Il presidente uscente della Fifa, Joseph Blatter è intervenuto in conferenza stampa da Zurigo per parlare della squalifica di 8 anni inflittagli dal Comitato Etico della Fifa. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Sono dispiaciuto, sono stato trattato da punching ball, sono triste e dispiaciuto per me e per la Fifa e soprattutto per il lato umano della vicenda. Pensavamo di aver convinto il Tribunale di questa situazione, di come è stata creata. Platini nel 1998 mi disse che avrebbe voluto lavorare per la FIFA, io dissi che sarebbe stato meraviglioso. C’era un accordo confermato direttamente o indirettamente da due incontri, uno avvenuto in Svezia e l’altro a Zurigo proprio nel 1998. Il Tribunale arbitrale nega l’accordo, dove c’era anche scritto dei soldi che dovevo a Platini. Tutto era stato svolto seguendo le dovute procedure, ma sostengono che non vi fosse alcun contratto. Non c’è più accusa di corruzione ma sostengono che io abbia dato soldi a Platini per tentare di comprare i voti della Fifa. La stampa è stata informata prima di me, il mio avvocato non ne è rimasto sorpreso. Io e Platini siamo stati interrogati separatamente e abbiamo dato la stessa versione dei fatti ma per i libri dell’accusa questo non è rilevante. Combatterò e mi appellerò al TAS, confiderò nella giustizia svizzera. Il presidente della Fifa è stato sospeso senza la commissione arbitrale. In tutti i Paesi esistono i diritti umanitari e prima di essere sanzionato ognuno ha il diritto di essere sentito. La mia famiglia è uscita danneggiata dalla vicenda, vengono trattati male anche fuori di qui. Dopo i Mondiali del 2010 e 2014 volevamo che la Coppa del Mondo si potesse disputare in un Paese europeo che non aveva mai avuto questa occasione. Anche un Paese arabo deve poter avere tale occasione, magari se avessimo scelti gli Stati Uniti come sede tutto ciò non sarebbe mai accaduto”.
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