Con il pareggio casalingo contro il Torino il Napoli ha concluso un particolare quanto difficile 2020. Gli azzurri, come il resto delle squadre e degli sport in Italia ed in generale in tutto il mondo, hanno risentito della Pandemia legata all’emergenza Coronavirus, una situazione che ancora deve terminare completamente e ci auguriamo finisca presto.
Il 2020 è stato anche l’anno che ci ha portato via Diego Armando Maradona, leggenda del mondo del calcio e vera icona del calcio a Napoli, protagonista dei due scudetti ed ora titolare del nome dell’ormai ex stadio San Paolo, un riconoscimento che tutti ormai reputavano dovuto.
L’anno 2020 è partito in salita con Gattuso appena arrivato per sostituire Ancelotti e chiamato a risollevare un ambiente ustionato dalla situazione “Ammutinamento“. Il tecnico calabrese è riuscito però in questa impresa portando il club in Europa League (ora la squadra lotta ai sedicesimi) e portando a Napoli un nuovo titolo con la vittoria in finale della Coppa Italia sugli “acerrimi rivali” della Juventus, guidati dall’ex di turno Maurizio Sarri. Il 2020 è stata l’anno dell’arrivo di Victor Osimhen, giocatore più caro della storia del Napoli ed ancora tutto da scoprire per i tifosi azzurri.
Il 2020 è terminato con un momento difficile ma anche con una buona notizia, la cancellazione del 3-0 a tavolino nell’annosa vicenda di Juventus-Napoli, una situazione che penalizzava oltre modo la squadra di Gattuso.
Le ultime tre gare hanno “abbassato” le ambizioni della squadra e dei tifosi oltre che dei media locali: si è sentito addirittura farnetica #Gattusoout, ma non bisogna buttare nel cestino tutto ciò che di buono e stato fatto e oltremodo ricordiamo ancora una volta: contro il Toro, nell’ultimo match di fine anno, il Napoli ha fatto a meno di Koulibaly, Mertens, Osimhen e con un Lozano sotto il mezzo servizio, le ultime 3 gare sono state ad handicap ma basta critiche! Gattuso merita rispetto (e non solo per le dichiarazioni nel post partita)
Il rilancio di Hirving Lozano, la permanenza di giocatori chiave come Kalidou Koulibaly e la grinta del capitano Lorenzo Insigne, insomma questo 2020 non è “totalmente da buttare” e sebbene abbiamo vissuto tutti noi un anno difficile, oggi che è Natale, ci auguriamo che il 2021 possa portare tante grandi soddisfazioni si colori azzurri con alcuni sogni nel cassetto e la speranza di un anno migliore.
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