Caro presidente, l’abbiamo sentita in conferenza. Quella in cui parlava del prossimo ritiro a Dimaro. Quella che, come spesso accade, è finita per diventare la scusa per parlare d’altro. E questo altro cosa poteva essere se non Higuain, il suo futuro? Ma anche il futuro di Sarri e il recente mercato.
Caro presidente. Abbiamo sentito la sue dichiarazioni, le abbiamo riportate, come è giusto che sia, e ci siamo fatti qualche domanda:
“Per Higuain non abbiamo ricevuto offerte, se dovessimo riceverle le valuteremo. I giocatori importanti vogliono giocare la Champions, ci sono squadre importanti come il Chelsea che non la disputano”
Caro presidente, chi sa perchè alla parola Chelsea la mente dei tifosi del Napoli è volata indietro a tre stagioni fa, quando in piena chiusura dell’era Mazzarri c’era un Cavani sul piede di partenza. Anche allora si parò del Chelsea, con lei presidente che cantò “Marina, Marina, Marina” riferendosi a Marina Granovoskaia, dirigente dei Blues… e alla fine Cavani andò al Psg. Che si tratti di un film (e lei di film se ne intende) già visto? Non sarà il Psg, ma il Bayern stavolta a versare i soldi richiesti e portarsi a casa la punta di diamante del Napoli? L’interesse da parte dei bavaresi c’è, lo sappiamo tutti. Ci sarà anche lo stesso finale?
“Sarri sarà a Dimaro-Folgarida? Perchè avevi qualche dubbio? Avete scritto un romanzo a puntate, io mi sono divertito a leggervi”
Caro presidente, la notizia che Sarri sarà a Dimaro fa piacere a tutti i tifosi napoletani. Il toscanaccio in tuta sta facendo bene, una stagione al di sopra delle aspettativa ed è giusto rinnovargli il contratto. Già, presidente, il contratto. C’è un’opzione da esercitare fino al 30 maggio, perchè non è stata ancora esercitata? Vuole esercitare l’opzione o offrire un nuovo contratto? E questo contratto come sarà? Un nuovo contratto annuale o finalmente si darà a Sarri l’opportunità concreta di aprire un ciclo a Napoli? Non dimentichiamo le settimane tribolare e i vari “no” che hanno condotto a Sarri (Emery un nome su tutti). Ma adesso con Sarri che vogliamo fare?
“A volte ci sono giocatori che non sono voluti proprio venire, se io avessi voluto fare il mercato della Roma potevo realizzarlo con gli stessi soldi che ho speso per Grassi“
Caro presidente, facciamo due conti. Alberto Grassi passa dall’Atalanta al Napoli per 8 milioni. Iago Falque viene riscattato dalla Roma per 7 milioni. A questo vanno aggiunte le spese per i prestiti con diritto di riscatto di Perotti, Zukanovic ed El Shaarawy. Totale: 10,5 che con l’acquisto del giovane marocchino H’Maidat, prelevato dal Brescia, arriviamo a 14. Senza contare gli ingaggi (Grassi e Regini prendono rispettivamente 500mila e 300mila all’anno, il solo El Shaarawy 2,8; Iago Falque 1 e Zukanovic 0,5 milioni). Dire di aver speso per Grassi quanto tutta la Roma è sbagliato, ma non è questo il punto. Va bene puntare su di un mercato di basso profilo, ma con la squadra prima in classifica a gennaio non era forse il caso di osare un po’ di più? Grassi e Regini unici acquisti e fino ad ora il campo lo hanno viso da lontano. Lei potrebbe dire di non aver voluto “rompere gli equilibri”, ma siamo sicuri che qualora si fossero presentate le condizioni economiche per un colpo “ad effetto” lei avrebbe privilegiato questa scelta dell’equilibrio? O meglio: se un giocatore X a gennaio sarebbe costato 10 invece di 20 lei l’avrebbe preso? O avrebbe in ogni caso declinato, preferendo, da primo in classifica e con una storica opportunità di poter vincere lo Scudetto, continuare a far giocare il suo allenatore con lo stesso undici (salvo qualche piccolo cambio) di inizio stagione?
Caro presidente, non sono critiche, ma dubbi legittimi che ci vengono in mente dopo la conferenza di ieri. Se Higuain non parte, se Sarri resta e se le scelte di gennaio si riveleranno vincenti saremo tutti più felici. Adesso siamo ugualmente felici, solo che abbiamo qualche dubbio in più!
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
