Titti Improta nel giornalismo napoletano è un’istituzione. Volto sportivo di Canale 21 da diversi anni, con uno stile sempre professionale e competenza universalmente riconosciuta, di recente è stata eletta segretario dell’ODG Campania con delega alle pari opportunità e ai rapporti con le tv. Inevitabile che la battuta di Sarri creasse un polverone e che ci fosse una levata di scudi unanime nei suoi confronti. I fatti: la giornalista chiede a Sarri se ritiene che dopo Inter-Napoli si possa ritenere compromessa la corsa-scudetto, lui serafico le risponde “Sei una donna, sei carina e solo per questo non ti mando a f…”. Poi lei riformula la domanda e lui risponde, sorridendo. Discorso che sembrava chiuso, ma poi a fine conferenza si solleva un polverone social sulla frase del tecnico, da molti considerata sessista e discriminatoria. Sono tanti i colleghi a prendere posizione e a schierarsi contro le parole di Sarri, dall’ODG al SUGC e successivamente anche l’USSI e l’USSI Lombardia, tutti a stigmatizzare il comportamento dell’allenatore del Napoli. Insomma, dopo il caso-Mancini e dopo il caso-Iannicelli, un altro scivolone mediatico che riporta Maurizio Sarri al centro della bufera. Già ieri sera in diretta a ‘Campania Sport’ su Canale 21, spiegando l’accaduto, Titti Improta è sembrata molto serena e ha glissato con la consueta eleganza. Molto più duro Iannicelli, presente in trasmissione e già oggetto di una parolaccia di Sarri in passato, che ha definito l’uscita dell’allenatore “una porcheria sessista e ingiustificabile”.
La redazione di Calciomercato.it ha chiesto alla Improta di raccontare le sue impressioni sull’accaduto: “Dopo la frase di Sarri ho capito subito che non si era reso conto della gravità di ciò che ha detto – racconta Titti – Tant’è vero che subito dopo la conferenza mi ha raggiunto, scherzando, e mi ha chiesto ridendo se me la fossi presa. Gli ho fatto notare che era un’uscita inopportuna e che non poteva permettersi di dichiarare certe cose davanti a tanti microfoni. A quel punto lui è sembrato sinceramente imbarazzato e mi ha chiesto scusa, come se fino a quel momento non si fosse reso conto dell’accaduto. Stimo Sarri e mi è molto simpatico, per questo ho capito il tono ingenuo della sua battuta, ma resto dell’opinione che non si possa rispondere in questo modo. Per quanto mi riguarda la questione finisce qui: so che non c’era alcun intento discriminatorio nelle sue parole, è stata solo una battuta infelice della quale si è anche scusato subito e quindi mi dispiace per questo polverone che si è sollevato”. Insomma, per i due “contendenti” la contesa è già terminata. La sensazione è che per tutti gli altri sia appena cominciata.
Fonte: Calciomercato.it
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