Che i giocatori italiani non avessero una particolare predilezione per la piazza napoletana sembrerebbe ormai un dato di fatto. Innumerevoli i rifiuti di quei giocatori che fregiano tanto della bandiera tricolore. Dalle meteore Acquafresca fino ai Floccari e ai Matri e via dicendo. Non è infatti un caso che nella rosa azzurra, dopo l’addio di Cannavaro, figurino solo quattro italiani, anzi, vista la napoletanità di Insigne, potremmo benissimo soffermarci solo su Mesto (pugliese), Maggio e Colombo. Scelte legittime o meno che in più di un occasione hanno fatto imbestialire De Laurentiis. Tra i tanti fattori che spingono i giocatori lontano da Napoli c’è da sottolineare come la maggio parte provengano dal filone delle mogli, fidanzare e … persino sorelle. Già, anche le sorelle. E non è più un qualcosa che riguarda solo i giocatori italiani. La moda del “no” a Napoli ha travalicato anche le Alpi, contagiando la vicina Francia. Se a questo punto state pensando al nome di Adil Ramì non sbagliate. E’ proprio il difensore francese, a lungo corteggiato dagli azzurri, a fondare il filone delle sorelle che dicono “no”. Già, perché caso più unico che raro nel mondo del calcio, fu proprio la sorella-agente del francese (celebre in patria per essersi infortunato ballando “GangGnam Style”) a preferire la mondana Milano alla calorosa Napoli. Con buona pace per i tifosi azzurri che, in questo frangente, hanno scoperto come, oltre a mogli, fidanzate, mamme ed agente, anche le sorelle possono avere voce in capitolo nei trasferimenti dei calciatori.
Ramì, il francese che rifiutò Napoli. Non un dramma. Ma a seguirlo, nel mercato di gennaio, ci ha pensato anche Kevin Constant. Il terzino del Milan, fantomatica promessa del calcio transalpino ai tempi del Chievo, ha anche lui nettamente stroncato sul nascere l’ipotesi Napoli. Era stato imbastito uno scambio con Armero. Niente da fare. Kevin Constant si impunta e dice “no”. I più dicono perché non voglia trasferirsi in prestito, i più maliziosi azzardano l’ipotesi di una frase sibillina detta al suo agente: “Non voglio trasferirmi al Sud”. Ed anche il secondo francese dice no. In questo caso però è bene notare come lo scambio non fosse voluto neanche dai tifosi. Nei concitati momenti in cui la trattativa sembrava definita i social network pullulano di commenti negativi nei confronti del terzino francese. Un “pacco”, epiteto affibbiatogli senza mezze misure, a quel Constant che, ai tempi del Chievo, sembrava dover diventare uno dei giocatori migliori del campionato. Poi la parentesi a Genova e il trasferimento a Milano, ma una carriera in netta discesa. Il Napoli nel frattempo si consola con il franco-algerino Ghoulam, che va a fare compagnia all’altro francese della rosa, Reveillere. E chi sa se Gonalons possa essere una pista percorribile per giugno. Qui niente sorelle o fidanzata, una “normale” offerta rifiutata da un “normale” presidente. Nel frattempo godiamoci questo Napoli costruito tra Spagna e Sudamerica. Forse lì le “sorelle-procuratrici” non sono ancora arrivate.
Seervizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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