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Champions League, le italiane sorridono: ecco tutti i premi previsti per il Napoli

Gli azzurri dovrebbero avere un cachet minimo di 40 milioni circa

Sarà la Champions League più ricca di sempre quella che prenderà il via a settembre, con la Uefa che ha aumentato il già di per sé corposo montepremi anche per tenere a battesimo nel migliore dei modi il nuovo format della competizione.

Così le quattro italiane già sicure di far parte della fase a gironi (Juventus, Napoli, Roma e Inter) possono già sorridere per un invidiabile tesoretto che finirà nelle loro casse, soldi vitali questi per i club che ambiscono a rimanere nel gotha del calcio continentale.

Il prossimo 30 agosto ci sarà il sorteggio dei gironi della Champions League 2018-2019: finiti i preliminari, sarà il momento in cui si entrerà nel vivo di quella che è senza dubbio la massima competizione per club al mondo.

Grazie alla riforma voluta dal presidente dell’Uefa Čeferin, che ora punta alla riconferma, saranno quattro le italiane a prendere parte alla ex Coppa dei Campioni con tutte già sicure della partecipazione alla fase a gironi.

Juventus, Napoli, Roma e Inter quindi saranno tra le trentadue squadre che si divideranno il montepremi totale record di 1,95 miliardi, con la Uefa che ha aumentato ancora di più i premi che nello scorso triennio ammontavano a 1,4 miliardi a stagione.

Ecco la suddivisione del montepremi.

25% Gettone di partecipazione uguale per ogni squadra (490 milioni)
30% Risultati (585 milioni di euro)
30% Ranking storico (585 milioni di euro)
15% Market pool (292 milioni di euro)
Ogni squadra che parteciperà alla fase a gironi della Champions riceverà quindi 15,3 milioni. Ogni vittoria ottenuta nella fase a gironi farà in più guadagnare 2,7 milioni, mentre per un pareggio la cifra è di 900.000 euro.

Ci sono poi i ricchi bonus legati alle qualificazioni alle varie fasi della competizione, ricordando che la vincitrice riceverà anche un premio extra di 4 milioni.

Ottavi di finale 9,5 milioni
Quarti di finale 10,5 milioni
Semifinale 12,5 milioni
Finale 15 milioni
Il ranking storico poi si basa sul rendimento del club negli ultimi dieci anni. Per ogni quota di coefficiente, ovvero la graduatoria tra le trentadue partecipanti, saranno elargiti 1,108 milioni.

In pratica la squadra partecipante prima nel ranking storico riceverà 35,36 milioni (1,108×32), mentre l’ultima si dovrà “accontentare” di un solo coefficiente è quindi 1,108 milioni.

Il market pool infine distribuisce i soldi in base al valore dei diritti televisivi. Fonte Gazzetta dello Sport, il totale per i club italiani dovrebbe essere di 50 milioni: 25 milioni saranno distribuiti in base al piazzamento durante l’ultimo campionato di Serie A, mentre gli altri 25 milioni verranno assegnati in base al cammino nella Champions.

Quanto andranno a guadagnare le italiane?
In questa complessa ridda di cifre e percentuali, sempre Calcio&Finanza ha ipotizzato quello che potrebbe essere l’incasso minimo di ogni squadra italiana che sarà impegnata a partire da settembre nella imminente Champions League.

Fermo restando che ogni club incasserà il gettone di 15,3 milioni, oltre ai risultati sul campo c’è da vedere quali saranno gli introiti relativi al ranking storico e quello della metà del market pool assegnato per il piazzamento nella scorsa Serie A.

Per quanto riguarda il ranking storico, la Juventus è 6° nella graduatoria e quindi è certa di incassare 29,7 milioni. L’Inter a seconda delle qualificate dai preliminari può prendere un massimo di 19,9 milioni e un minimo di 17,7 milioni. La forchetta del Napoli invece oscilla tra i 15,5 milioni e i 13,3 milioni mentre quella della Roma tra i 14,4 milioni e i 12,2 milioni.

Per il market pool invece la Juventus è sicura di incassare come minimo 13,4 milioni, il Napoli 10,9 milioni, la Roma 8,4 milioni e infine l’Inter 5,9 milioni. Cifre queste che potranno essere incrementate in caso di passaggio della fase a gironi.

Questa quindi è la stima totale minima per ciascuna delle italiane impegnate in Champions.

Un tesoretto questo che in base ai risultati potrebbe essere incrementato anche di parecchio. Se una squadra infatti dovesse passare la fase a gironi ipotizziamo facendo due vittorie, due pareggi e due sconfitte, incasserebbe ulteriori 16,7 milioni solo con il passaggio agli ottavi senza contare il restante market pool e gli incassi del botteghino.

Vittorie – 5,4 milioni (2,7×2)
Pareggi – 1,8 milioni (0,9×2)
Passaggio fase gironi – 9,5 milioni
Cifre queste da capogiro che fanno capire perché per i club è vitale riuscire a qualificarsi alla Champions League: mancando la partecipazione alla competizione, si viene a creare un solco tra chi ne prende parte e chi invece resta a guardare.

In periodo di Fair Play Finanziario, vuol dire che chi riesce a qualificarsi e andare avanti in Champions League potrà spendere molto di più rispetto anche a chi partecipa soltanto all’Europa League. Benvenuti nel calcio moderno.

 

Fonte: Calcioefinanza

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