Sono passati solo pochi mesi da quando, all’esito della partita di Champions League contro il Salisburgo, la squadra partenopea decise di ribellarsi al ritiro imposto dalla società, dando vita a quello che è ancora oggi ricordato come uno dei più gravi ammutinamenti nella storia sportiva del Napoli. Da quel giorno, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, tantissima, e a sette mesi di distanza non possiamo non notare come la situazione sia tornata alla normalità grazie soprattutto all’intesa speciale che è nata tra due pilastri dello spogliatoio azzurro: Gennaro Gattuso e Lorenzo Insigne.
Insigne è diventato insostituibile
Nelle ore e nelle settimane immediatamente successive alla gara contro il Salisburgo, Lorenzo Insigne venne individuato come uno dei principali responsabili dell’ammutinamento. Allo scugnizzo partenopeo, probabilmente, vennero imputate anche colpe non sue e ciò contribuì a portare il suo rapporto con i tifosi ai minimi termini. Con l’arrivo in panchina di Gennaro Gattuso, tuttavia, la situazione è radicalmente cambiata e Insigne è tornato a essere quel calciatore brillante e determinante che negli anni passati aveva fatto sognare il popolo azzurro. Nonostante in questa nuova era post coronavirus si giochi ogni tre giorni, Insigne è ormai una pedina inamovibile dello scacchiere azzurro e sta ripagando la fiducia accordatagli dall’allenatore a suon di goal e assist. L’ultimo, decisivo, l’ha messo a segno nella gara interna contro la Roma che, vinta dai partenopei con il risultato di 2-1, ha permesso al Napoli di accorciare sul quinto posto attualmente occupato proprio dai giallorossi. Ora Insigne è atteso alla definitiva prova di maturità anche in Champions League con il Napoli che, in una competizione su cui sono disponibili anche le scommesse live, si giocherà tutto nella partita che andrà in scena ad agosto al Camp Nou di Barcellona.
L’importanza del lavoro di Gattuso
Quando venne scelto per sostituire un mostro sacro come Carlo Ancelotti, erano in molti a pensare che Gattuso avrebbe incontrato diverse difficoltà nel raccogliere un’eredità così pesante. I fatti, invece, hanno dato ragione al presidente De Laurentiis, al direttore sportivo Giuntoli e allo stesso tecnico calabrese che in questi mesi ha lasciato intendere di essere uno dei migliori allenatori italiani in circolazione. Oltre ad aver ridato un gioco a una squadra che durante l’esperienza Ancelotti si era affidata principalmente al contropiede e alle ripartenze, Rino ha saputo dare una nuova mentalità a un gruppo che aveva perso fiducia nei propri mezzi. Con poche e semplici mosse, Gattuso ha rimesso le cose a posto e, subito, sono iniziati ad arrivare i risultati che hanno permesso ai partenopei di accorciare sulle prime della classe e di portarsi a casa la Coppa Italia nella finale contro la Juventus andata in scena all’Olimpico di Roma.
Il prossimo obiettivo degli azzurri è il passaggio del turno di Champions League contro il Barcellona di Leo Messi e la sensazione è che grazie al duo Insigne-Gattuso, questo Napoli abbia a propria disposizione tutti i mezzi per riuscire in un’impresa che fino a poco tempo fa sembrava impossibile.
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