Napoli-Cagliari è la partita di Gennaro Iezzo, in Sardegna l’esordio in Serie A, dalle parti del San Paolo la sua avventura più bella, dalla serie C alle prime esperienze europee del Napoli di De Laurentiis. Dalla sfida di domenica pomeriggio al San Paolo al lavoro del presente di Gennaro Iezzo, come preparatore dei portieri della scuola calcio Luigi Vitale A.C. Milan, fino ai progetti per il futuro; la redazione di IamNaples.it ha intervistato in esclusiva l’ex portiere del Napoli al centro sportivo “Nuova Audax” di Casoria:
Stai formando giovani portieri per il futuro alla scuola calcio Luigi Vitale A.C. Milan. Come valuti quest’esperienza che stai affrontando?
“Lavorare con i ragazzi è sempre bello, riguardo, invece, al lavoro sui portieri cerco di trasmettere le esperienze che ho accumulato a questi portieri durante il loro percorso di formazione”
C’è qualche giovane portiere che ti sta impressionando? Che entusiasmo riscontri nei ragazzi?
“Ci sono anche ragazzi di talento che bisogna cercare di far crescere, fare dei nomi non è giusto, creerebbe dei dispiaceri. Devono continuare così, lavorando tutti i giorni e divertendosi”
Prima di quest’avventura con i giovani, hai lavorato anche con i grandi, da preparatore dei portieri della Juve Stabia? Quali differenze hai riscontrat0 tra il calcio professionistico e quello giovanile?
“Quando alleni le prime squadre, trovi portieri e giocatori di grande esperienza, il nostro compito consiste solo nel tenerli in condizione per farli giocare bene la domenica. Quando, invece, lavori con i ragazzi, è tutto un altro discorso, devi lavorare sulla tecnica partendo dalla base e facendoli migliorare gradualmente sperando che la fortuna gli dia una mano”
Napoli-Cagliari è la tua partita, sei un doppio ex, avendo giocato in entrambe le squadre. Che ricordo hai di queste due realtà?
“Il Cagliari mi ha dato la possibilità di esordire in Serie A, ha rappresentato una delle esperienze più belle della mia vita. Napoli è stato il coronamento di un sogno, oltre ad aver giocato con la maglia azzurra, sono sempre stato un tifoso, da ragazzino andavo allo stadio a vedere Maradona e i vari portieri che si sono succeduti. Sono due esperienze che porterò sempre nel mio cuore”
Si racconta spesso un retroscena per cui la scelta di venire al Napoli in Serie C ti ha fatto perdere la prospettiva d’andare in Nazionale. E’ un tuo rimpianto non essere riuscito a giocare con la maglia dell’Italia?
“Forse l’ultima cosa che sognavo da ragazzino era indossare la maglia della Nazionale ma va bene così, resterà un sogno, ci portiamo dietro la bellissima esperienza napoletana. Ho sempre detto che la mia Nazionale era la maglia del Napoli”
Hai difeso la porta del Napoli al San Paolo e conosci benissimo le pressioni che questo ruolo comporta. Rafael ha vissuto delle difficoltà ad inizio stagione, come valuti il suo momento e quale consiglio ti senti di dare al portiere brasiliano?
“E’ un portiere che viene da un lungo stop per infortunio, quando non si gioca con continuità si perdono le misure, è questo il problema che ha vissuto ad inizio campionato. I risultati portano sempre buon umore, autostima, bisogna farlo lavorare con serenità e dargli l’apporto che sa trasmettere il pubblico del San Paolo e ritroveremo un grande portiere”
Sappiamo che stai frequentando a Coverciano il corso Uefa A. Il tuo futuro sarà in panchina? E’ una prospettiva possibile a breve?
“Sto facendo il corso per allenare in Lega Pro, da grande vorrei fare l’allenatore, spero di avere questa possibilità. Vedremo cosa ci riserverà il futuro”
Ecco la video-intervista realizzata al complesso sportivo “Nuova Audax” di Casoria durante l’allenamento dei portieri della scuola calcio Luigi Vitale A.C. Milan:
Dai nostri inviati Ciro Troise e Gilberto D’Alessio
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