L’allenatore dell’Inter Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Napoli-Inter. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Dobbiamo guardare solo a noi stessi, al nostro cammino, è inevitabile che per noi oggi si tratta di una partita importante su un campo in cui pensi che sia la prima volta che ho vinto in vita mia. Abbiamo dimostrato coraggio, c’è stata una buonissima risposta, dobbiamo cercare di continuare questo percorso e accelerarlo. Anche quando vinci 4-0 c’è qualcosa che si può migliorare, non dimenticare che solo grazie al Napoli i campionati sono stati vivi negli ultimi anni, c’è stato un vasto gap tra noi e il Napoli. Stiamo facendo un buon campionato, non credo ci sia un divario così ampio di punti, considero il Napoli riguardo alla rosa ancora la più efficiente dopo la Juventus. Dobbiamo guardare molto a noi stessi, migliorare, crescere, essere credibili. Tutto può accadere, avevano detto anche che tra dicembre e gennaio succedeva il patacrac all’Inter, c’era la nuvola di Fantozzi che ci faceva perdere i punti. Dobbiamo continuare ad essere credibili, stiamo dando dei segnali di stabilità. Su 145 partite vincerne 100 in serie A è importante, non amo le statistiche, mi fa piacere, ringrazio tutti i giocatori che ho avuto sotto le mie gestioni, grazie a loro ho potuto stabilire questi record. Cerchiamo di diventare credibili, di dare stabilità, di non essere più pazzi, deve ancora finire il girone d’andata e anche in altre occasioni l’Inter si è trovata in testa alla classifica in questa fase per poi qualificarsi alla Champions League all’ultima giornata. Bastoni? Cerco di fare sempre le scelte migliori, quelle che mi danno più affidabilità, è sia il presente che il futuro dell’Inter, cerca di giocare la palla come voglio, se fa lo step sulla cattiveria difensiva visto che a 20 anni può diventare un giocatore molto importante. L’età è l’ultima cosa che guardo, l’abbiamo fatto con Esposito. È difficile fare dei confronti, il mio primo anno alla Juve fu incredibile, non c’era solo il Milan di Ibra, Thiago Silva, l’Inter del triplete, il Napoli di Lavezzi e Cavani, eravamo reduci da due settimi posti. La Juve è fortissima, difficile da migliorare, è molto complicato arrivare davanti a loro, anche la Lazio ha aggiunto in questi anni, ci vuole tempo per costruire grandi squadre ma come dico sempre chi ha tempo non aspetti tempo”
Dal nostro inviato al San Paolo Ciro Troise
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