Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, ci sono zone d’ombre, è un classico, in cui il mercato nasconde persino le idee: ma a volte basta poco per far luce, per andarsi ad intrufolare con uno sguardo in quel labirinto in cui è possibile scorgere i pensieri sparsi. Hirving Lozano ha quasi ventiquattro anni, li compirà a fine luglio, ne ha quattro in meno di Lorenzo Insigne, e con lui condivide questa terra di mezzo ancora del tutto inesplorata che però diventerà, state certi, zona per una battuta di caccia al talento con pochi eguali. Uno è di troppo, va da sé, perché è difficile combinare Insigne con Lozano e sarebbe dispendioso tentare d’assemblarli in una squadra nella quale tra un po’ entrerà (quasi sicuramente) anche James Rodriguez: e dunque, quel che accadrà, lo deciderà il destino o anche quel gigante del mercato che si chiama Mino Raiola, ma guarda un po’ il manager di entrambi.
INTER: Insigne a Napoli vive una esistenza frastagliata, un giorno è un fenomeno e poi quello successivo un eterno incompiuto: e la pressione ambientale non gli fa bene, lo ha anche sottolineato la Nazionale. Insigne piace all’Inter, a prescindere (ovviamente) da Mauro Icardi: è stata avviata una chiacchierata, qualche settimana fa, poi rilanciata più recentemente. Insigne rimane un enigma di questa estate, può restare o anche no, perché dinnanzi ad un’offerta sensibile – mai inferiore ai settanta milioni di euro – se ne potrebbe discutere amichevolmente. Per l’Inter la cifra è elevata, ma l’intenzione di averlo esiste e quella del Napoli di ascoltare è indiscutibile: poi, eventualmente, si dibatterà sul ruolo delle bandiere, dei sentimenti e delle opportunità, senza dimenticare le difficoltà – non solo recenti – di Insigne di giocare in un clima spesso di insofferenza.
LOZANO: Hirving Lozano può essere Insigne o altre cose ancora, hanno vaghe somiglianze nella interpretazione, e costa qualcosina di meno: ci vogliono, ci vorrebbero, comunque 50 milioni di euro per riuscire a convincere il Psv a cederlo, dopo aver comunque ottenuto il gradimento di un attaccante che insegue la Champions League «per poter giocare con e contro i calciatori più forti del Mondo». Il Napoli non ha mai negato di essere affascinato dai lampi di questo sudamericano capace di infiammare la folla, né si può nascondere – anche dopo il caffè del primo maggio a casa Ancelotti – che Insigne resti avvolto in questa cappa di diffidenza che è difficile da digerire. Ma il mercato va oltre le personali posizioni e gli avvolgimenti più strani: qui ci sono offerte ed eventualmente richieste. L’Inter è sedotta da Insigne, verrà il momento giusto per far decollare le proprie strategie; il Napoli non ha urgenze, non in questo caso, e spera che Lozano non venga accerchiato dal Psg, per avere sempre la possibilità – nel caso si evolva il mercato – di sapere come procedere con l’alternanza dei geni. Un mega intreccio da un paio di centinaia di milioni (i 120 del costo dei calciatori, gli effetti dei quinquennali poi da riconoscere loro): conviene lanciare uno sguardo sulle fasce, quelle nere(&)azzurre, è lì la zona d’ombra.
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