Lo sviluppo del calcio giovanile e femminile rappresenta una delle frontiere negli obiettivi che la Figc sta perseguendo negli ultimi anni. Per raggiungere certi obiettivi, c’è bisogno delle strutture, la soluzione è nei centri federali territoriali che oggi sbarcano anche in Campania, precisamente a Casalnuovo, nella struttura di Via Plinio, utilizzata dalla Real Casarea, una delle scuole calcio di maggior spessore del territorio. Con l’inaugurazione svolta oggi dei centri di Casalnuovo, Parabita e San Giuliano Terme, il progetto, iniziato due anni fa, ha raggiunto quota 25 centri tecnici federali, la deadline è prevista per il 2020 con un investimento complessivo di otto milioni di euro. L’anima di quest’iniziativa è Massimo Tanzillo che con Giuseppe Madonna si è dedicato alla parte organizzativa per l’inaugurazione di questo progetto che ha l’obiettivo di sviluppare un programma di formazione tecnica per calciatori under 14 e calciatrici under 15. L’aspetto tecnico è stato assegnato ad Antonio Ascione, tra gli allenatori anche l’ex Napoli Pompilio Cusano e l’attività sarà svolta con il supporto di un’area medica, composta anche da due fisioterapisti e una psicologa. Hanno partecipato alla conferenza stampa il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia, il vicepresidente Vicario e presidente Lnd Cosimo Sibilia e Fiona May, presidente della Commissione Figc per l’integrazione che si è dichiarata molto soddisfatta per quest’iniziativa: “Provo sensazioni positive, speriamo che vada avanti questo progetto, è importante dare possibilità a tutte le famiglie di far giocare a calcio ragazzi e ragazze in una fascia d’età in cui non è facile trovare strutture adeguate”. Il vicepresidente Sibilia si è soffermato di più, invece, sull’impatto per il territorio del centro: “Ringraziamo coloro i quali che si sono attivati affinchè a Casalnuovo ci fosse il primo centro federale della Campania, speriamo che un giorno questi giovani possano essere protagonisti anche nei campionati professionistici e magari anche in serie A. Questa struttura serve a coltivare il talento e punta anche ad una dimensione sociale, alla solidarietà, non mi fermerei solo alle questioni calcistiche. Universiadi? Ho tenuto a battesimo quest’evento che è importantissimo, rappresenta un’occasione unica soprattutto riguardo all’impiantistica sportiva sia per la provincia di Napoli che per tutta la regione. Non ci sono modifiche sostanziali agli impianti dai Giochi del Mediterraneo e dai Mondiali di Italia ’90. Cori razzisti? La Federazione sta lavorando in linea con quanto gli consente il codice di giusitzia sportiva, si può anche chiudere la curva. C’è bisogno di cultura, educazione sportiva, stiamo mettendo in campo tanto, c’è bisogno che l’interlocutore capisca”
Dal nostro inviato Ciro Troise
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