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Caso Juve-Napoli, tre senatori fanno partire un’interrogazione: “Chiediamo chiarezza anche ai ministri!”

Nel mirino la reazione della FIGC e i controlli esclusivamente verso il Napoli

Non si fermano le polemiche susseguenti il rinvio di Juve-Napoli. Lo scontro arriva anche in Parlamento. Un’interrogazione a risposta scritta bipartisan è stata infatti presentata dai sen. Ruotolo, Quagliariello e Pittella per pretendere chiarezza dai ministeri competenti circa le vicende che hanno caratterizzato il pre e il post Juve-Napoli. In particolare si vuole puntare la lente sulla reazione della FIGC e i controlli accorsi al Napoli, controlli che non sono stati effettuati per Genoa, Inter e Juve, giudicati come disparità di potere.

Ecco il testo integrale dell’interrogazione:

Ruotolo, Pittella, Quagliariello
– Al Ministro dello Sport e della Gioventù e al Ministro della Salute
 
premesso che:
 
domenica 27 settembre alle ore 18 nell’ambito della II° giornata del campionato di calcio di serie A, si è disputato presso lo Stadio San Paolo di Napoli l’incontro tra le squadre del Napoli e del Genoa. In realtà l’orario dell’incontro, la sera prima, è stato posticipato dalle ore 15 alle ore 18 su decisione della Lega Calcio, causa la positività al Covid-19 del portiere rossoblù Mattia Perin. Lo slittamento dell’orario si è reso necessario affinché tutti i calciatori,  in organico alla squadra ligure, si potessero sottoporre all’esame di un nuovo tampone e una volta acquisiti i risultati, se negativi, partire per la trasferta di Napoli;
 
si fa presente che nonostante la positività del calciatore Perin e il lasso di tempo breve intercorso per l’esame del nuovo tampone – c’è un periodo finestra – si è consentito la disputa dell’incontro;
 
il giorno seguente la partita a seguito di un nuovo tampone a cui sono stati sottoposti i calciatori del Genoa, sono risultati positivi al Covid-19 ben 11 giocatori, cinque dei quali protagonisti della partita giocata con il Napoli fino a un totale complessivo di 17 atleti e 4 componenti dello staff;
 
subito è scattato per la squadra del Genoa lo stop a tutte le attività sportive con l’isolamento del gruppo squadra posto per un periodo di quarantena fino al termine previsto, sotto sorveglianza attiva quotidiana da parte dell’operatore di sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente;

vista la gravità del focolaio, la Lega Calcio ha adottato la decisione di rinviare a data da destinarsi, la gara d’anticipo del 3 ottobre della III° giornata di campionato Genoa – Torino;
 
congiuntamente anche i calciatori della squadra del Napoli sono stati sottoposti, a distanza di giorni,  a una serie di tamponi dove sono risultati positivi al Covid-19 prima il calciatore Zelinski ed a conclusione di un’altra serie di controlli il giocatore Elmans;
 
sabato pomeriggio 3 ottobre 2020, la compagine napoletana, in procinto di trasferirsi dall’aeroporto di Capodichino alla volta di Torino, per disputare il giorno seguente domenica 4 ottobre alle ore 20 e 45 il posticipo, della III° giornata di campionato all’ Allianz Stadium, con la squadra della Juventus, veniva fermata da un provvedimento congiunto emanato dall’Asl Napoli 1 e dall’Asl Napoli 2 Nord. Una disposizione sanitaria che ha imposto allo staff tecnico ed ai giocatori azzurri, per aver avuto contatti diretti di un positivo anche se questi risultano negativi al Covid, l’isolamento fiduciario a casa per 14 giorni. La SSC Napoli ha optato per tutto il gruppo squadra ‘la bolla’ presso il Golden Tulip Resort Marina di Castello;
 
si rappresenta che rispetto alla notizia del provvedimento dell’autorità sanitaria  della Regione Campania, i vertici della società Juventus Football Club con un comunicato annunciavano che comunque la squadra della Juventus sarebbe scesa in campo all’orario già fissato, come poi è avvenuto, anche se il Napoli era stato impossibilitato a partecipare alla gara per lo stop imposto dall’autorità sanitaria. Ciò accadeva, nonostante, nel corso dei controlli il giorno prima nell’entourage della Juventus, due membri dello staff risultavano positivi al Coronavirus. In ossequio alla normativa e al protocollo tutto il gruppo squadra entrava in isolamento fiduciario presso ‘J Hotel’ della Continassa, ritiro poi lasciato, dopo la partita saltata con il Napoli, da sette calciatori bianconeri per tornare a casa o raggiungere le proprie squadre nazionali nei rispettivi Paesi. A tal riguardo è stato aperto un procedimento penale su segnalazione dell’Asl di Torino e inviata una informativa alla prefettura, sulla base di quanto previsto dal decreto 33 del 2020, poi convertito nella legge 74 a luglio;
 
si fa notare altresì che diversamente dalla Società Sportiva Calcio Napoli, che si è posta volontariamente in isolamento fiduciario, la dirigenza del Genoa Cricket and Football Club attraverso il suo presidente Enrico Preziosi nel  corso di un intervento alla trasmissione radiofonica ‘Le mattine di Radio Capital’ affermava che “Il Genoa non ha contattato la Asl di Genova perché avevamo due soli positivi e il protocollo indicava le dieci positività: così abbiamo preso il volo per Napoli”;
 
si constata, inoltre, a seguito di due cicli di esami tampone sono risultati positivi al Coronavirus prima due e poi altri due calciatori dell’Inter. Nonostante questo, però, al momento la squadra nero azzurra non ha previsto la cosiddetta ‘la bolla’ al Suning Center per disporre il gruppo squadra in isolamento fiduciario;
 
appare curioso che la Procura della Figc ha formalmente aperto un fascicolo d’inchiesta a carico della dalla Società Sportiva Calcio Napoli ipotizzando un presunto mancato rispetto delle norme del protocollo, così chiaramente non è,  mentre analoga iniziativa non  è stata assunta e adottata nei confronti delle società Genoa Cricket and Football Club, Juventus Football Club e F.C. Internazionale Milano;
 
considerato che da notizie diffuse da organi di stampa pare che i veri motivi d’intervento della Figc sul ‘caso’  della Società Sportiva Calcio Napoli, sia anche da ricondurre alla disparità nella competizione elettorale in corso per la guida della stessa Figc
 
pertanto, alla luce dei fatti esposti, si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo nelle rispettive competenze,  tenendo conto del tendenziale e progressivo incremento del numero di calciatori positivi al Covid-19, esempio il cluster di Genoa, e in generale del peggioramento della situazione epidemiologica del Paese, se ritengano di  rivedere e aggiornare il contenuto dei protocolli firmati dal Comitato Tecnico-Scientifico e controfirmati dalla Figc avvenuto prima dell’estate quando la curva epidemica si era decisamente attenuata;  
 
 
se ritengano opportuno intervenire rispetto alle anomalie documentate sul  ‘caso’  della Società Sportiva Calcio Napoli affinché si garantisca la regolarità del campionato di calcio di serie A e di agire almeno per fare chiarezza in merito alle elezioni per il rinnovo della carica del  Presidente Federale

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