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ESCLUSIVA – Di Camillo (All. Allievi Virtus Lanciano): ”Napoli ottima squadra, sfrutteremo il fattore campo. Vi presento i miei talenti…”

"Ho allenato Lorenzo Costantini per due stagioni, la notizia della sua morte mi ha massacrato a livello psicologico. Cercheremo di stare vicino alla famiglia"

Diciassette punti in nove partite: questo è il rullino di marcia degli Allievi Nazionali del Napoli. Gli azzurrini allenati da mister Liguori hanno ritrovato nell’ultimo periodo quella continuità di risultati necessaria per farla rimanere agganciata al treno delle prime in classifica: oltre la Roma (meritatamente in testa con otto vittorie in nove gare), ci sono Lazio e Palermo da raggiungere, distanti rispettivamente tre e due punti. La prossima gara di campionato valevole per la decima giornata del Girone C vedrà i partenopei affrontare la trasferta di Lanciano. La redazione di IamNaples.it ha intervistato in esclusiva l’allenatore degli abruzzesi Marcello Di Camillo:

Il suo Lanciano occupa la penultima posizione in classifica, avendo totalizzato solo sei punti in 9 gare disputate. Quali sono i punti deboli di questa squadra? Su cosa sta cercando di lavorare in allenamento per migliorare il rendimento complessivo?

“Prima di tutto c’è da dire che noi in questo campionato non abbiamo grosse possibilità di potercela giocare come vorremmo poichè non abbiamo la possibilità di scegliere i giocatori da coltivare, basandoci esclusivamente sul prodotto locale. Questa è la nostra difficoltà primaria, ma nonostante ciò penso che stiamo facendo bene in questo avvio di campionato”

Cinque punti su sei collezionati in casa: quali sono i motivi che spingono i suoi ragazzi a privilegiare in modo così netto il rendimento casalingo?

“Probabilmente penso che siamo un pò avvantaggiati dal campo di dimensioni più ridotte rispetto agli altri terreni di gioco, questo aspetto può rappresentare una nostra forza perchè siamo una squadra molto aggressiva che predilige esprimersi in spazi ridotti”

Con la gara di domenica contro il Napoli il suo Lanciano ha affrontato tutte le big del Girone C come Roma, Lazio e Palermo: quale di queste squadre le ha impressionato di più fino a questo momento? C’è qualche talento tra le squadre avversarie che le ha colpito particolarmente?

“La Roma penso che sia superiore a tutte le altre avversarie, è una squadra extraterrestre che non c’entra niente in questo campionato. Anche il Palermo mi ha destato una buona impressione, oltre che la Lazio pericolosa attraverso la sua fisicità. Ma ripeto: la Roma ha qualcosa molto in più delle altre. Nel frattempo aspetto per dare una valutazione del Napoli domenica prossima”

Dopo solo nove giornate la classifica sembra già abbastanza allungata, frammentata in maniera evidente tra squadre che lottano per il vertice da quelle di medio-bassa classifica: quale squadra secondo lei la spunterà alla fine del torneo?

“Sicuramente la Roma arriverà prima con un grosso margine di vantaggio accumulato, poi ci saranno tutte le altre. Ho sentito parlare molto bene dell’Avellino, anche se alla fine penso che Lazio, Napoli, Avellino, Palermo e Perugia a darsi battaglia fino alla fine”

Il Napoli di mister Liguori, tranne alcuni passi falsi, sta ben facendo in questa prima parte di campionato: Cosa pensa della compagine azzurra? Quali sono, secondo lei, le armi in più da mettere a freno degli azzurrini?

“Non ho mai visto il Napoli dal vivo, ma mi hanno detto che è un’ottima squadra. Poi la realtà Napoli ha sempre rivestito molta importanza nel calcio italiano. Penso che otterranno buoni risultati alla fine del campionato”

In genere qual è il sistema di gioco adottato dai suoi ragazzi in campo? Nel suo gruppo ci sono talenti dal futuro già scritto?

“Secondo il mio parere nel gruppo ci sono tre-quattro ragazzi dalle ottime prospettive, che arriveranno sicuramente tra i professionisti: il portiere Vincenzo Antonino, il difensore Lorenzo D’Intino, il terzino Luigi Scutti che sta giocando attualmente titolare in Primavera, ma siccome domenica questa categoria riposerà c’è forse la probabilità di averlo in rosa, poi ci sono le punte Riccardo Troilo e Henry Tafili, quest’ultimo autore già di cinque reti. Per quanto riguarda il sistema di gioco adottato, noi adesso giochiamo con un 4-3-1-2, ma c’è la possibilità di cambiare in corso della gara il modulo in base alla consistenza dell’avversario, passando ad un 4-2-3-1 oppure ad un 4-3-3”

Lei ha giocato a calcio iniziando ad interpretare il ruolo da mezzapunta fino ad esser schierato come esterno sinistro di fascia: questa sua evoluzione tattica ha influito nella sua filosofia calcistica?

“Secondo me si,  perchè questa mia poliedricità mi permetteva di esser schierato in tutti i ruoli. L’umiltà e la determinazione mi permettevano di ricoprire ogni posizione del campo. Ad ogni modo sono soddisfatto della carriera che ho costruito come giocatore, sebbene gli infortuni mi hanno un pò limitato le prospettive di carriera”

Nel suo curriculum può vantare di aver allenato nei campionati dilettantistici oltre che nella Berretti del Lanciano: quali differenze ha riscontrato tra le varie categorie?

“Ho avuto la fortuna di vincere tanti campionati nei Dilettanti, mentre con la categoria Berretti sono arrivato alla finale scudetto. In una categoria come i Dilettanti non puoi fare a meno di creare un gruppo solido e vincente, nonostante allenassi giocatori che magari giocavano a calcio come secondo lavoro. Per quanto riguarda la categoria Allievi è diverso, ho il compito di allevarli giorno dopo giorno badando alla loro crescita professionale sotto tutti i punti di vista”

La notizia della morte di Lorenzo Costantini, talento cresciuto dagli Allievi nel vivaio della Virtus Lanciano, ha sconvolto l’ambiente: come si può coprire questo vuoto lasciato dopo una morte di un ragazzo di soli 20 anni? Ci racconta come si sta muovendo il Lanciano per onorare la memoria di Lorenzo?

“Ho avuto la possibilità di allenare per due anni questo ragazzo nella categoria Berretti e posso dire che in quest’anno e mezzo in cui lui è stato sofferente il sottoscritto gli è sempre stato vicino. Non nego che la notizia della sua morte mi ha letteralmente massacrato dal punto di vista psicologico. Insieme con la società cercheremo di fare qualcosa, soprattutto per stare vicino alla famiglia, poichè Lorenzo era veramente un ragazzo fantastico. Non è giusto che sia finita così: nonostante la corsa per la raccolta dei fondi non è riuscito nemmeno ad iniziare la cura a cui doveva sottoporsi. Siamo tutti un po’ massacrati. Adesso dovremo cercare di riprenderci da questo grave lutto”

A cura di Gilberto D’Alessio

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