Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, ha rilasciato un’intervista ai colleghi de Il Mattino. Ecco quanto selezionato da IamNaples.it:
“Televisione? La vedevo poco anche prima, ma ora non ce la faccio a sentire le notizie di Ciro e delle guerre che seminano morte in tutto il mondo. Non riesco a vedere neanche le pagine Facebook che parlano di mio figlio. Esco poco perchè non me la sento di mostrarmi. Lo faccio solo per andare alle manifestazioni che ricordano Ciro. Allo stadio (San Paolo, ndr) ho incontrato una coppia napoletana di Bruxelles che mi ha detto di essere venuta solo per ringraziarmi. Tutti i giorni mi arrivano messaggi da tutt’Italia, anche da romanisti. Mi sostengono nella battaglia contro la violenza negli stadi, nessuno più deve morire per andare a vedere una partita di calcio. Devo farmi forza e dare forza alla mia famiglia, ai miei figli e a mio marito che soffre più di tutti. Giovanni è la vera madre, coccola i figli e coccolava Ciro molto più di quanto faccia io. E Ciro adorava il padre. Stamattina mio figlio Michele, quando si stava alzando dal letto, mi ha visto piangere e mi ha detto: “Basta, mamma. Ho appena finito di piangere io”. La nostra vita è stata tranciata di netto da quel colpo di pistola. Cosa mi manca più di mio figlio? Gli abbracci e il sorriso che ha mantenuto persino in quel letto d’ospedale. Sono stata con mio figlio più nei 53 giorni al Gemelli che nel resto della vita. Gli brillavano gli occhi a guardarmi. Ha sofferto tanto, anche psicologicamente. Lui credeva di non morire e io credevo che non morisse. Stamattina, per la prima volta ho avuto il coraggio di pregare per Daniele De Santis, affinchè possa ravvedersi, possa trovare la pace del Signore. Non sono ancora andata al cimitero, quello nuovo di Secondigliano a via del Cassano. Non ci ono riuscita, nè io nè mio marito. Ci va mio figlio. Una foto e un loculo non possono restituirmi l’amore di Ciro”.
