Il presidente del Carpi Stefano Bonacini ha parlato ai microfoni di Radio Crc durante la trasmissione Si Gonfia la rete per fare il punto sul calciomercato e sull’affare De Guzman. Ecco quanto evidenziato da Iamnaples.it:
“Sono stato chiaro con i ragazzi, non dobbiamo guardare la classifica e non dobbiamo assolutamente guardare gli altri. Bisogna fare il nostro cammino ragionando partita per partita. Mercato? Fino al primo febbraio siamo in piena attività, tutto il nostro entourage è a Milano, dobbiamo concludere non solo diverse entrate ma anche alcune uscite. Al Carpi mancano 3 pedine, forse anche 4, uno per reparto. Poli? Poli del Novara può essere un obiettivo. De Guzman? Il Napoli sta facendo delle sue valutazioni noi attendiamo e vediamo se c’è la possibilità di chiudere. Romagnoli? Non ho avuto contatti con l’Empoli. Fino a giugno i nostri calciatori non si muovono, il Carpi non cede nessuno. Non possiamo privarci di figure sulle qual contiamo sia come uomini e come calciatori. Abbiamo ricevuto parecchie offerte anche dall’estero ma non parte nessuno. Non ripeterei il mercato in uscita di questa estate, sarei bugiardo se dicessi una cosa del genere, mi assumo le mie responsabilità ma non ripeterò qualche errore fatto.Per quanto riguarda De Guzman noi siamo alla finestra, dobbiamo aspettare questa sera o al massimo domani per disegnare la strada da percorrere. Ma è soprattutto il Napoli che deve decidere. Rafael? Abbiamo già preso Colombi, non è più una priorità e il posto da portiere è occupato. Gnahorè? Ho sentito Giuntoli, abbiamo ottime aspettative e cercheremo di farlo maturare, questa è la terra giusta per far crescere un ragazzo. Vedendolo nella prima settimana ci sembra di buona prospettiva. Ho un bellissimo rapporto con Giuntoli, non abbiamo nessun tipo di problema e gli continuo ad augurare tanta fortuna. Ci siamo già riappacificati, abbiamo fatto insieme un miracolo qui a Carpi. E’ chiaro che un articolo pubblicato da un giornale importante spesso può distorcere la visione delle cose anche dopo un arbitraggio non troppo positivo. Nella carta stampata c’è un’onda antidemocratica che non avvantaggia il Carpi. L’atteggiamento mediatico rispetto a piccole realtà come il Carpi è quantomeno diverso. Nei prossimi anni il Carpi non dovrà fare il passo più lungo della gamba”.
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