La Redazione di IamNaples.it vi propone quest’oggi, per la rubrica “La Telefonata”, una bella ed interessante chiacchierata con mister Luigi Vrenna, allenatore della Primavera del Crotone, uomo di calcio e tifoso azzurro. La compagine calabrese sarà, infatti, in poco meno di 20 giorni, doppio avversario degli azzurrini di Saurini. Si inizia sabato prossimo in terra calabra per la seconda giornata di Campionato, mentre il 19 settembre si giocherà per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia.
Con il suo Crotone uscito vincitore (5-3) dal campo del Lanciano, Vrenna tratta argomenti quali ambizioni, progetti e lungimiranza, ingredienti imprescindibili di un calcio ferito dalla crisi economica, che può risollevarsi solo puntando sui settori giovanili.
L’anno scorso la Primavera del Crotone si è piazzata penultima nel Girone C del Campionato Primavera, mentre invece quest’anno l’inizio sembra raggiante con il 5-3 sul campo del Lanciano. Cosa è cambiato rispetto all’ultima stagione?
“Premettendo che lo scorso anno, pur facendo parte del Settore Giovanile del Crotone, non allenavo la Primavera ma prima i Giovanissimi Nazionali e poi gli Allievi, credo che stia ripagando la scelta di puntare su un gruppo giovane e affiatato come quello che l’anno scorso gareggiava per il Campionato Allievi Nazionali. Abbiamo deciso di puntare su tanti classe ’95 e ’96”
Quali sono le individualità di spicco del suo undici?
“Abbiamo in rosa due esterni molto promettenti. Francesco Cosentino ed Enrico Mittica. Il primo è un classe ’96 ed il secondo è un ’95. Sono due brevilinei veloci e tecnici che fanno della bravura nel saltare l’uomo una delle loro armi migliori”
Cosa pensa invece della Primavera azzurra, prossima avversaria del suo Crotone?
“Premettendo che sono un tifoso del Napoli, non posso che ammirare la compagine di mister Saurini, che conosco bene per aver fatto il corso a Coverciano insieme. La scorsa settimana gli azzurri hanno rifilato tre palloni alla Roma e anche se non ho visto la gara, le indicazioni sono chiare: quella partenopea è una grandissima realtà. A livello societario siamo molto distanti da loro ed anche il bacino d’utenza è molto diverso, noi siamo una piccola realtà e nutriamo il massimo rispetto, ma venderemo cara la pelle”
Cosa chiederà quindi ai suoi quando si ritroverà negli spogliatoi prima di entrare in campo?
“Chiederò di onorare la maglia del Crotone, come sempre”
Conosce qualche calciatore della Primavera di Saurini?
“Conosco Roberto Insigne, fratello di Lorenzo e giocatore di grandissima qualità. Poi ho sentito di un centrocampista, Appiah, di origini ghanesi, di cui si dice un gran bene”
Con la crisi che ha colpito anche il Mondo del calcio, il ruolo del settore giovanile sta diventando sempre più importante. Come lavorerà a tal riguardo?
“Stiamo provando sulla nostra pelle la crisi economica, anche nel mondo del pallone. Guardate l’esodo dei campioni: pochi, ormai, restano in Italia e la maggior parte dei migliori “emigra” all’estero, dove ci sono maggiori disponibilità economiche. Per noi che lavoriamo nel settore giovanile questa situazione non che può darci ulteriori motivazioni per creare dei calciatori “fatti in casa”. Questo è il principale motivo per cui lavoro: poter plasmare giocatori in grado di essere utili alla causa della prima squadra. La rinascita del calcio italiano passa da qui”
A proposito di prima squadra, cosa pensa di Maiello e Ciano, i due talenti in forza al Crotone cresciuti nel vivaio azzurro?
“Conosco bene i due ragazzi e credo che prima di tutto siano persone eccezionali, che s’impegnano in quello che fanno. Inoltre hanno grandi qualità e sono fondamentali nella manovra offensiva dei rossoblù. Maiello, la settimana scorsa ha regalato la vittoria ai suoi allo scadere, quindi credo sia sotto gli occhi di tutti quanto possa essere importante.
Secondo lei, le qualità di questi due ragazzi possono offrirgli qualche chances per approdare in futuro al Napoli?
“Spero di sì. Inoltre, essendo un tifoso azzurro, spero di poter “regalare” anche qualche giovane del nostro vivaio alla causa partenopea”
“Spero di sì. Inoltre, essendo un tifoso azzurro, spero di poter “regalare” anche qualche giovane del nostro vivaio alla causa partenopea”
A cura di Mirko Panico
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