Fra poco si ricomincia, a breve per i calciatori saranno terminate le vacanze e s’inizierà a sudare in ritiro non solo per il Napoli ma per tutte le squadre della serie A. Per tanti giocatori sarà la prima volta nel massimo campionato italiano, quindi l’avventura ha il sapore della nuova esperienza con le emozioni che comporta. Tra questi Raffaele Bianco, centrocampista classe ’87 del Carpi cresciuto nella scuola calcio Afragola ’92 e poi nel vivaio della Juventus, con cui ha vinto una Viareggio Cup e conquistato il triplete con scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Primavera, prima di girare per l’Italia facendo esperienza tra la serie B e la Lega Pro. La redazione di IamNaples.it l’ha intervistato in esclusiva toccando anche l’argomento della sfida del San Paolo:
Per la prima volta in serie A, come ti stai preparando a questa nuova esperienza?
“Affronto quest’avventura con tanta curiosità, ho voglia di misurarmi in un mondo che finora ho visto solo in tv. Ho anche tanta fiducia perchè penso di avere le qualità giuste per giocarmela”
Sarà un Carpi molto napoletano: ci siete già tu e Letizia, poi potrebbe arrivare anche Maiello?
“Più napoletani siamo meglio è ma fortunatamente abbiamo un gruppo così affiatato che chiunque arriva è messo nelle condizioni per far bene. Sarebbe bellissimo ritrovare Maiello, siamo cresciuti nella stessa scuola calcio. Sarebbe un motivo d’orgoglio per l’Afragola ’92 e una soddisfazione per noi. So che il Crotone ha riscattato Maiello ma non conosco ulteriori sviluppi in merito al suo futuro”
Per te la Serie A rappresenterà anche la prima volta in campo al San Paolo. Quali sono le tue sensazioni in merito?
“Sarà un momento speciale, vivere il San Paolo dagli spalti produce un effetto pazzesco, figuriamoci in campo. Sono stato in curva per Napoli-Lazio e i miei amici mi dicevano: “Raffaele ci pensi a giocare davanti a tutta questa gente, in quest’atmosfera”. Sarà sicuramente una situazione bellissima”
Ad ogni sessione di mercato il calcio italiano subisce un’overdose di stranieri che spesso non si rivelano all’altezza del livello del campionato. Il Carpi può rappresentare la risposta italiana a questo processo?
“La società ha sempre lavorato e investito sugli italiani anche per la disponibilità economica su cui può puntare. In Serie B abbiamo dominato con un’ossatura di nove italiani su undici nella formazione titolare, c’erano solo Gabriel e Struna come stranieri. Penso che siamo ancora tra i più bravi al mondo, molti stranieri arrivano in Italia solo per il nome altisonante o perchè i loro procuratori li sanno vendere bene”
Cristiano Giuntoli sta lavorando da qualche settimana come direttore sportivo del Napoli. Dopo l’esperienza Carpi, pensi che farà bene anche nel club di De Laurentiis?
“Assolutamente sì, Giuntoli a Carpi coordinava tutto e i risultati gli hanno dato ragione. Con un budget ridotto ha puntato su calciatori funzionali e vincenti. A Napoli cambia lo scenario, il ruolo sarà anche modificato perchè De Laurentiis è un presidente molto presente ma sono convinto che in ogni situazione riuscirà ad inventarsi sempre qualcosa di utile per le sorti della società”
A cura di Ciro Troise
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