Salvatore Aronica sarà al San Paolo questa sera per assistere al match tra le sue due ex squadre. Il difensore ha rilasciato alcune dichiarazioni ai colleghi de Il Mattino:
«Il Napoli ha le carte in regola per contendere lo scudetto a Roma, Juventus e Inter. I risultati che sta ottenendo sono importanti, l’organico è forte, i ricambi sono di qualità e noto grandi motivazioni. Sarri?Mi ha sorpreso: all’inizio il Napoli è partito male, temevo che non uscisse dal tunnel. E invece il club ha avuto pazienza e i giocatori lo hanno seguito: sono felice che uno come lui possa imporsi in una piazza così importante. Iachini? Deve ancora dimostrare di essere da serie A. Ne ho avuti tanti e a lui manca ancora qualcosa. Non è stato solo merito suo l’exploit della squadra di Vazquez e Dybala dello scorso anno, non può esimersi da responsabilità quando le cose invece vanno meno bene. Il Palermo? L’unico ricordo positivo che ho è il contratto. Ho giocato appena sei mesi e poi sono stato messo fuori rosa, considerato un fastidio se non addirittura un pericolo per l’armonia dello spogliatoio, assurdo. Dopo Napoli ero contento di finire la mia carriera nella mia città. I ricordi di Napoli? Cinque anni stupendi, ho la città e i tifosi nel cuore. La vittoria della Coppa Italia, la cavalcata in Champions, il riconoscimento del sito dell’Uefa per l’anticipo su Drogba: tutti ricordi bellissimi. Mia figlia Greta è nata a Napoli, quando posso torno per abbracciare tutti. Analogie tra questo e quel Napoli? Giocavamo in modo diverso, però l’unione di intenti, l’aggressività e la voglia di non subire gol sono le stesse. Stimo molto Albiol, è uno dei migliori difensori degli ultimi dieci anni di A. Importante anche la crescita di Koulibaly. Però noi eravamo più forti. Trainati da un grande allenatore come Mazzarri, con giocatori di talento come Lavezzi, Hamsik e Cavani. Per i risultati raggiunti siamo stati più bravi noi. Cavani o Higuaìn? Ovviamente il Matador».
