro. Saurini l’ha mandato in campo tre volte in questa stagione contro Avellino, Vicenza e Besiktas, sono arrivate tre vittorie ed un solo gol subito. Davide Marfella è arrivato al Napoli lo scorso gennaio, è cresciuto nella Puteolana guidata da Gennaro Fiore ma si è fatto le ossa al Savoia, nel campionato d’Eccellenza campana nella prima parte della scorsa annata, quando a soli sedici anni l’allenatore Teore Grimaldi, vecchia conoscenza del vivaio azzurro, l’ha lanciato con coraggio durante la sua esperienza a Torre Annunziata. Il suo percorso in maglia azzurra è iniziato nell’Under 17 A e B guidata da Massimo Carnevale.
Schaeper si mette in mostra con un grande campionato, gli spazi per Marfella sono pochi. Davide riesce a strappare solo novanta minuti, dieci nel 4-0 rifilato all’Avellino a Sant’Antimo e ottanta da titolare a Lanciano, nell’ultima giornata di campionato, con gli azzurrini già qualificati alla final eight di categoria. Finisce 1-0 per il Napoli, nasce così il suo ruolo di “talismano”. Cinque presenze per Davide Marfella, cinque vittorie tra Under 17 e Primavera. “Non è vero ma ci credo”, avrebbe detto qualcuno ma al di là della scaramanzia, Saurini può contare su due ottimi portieri e una corretta gestione di entrambi è un obiettivo da non fallire.
Ciro Troise
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