Mentre fioccavano i nomi e le indiscrezioni sull’attacco partenopeo, è arrivato l’acquisto preparato con due mesi di trattativa. Il Napoli ha svegliato il torpore del “mercato della crisi”, acquistando dal Palermo Edinson Cavani, attaccante classe ’87 ed uno dei migliori elementi della rosa della nazionale uruguaiana, giunta al quarto posto ai Mondiali in Sudafrica. Le cifre dell’accordo suggeriscono l’impegno economico del Napoli per portare a casa l’ex attaccante del Palermo: cinque milioni per il prestito oneroso ed undici per esercitare il diritto di riscatto fra un anno. De Laurentiis ha promesso a Zamparini che riscatterà il calciatore, poi l’auspicio è che il campo sgombri poi ogni dubbio. Venerdì notte è arrivato da Salto, la città di Cavani, il fax con la firma dell’attaccante sul complesso contratto di cinquanta pagine, con cui sono stati risolti tutti i nodi legati ai diritti d’immagine. Bigon ha condotto l’operazione con i due procuratori dell’uruguagio, Triulzi ed Anellucci. L’ultimo incontro è stato tenuto venerdì pomeriggio a Roma con la presenza anche del direttore amministrativo Chiavelli, uomo di fiducia di De Laurentiis riguardo alla “quadratura dei conti”. A Napoli l’entusiasmo coinvolge le discussioni dei tifosi sullo schieramento tattico di Mazzarri per la prossima stagione. Infatti, mentre tutti si aspettavano una prima punta forte fisicamente, è arrivato alla corte del tecnico toscano un altro attaccante di movimento, una seconda punta spesso impiegata anche nel ruolo di esterno d’attacco. Cavani non ha la freddezza dell’attaccante da venti gol, ma nelle ultime due stagioni a Palermo ha segnato rispettivamente quattordici e tredici reti, ventisette in due campionati, senza i calci di rigore, trasformati da Miccoli. Mazzarri ha in mente varie soluzioni tattiche; in una compagine che si prepara ad affrontare tre competizioni, deve esserci la lotta per la maglia da titolare, per accrescere lo spessore del proprio organico. Il tecnico toscano ha come prima soluzione Lavezzi prima punta con uno tra Quagliarella e Cavani che supportino l’argentino, insieme ad Hamsik, qualche metro più dietro. Inoltre, anche Cavani può essere schierato come punta centrale; Mazzarri ha sempre dimostrato che l’aspetto fondamentale non sono gli uomini, ma l’adattabilità dei calciatori a delle idee di gioco coerenti e precise. Per dare peso ed esperienza al reparto offensivo, il tecnico toscano ha chiesto il suo conterraneo Lucarelli, che può dare un grande contributo sia allo spogliatoio che alla squadra, nelle gare in cui è fondamentale combattere fisicamente con i difensori avversari o in cui semplicemente bisogna tentare strade diverse per sbloccare il risultato. De Laurentiis non svela i suoi obiettivi di mercato, ma è ormai evidente che vuole rinforzare l’organico soprattutto per ben figurare in Europa League, torneo che può dare anche grandi introiti economici al club partenopeo. Infatti, anche se serpeggia negli ambienti del mercato, dominati dalla presenza di tanti addetti ai lavori napoletani (tra i più presenti il procuratore Paolo Palermo e gli operatori di mercato della Nocerina, desiderosi di regalare una grande squadra alla piazza nocerina) il timore per un’ipotetica cessione di Quagliarella, è chiaro che ciò non avverrà e che saranno ceduti solo i giocatori in esubero o che non rispondono alle idee di Mazzarri. Nella logica della “sorpresa”, è chiara almeno la prassi applicata da Bigon in questa sessione di mercato; gli acquisti devono essere conciliati con delle cessioni, perché Mazzarri vuole ventidue calciatori di livello più qualche giovane della Primavera. L’arrivo di Cavani presuppone l’ormai imminente cessione di Denis all’Udinese; bisogna solo capire se i friulani si accontenteranno della comproprietà o si porteranno a casa l’intero cartellino di “El Tanque”. A centrocampo l’eventuale rinforzo arriverà dopo la cessione di Cigarini, che sta soffrendo i tentennamenti del Siviglia. Nella linea mediana serve un giocatore di spessore, che faccia compiere il salto di qualità alla manovra del Napoli, assicurando sia ottime qualità d’interdizione che la capacità di gestire il gioco. In Italia corrispondono a queste caratteristiche i nomi di Inler e Ledesma; poi, se Mazzarri dovesse recuperare Blasi, come gli allenamenti di Folgaria sembrano farci credere, allora gli azzurri miglioreranno sicuramente in termini di quantità ed agonismo a centrocampo. Un nuovo vice-Hamsik arriverà solo in caso di partenza di Bogliacino. Josè Ernesto Sosa del Bayern Monaco ha rifiutato proprio perché preferisce andare in compagini, dove ha molte più chances di fare il titolare.
In difesa invece De Laurentiis, nelle sue promesse di fine campionato, ha promesso un difensore mancino per il centro-sinistra della difesa a tre, posizione in cui c’è solo Aronica, altrimenti si devono adattare Grava o Campagnaro o Santacroce. Se dovesse partire per Rinaudo, che interessa al Bari, allora arriverebbe un’altra alternativa a Paolo Cannavaro, che, nonostante non si sblocchi la trattativa per il rinnovo del contratto, resterà a Napoli.
dal nostro inviato all’Hilton ed all’Atahotel executive di Milano Ciro Troise
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