Vidal, Pogba, Tevez da una parte, Callejon, Higuain, Mertens dall’altra; lunedì a Doha ci sarà Juventus-Napoli, la finale della Supercoppa Italiana. S’affrontano la vincente dello scudetto e quella della Coppa Italia in un confronto che si preannuncia di grande livello. Nell’evento hanno trovato spazio anche i giovani, grazie alla fiducia di Allegri e Benitez. Quattro nella Juventus e tre nel Napoli i Primavera aggregati ai gruppi che vivranno il ritiro prima della grande sfida. Tra i giovani in casa bianconera ci sarebbe anche il classe ’96 Kingsley Coman, che, però, è a tutti gli effetti un prodotto della prima squadra, un’alternativa di livello nel reparto offensivo della Juventus. Audero, Romagna, Mattiello e Vitale da una parte, Bifulco, Luperto e Romano dall’altra; si presenta così l’organico dei giovani che stanno assaporando l’ebbrezza di una finale che vale un trofeo da aggiungere in bacheca.
Ha già raccolto due presenze in Serie A contro Parma e Lazio, totalizzando ventotto minuti, Federico Mattiello si è già tolto una grande soddisfazione contro il Napoli. Due anni e mezzo fa, l’esterno sinistro classe ‘95, che la Juventus prelevò dai Giovanissimi Regionali della Lucchese, segnò ai supplementari il gol decisivo per il 2-1 dei bianconeri al San Paolo nella gara di ritorno della finale di Tim Cup Primavera. Fino a tredici anni giocava anche a tennis ad alto livello, poi ha scelto il calcio con ottimi risultati visto che a diciannove anni ha convinto Allegri a tenerlo stabilmente in prima squadra. E’ il portiere titolare della Primavera di Fabio Grosso, Tevez dovrebbe ricordarlo bene perché nella tournèe in Indonesia, Singapore e Australia gli ha parato un calcio di rigore. Parliamo di Emil Mulyadi Audero, portiere classe ’97 di origini indonesiane ma cresciuto sin da piccolo in Italia, tanto da essere convocato più volte in Under 15, 16 e 17.
Mattia Vitale è nato il 1 Ottobre del ’97, ha compiuto quindi da poco più di due mesi diciassette anni, è il più giovane aggregato nei due organici per la Supercoppa ma in campo si fa rispettare per le sue grandi qualità. Centrocampista centrale dotato di ottime capacità in fase d’impostazione, giocatore mancino con buona visione di gioco, Vitale è un punto fermo della Primavera di Grosso ed, infatti, ha totalizzato ben sedici presenze complessive tra campionato, Youth League e Tim Cup Primavera. Arrivò alla Juventus dal Bologna, città in cui è nato e cresciuto anche se il padre è di origini avellinesi, nel 2011 per disputare il campionato Giovanissimi Nazionali. Vitale ha vissuto qualche esperienza nel gruppo di Allegri già in estate, come la tournèe all’estero e il Trofeo Tim in cui realizzò un assist per il gol di Pereyra decisivo per la vittoria contro il Sassuolo.
In panchina nel 3-0 di Roma contro la Lazio, Filippo Romagna è un difensore centrale classe ’97 che ricorda Leonardo Bonucci per l’eleganza nella fase di possesso, maturata nelle sue vecchie esperienze da centrocampista durante il suo percorso di crescita, e per la personalità da leader che lo contraddistingue. A Doha c’è anche lui, pronto ad inserire nel suo curriculum una grande esperienza.
Nei venticinque azzurri che contenderanno lunedì alle 18:30 la Supercoppa alla Juventus ci sono tre ragazzi della Primavera di Saurini, ne potevano essere quattro se non si fosse infortunato Anastasio. A tenere alta la bandiera della scugnizzeria ci saranno Luperto, Romano e Bifulco. Luperto e Romano hanno già debuttato in prima squadra ma non in gare ufficiali, il difensore ex Lecce è entrato a gara in corso nelle amichevoli estive contro Paok Salonicco e Barcellona, Romano fu protagonista un anno e mezzo fa di un’ottima prestazione al “Manuzzi” contro il Cesena. Bifulco vivrà l’emozione della prima volta, è apparso particolarmente teso ieri mattina all’aeroporto di Capodichino al momento della partenza. L’esterno d’attacco classe ’97 ha convinto Benitez a puntare su di lui con le ottime prestazioni realizzate in Primavera. Sette gol stagionali ma soprattutto importanti qualità da coltivare in prospettiva come la resistenza atletica, la capacità di attaccare alle spalle l’avversario, un buon dribbling,
Alfredo Bifulco s’allena da alcune settimane stabilmente in prima squadra, ed è arrivato nel 2010 dalla scuola calcio Saint Joseph di San Giuseppe Vesuviano, intorno ai 2000 euro il costo dell’acquisto, grazie ad un’intuizione del responsabile del settore giovanile Luigi Caffarelli e di Giuseppe Delle Donne, che allenava i Giovanissimi Regionali in cui Bifulco s’allenò per tre settimane di prova. La stagione successiva sedici gol nel campionato Giovanissimi Nazionali, in cui il Napoli si fermò solo in finale contro l’Inter, poi un percorso di crescita entusiasmante fino alla Supercoppa, al sogno che diventa realtà. A Doha ci sono anche i giovani, quando un trofeo diventa un’opportunità…
Fonte: Ciro Troise per gianlucadimarzio.com
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