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ESCLUSIVA – Simone: ”Milan-Napoli una volta valeva lo scudetto. Il campionato italiano ha perso il suo appeal”

''Col Losanna l'obiettivo promozione. Due, tre svizzeri possono fare strada, in primis Dominguez''

Marco Simone, attualmente alla guida del Losanna ed ex giocatore di Milan, Psg e Monaco, noto ai più come ”Peter Pan”, ha espresso alla redazione di IamNaples.it, il suo pensiero sulla prossima sfida di campionato tra Milan e Napoli, non tralasciando alcun aspetto. Dalla sfida tra bomber a quella tra gli allenatori. Intervento anche sull’Europa League, con lo Young Boys, visto da vicino lo scorso anno, avendolo affrontato in Super League svizzera con il Losanna. Esonerato al termine della stagione passata conclusasi con la retrocessione, è stato richiamato dal club svizzero, che gli ha affidato la panchina della prima squadra dopo aver ricoperto l’incarico di direttore tecnico. In Challenge League l’ex rossonero, sta facendo bene. La realtà da lui vissuta, nella carriera di allenatore, al momento lo vede lontano dall’Italia. Da Sacchi a Capello passando per Tabarez, sono stati tanti i maestri per lui. Pensiero anche per il calcio italiano, così lontano, così indietro rispetto ai principali campionati esteri.

Domenica sera a San Siro c’è Milan-Napoli. Lei ne ha giocati diversi. Ricordi e aneddoti? 

”Ho giocato più volte Milan-Napoli e quelle sfide valevano lo scudetto. Erano i tempi del ”Grande” Milan contro il Napoli del trio Maradona, Careca e Giordano. Un aneddoto non posso che legarlo al nome di Diego Armando Maradona. Ricorderò per sempre l’entrata per ultimo nel tunnel che portava al campo. Squadre pronte e si aspettava Diego…”.

Lei ha vinto molto in carriera. Il Napoli, big d’Italia, non riesce a fare il cosiddetto salto di qualità. Da cosa dipende?

”Il Napoli è una delle squadre più forti in circolazione, ha un organico importante. Un allenatore importante come Benitez, mentalità europea che trasmette sul campo. Dare un giudizio dall’esterno è difficile, anche se c’è da dire che il Napoli dovrebbe raccogliere più di quanto seminato. Quando le cose non vanno bene, lasciano l’amaro in bocca a tutti. Spesso ci si diverte a vedere il Napoli”.

Higuain-Zapata vs Torres-Pazzini..

 ”Al momento il migliore è il colombiano. Gioca poco e segna molto. Purtroppo (sorride, ndr) Higuain è al Napoli. Magari fosse al Milan. Sono tutti grandi giocatori, ed ogni partita fa storia a sè”.

Com’è il calcio italiano visto da fuori?

“Il calcio italiano sta vivendo uno dei periodi più bui della storia. Sono poche le partite di qualità, si contano sulle dita di una mano. Solo 3, forse 4 squadre danno continuità ai risultati anche se poi quando ci si affaccia in Europa si vede la crisi. Il motivo principale è sicuramente la mancanza di qualità negli organici”.

Sulla panchina del Milan c’è Inzaghi. Per lui percorso netto: Allievi, Primavera e Prima Squadra.

”Pippo deve approfittarne, è un grandissimo privilegio fare il suo percorso. Non so che tipo di allenatore è ma può dare grande entusiasmo, risorsa che, però, può non bastare. Di fronte avrà Benitez, che ha più esperienza ed è molto preparato. Non sarà facile”.

Losanna è il presente. Come va in campionato? 

”Bella esperienza, siamo una squadra in costruzione e dal mio arrivo fino ad adesso abbiamo raccolto in 7 partite ben 13 punti frutto di 4 vittorie e 1 pareggio. Direi bilancio più che positivo”.

C’è un allenatore a cui si ispira?

”Ne ho avuti tanti nella mia carriera. Sacchi, Capello, Tabarez anche se non sono orientato a seguire le idee di nessuno. Sono però un grande osservatore del calcio. Rubo qualcosina da tutti. Conte, lo stesso Benitez..”.

In Europa League il Napoli ha affrontato lo Young Boys. Visto da vicino come le sembra?

”E’ una squadra da tenere in considerazione, organizzata e che non va sottovaluta. Il Napoli nella trasferta di Berna lo ha fatto ed il 2-0 lo dimostra. In Europa poi ha dalla sua la minor pressione rispetto alle grandi. Può vincere e passare il turno insieme al Napoli”.

C’è qualche calciatore svizzero che farà carriera?

Qualche elemento c’è. Me ne vengono in mente 2/3. Su tutti Maxime Dominguez del Servette, 18 anni, gran sinistro il suo”.

A cura di Salvatore Garofalo

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