Invece, con la gara di domenica sera, è cominciato il tour de force, che vedrà impegnato il Napoli sette volte in venti giorni, salvo che l’annunciato sciopero dei calciatori non faccia saltare Cesena-Napoli in programma il 26 Settembre. L’allenatore del Napoli deve così compiere una corsa contro il tempo, giovedì sera si debutta nel girone di Europa League al San Paolo contro l’Utrecht. Gli olandesi, dopo la sconfitta di domenica contro il Groningen, rimangono all’undicesimo posto dell’Eredivisie dopo cinque giornate, ma bisogna stare molto attenti perché nascondono delle insidie, come tutte le squadre che militano in campionati competitivi, come quello olandese, storicamente dominato da Ajax e Psv Eindhoven. Inoltre merita rispetto il cammino percorso dal gruppo del tecnico Ton Du Chatinier per arrivare ai gironi di Europa League; infatti, hanno superato al secondo ed al terzo turno preliminare gli albanesi del FK Tirana e gli svizzeri del Lucerna, mentre al quarto hanno mandato a casa il Celtic Glasgow, rimontando in casa con un perentorio 4-0, il 2-0 subito in Scozia. La partita di domenica sera lascia aperte molte riflessioni, su cui Mazzarri deve correre ai ripari immediatamente. Ventura ha sorpreso il tecnico toscano ed il Napoli; infatti, tutti, in memoria della sfida dell’anno scorso, si aspettavano un atteggiamento propositivo e sbarazzino da parte dei pugliesi. Invece, il Bari ha aspettato il Napoli, che nei primi dieci minuti ha mostrato la giusta aggressività, comunicando agli avversari di avere le carte in regola per vincere la partita. Poi è arrivata la classica ingenuità difensiva; Campagnaro, pur sapendo di essere l’uomo più vicino al primo palo, lascia la posizione e si fa scavalcare dal calcio d’angolo battuto da Parisi, Barreto anticipa Grava e segna il gol del vantaggio per la compagine di Ventura. Dopo l’immediata reazione nervosa degli uomini di Mazzarri, il Bari trova le misure per mandare in bambola gli azzurri, che corrono verso la palla, non riuscendo a bloccare il prolungato possesso palla dei pugliesi. Oltre allo scandaloso modo in cui è giunto il gol del 2-2, ciò che preoccupa di più è proprio il caos che si è creato nei minuti in cui il Bari ha avuto due nitide occasioni, con Barreto fermato da De Sanctis ed il palo di Kutuzov. Non avevo mai visto, con Mazzarri in panchina, un periodo di confusione così evidente, con le posizioni in campo completamente saltate, come dimostrano le inutili corse di Maggio ad inseguire Ghezzal, lasciando libera la corsia destra. Il Napoli ha sempre avuto dei cali di concentrazione, riuscendo però sempre a superarli ed a conservare l’ordine tattico.
Il gol di Cavani è stato salvifico non solo per il risultato, ma anche perché ha rimesso a posto gli equilibri. Nella ripresa, però, la difesa ha continuato a distrarsi, come dimostra la facilità con cui si sono trovati davanti al portiere in due occasioni Almiron e Barreto.
Il Bari si è chiuso bene ed è stata molto intelligente la mossa di Mazzarri, che ha inserito Sosa al posto di Pazienza. Le straordinarie aperture dell’ex centrocampista del Bayern Monaco hanno rappresentato la nota più positiva dell’esordio del Napoli in campionato tra le mura amiche. Naturalmente l’inserimento dell’argentino ha sbilanciato un po’ la squadra, ma ciò non giustifica assolutamente il gol subito dagli azzurri, che ha vanificato la rete di Paolo Cannavaro. Chi è dotato di buona memoria ricorderà Napoli-Cagliari 2-2 del 23 Novembre 2008 con Reja in panchina, quando gli azzurri subirono nel finale il pareggio rossoblù con un gol simile a quello di domenica, subito però dagli sviluppi di un fallo laterale.
Mazzarri deve lavorare su questi black-out che appartengono purtroppo agli azzurri; sul gol del 2-2 gli azzurri sono stati capaci di sbagliare tutto. Nessuno è andato a pressare i portatori di palla avversari, che hanno avuto la libertà di impostare l’azione, Zuniga, come i bambini a scuola calcio, ha cercato l’anticipo su Belmonte, lasciando completamente libero Alvarez.
Gli altri elementi della difesa erano completamente fuori posizione, con la grave responsabilità di Campagnaro che non ha avuto la prontezza di mettere in fuorigioco Alvarez. Il Napoli per crescere deve superare questi enormi limiti; magari un difensore dotato di uno spessore superiore a Cribari (l’unico acquisto per il reparto arretrato) sarebbe servito a quest’organico, ma adesso non è più il tempo di pensare al mercato. Il Napoli per Gennaio sta studiando l’assalto a RuIz dell’Espanyol, sfumato negli ultimi giorni di mercato. Per la sfida contro l’Utrecht Mazzarri dovrebbe cambiare qualche elemento della formazione, inserendo i nuovi acquisti Sosa e Yebda e Aronica in difesa al posto di uno tra Grava e Campagnaro (il tecnico sceglierà in base allo stato di forma). Vista la pessima prova del reparto arretrato contro il Bari, sarebbe il caso di lanciare nella mischia Santacroce, che ha bisogno di ritornare a giocare per riacquistare sicurezza e per migliorare riguardo alla disciplina tattica. Giovedì lo stadio San Paolo sarà sicuramente più gremito rispetto ai 28000 di domenica. Il calo di spettatori non è dovuto alla disaffezione verso il Napoli, creata dalla non esaltante campagna acquisti, ma l’introduzione della tessera del tifoso, in una città in cui il pensiero del mondo ultras, fortemente contrario al provvedimento ideato da Maroni, è molto radicato, ha creato un calo degli abbonamenti. Il costo dei biglietti, in un periodo difficile per l’economia, impone delle scelte ed il popolo partenopeo ha preferito le emozioni europee, che, escludendo la breve parentesi di due anni fa terminata all’ “Estadio da Luz” di Lisbona, mancano al San Paolo da quindici anni. Riguardo al settore giovanile, sabato è iniziata male la stagione della Primavera di Miggiano, con la sconfitta contro il Lecce in trasferta (3-1 il risultato finale). Non bisogna però drammatizzare perché il nuovo tecnico deve comunque collaudare un gruppo composto da tanti elementi nuovi, tra i nuovi acquisti e gli innesti dalla Berretti. Mercoledi ha già la prima possibilità per rimediare nella gara di Coppa Italia Primavera a Marano contro il Bari.
Ciro Troise
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