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Caccia ricorda: «Fui il primo napoletano a trasferirmi in Toscana, il Napoli dovrebbe credere nei giovani»

L’ex attaccante: «La società di De Laurentiis dovrebbe imitare quel modello»

«Il Napoli deve stare attento all’Empoli perché ha una buona squadra e soprattutto un ottimo collettivo. Fatto di tanti ragazzi di grande prospettiva. Molti di loro giocano insieme da anni perché vengono dal vivaio e adesso stanno prendendosi gran belle soddisfazioni anche in serie A». Nicola Caccia in quel settore giovanile ci è cresciuto. Partendo dalla sua Castello di Cisterna in provincia di Napoli. Oggi alla Fiorentina è collaboratore tecnico di Montella, un altro cresciuto nelle giovanili dell’Empoli. Sono solo due tra i tanti prodotti di un vivaio che continua a sfornare talenti. E per questo non stupisce che anche la prima squadra allenata da Sarri, prossimo avversario del Napoli in campionato, stia facendo così bene in serie A da neopromossa.

L’Empoli è una delle più belle sorprese di questo campionato.

«Conoscevo già questa realtà perché ho tanti amici lì e perché ci abito. L’Empoli è una squadra giovane che gioca bene. Per il Napoli non sarà facile la gara di domenica perché se andiamo a vedere la formazione si tratta degli stessi giocatori che l’anno scorso hanno conquistato la promozione».

Tanti giovani, forse anche il Napoli potrebbe prendere esempio?

«Quella è una scuola che va avanti da 30 anni. Una politica che funziona alla grande. Tanti giovani cresciuti bene che adesso fanno bene anche in prima squadra. Certo che anche il Napoli potrebbe provare ad attuare la stessa strategia ma dovrebbe crederci. Anche perché dalle nostre parti ci sono tanti ragazzi molto dotati che potrebbero trovare spazio».

Anche lei è cresciuto a Empoli. Sembra che non abbiano mai perso questa abitudine a puntare sui ragazzi.

«Era il 1983 quando ho preso le valigie e ho lasciato Napoli per andare all’Empoli. All’epoca c’era Silvano Bini come responsabile del settore giovanile, il quale ha creato questa bellissima realtà.Sono stato il primo ragazzo ad essere preso da una società fuori dalla mia regione, dopo di me sono arrivati tutti gli altri».

L’unico prodotto del settore giovanile del Napoli in prima squadra per ora è Insigne che si è infortunato proprio contro la sua Fiorentina.Quanto mancherà uno come lui da qui alla fine del campionato?

«È un giocatore fortissimo. Oltre a fare la differenza in avanti fa anche molto bene la fase difensiva. E nel calcio moderno è una qualità importantissima. Negli ultimi 20 metri fa gol e assist, doti delle quali dispongono ben pochi in Italia. Per il Napoli sarà una grave perdita anche se Benitez può contare su tanti giocatori importanti».

Gabbiadini, un altro giovane, può essere un buon sostituto da prendere a gennaio?

«Stiamo parlando di giocatori molto diversi. Gabbiadini non ha le stesse caratteristiche di Insigne ma allo stesso tempo è un ottimo giocatore. Ha fatto bene nell’Atalanta e ora sta facendo altrettanto bene con la Sampdoria di Mihajlovic. Non ha le caratteristiche di Insigne ma ha talento, salta l’uomo e può fare bene».

Fonte: Il Mattino

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