Paolo Cannavaro ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco alcuni passaggi evidenziati
Niente pronostici, ma per lei sarà una sfida speciale?
“Assolutamente sì, del resto la prima volta che l’ho giocata con la maglia del Sassuolo al San Paolo mi sono stirato per l’emozione. Sono due squadre che hanno segnato la mia carriera e la mia vita”.
Quando ha lasciato Napoli per andare a Sassuolo quanto era amareggiato?
“Tanto, mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera in azzurro. Evidentemente era destino e poi quel modo silenzioso di salutare ha rafforzato l’affetto dei napoletani nei miei confronti, perché sono passato ad una squadra che è simpatica a tutti e non ho ferito nessuno”.
Politano. Ha seguito il tormentone del suo mancato approdo a Napoli?
“Matteo sperava di fare un salto di qualità, ma anche la società aveva le sue ragioni. Spiccherà il volo a fine anno, come magari farà Berardi. Il Sassuolo troverà sostituti adeguati”.
Dove sarà il 20 maggio?
“In Cina, dovesse esserci la festa scudetto a Napoli non potrei parteciparvi. Niente scaramanzia, quest’anno non bisogna nascondersi. Gli azzurri possono farcela e poi se non succede quest’anno se ne riparlerà tra un bel po’. Qualcosa in estate cambierà perché alcuni elementi, per età e motivazioni, sono ormai logori”
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