L’estate è il momento delle riflessioni, dei pensieri, dei sogni, addetti ai lavori e tifosi si sbizzarriscono con le previsioni in vista del campionato ormai alle porte. Pareri fluttuanti, opinioni che oscillano come il calciomercato che regala continue novità. Quest’oggi abbiamo chiesto in esclusiva un’opinione a Tiziana e Diego Schipani, rispettivamente avvocato specializzato in diritto sportivo e intermediario e agente Fifa:
Va via Pogba, non arriva nessun altro campione nel calcio italiano. Pensi che questa sessione di calciomercato abbia ancora una volta manifestato il gap tra la nostra Serie A e i principali campionati europei, in primis la Premier League?
“Non credo, perché quest’anno il calcio italiano ha manifestato segni concreti di ripresa, soprattutto perché è in fase di assestamento a livello di alcune importanti società. Gli esempi più calzanti sono l’Inter e il Milan coi nuovi investimenti asiatici”
Ai nastri di partenza la Juventus sembra favorita per la conquista del sesto scudetto consecutivo, credi che sia scontato l’esito del prossimo campionato o pensi che Roma, Napoli e Inter possano insidiarla?
“Il calcio per fortuna non è una scienza esatta, anzi sono certa che quest’anno sarà un campionato molto competitivo. E’ vero sicuramente che la Juventus parte favorita ma il Napoli e la Roma sono molto competitive perché giocano un calcio organizzato nei minimi dettagli, tatticamente mirato alla perfezione”
Il Napoli affronta la stagione dopo la partenza di Higuain, il trascinatore degli azzurri nella scorsa stagione. Pensi che De Laurentiis e Giuntoli stiano operando bene per sostituire il Pipita o ti aspettavi di più?
“La fortuna del Napoli è quella di avere un ottimo allenatore che fa del collettivo l’arma vincente. Sicuramente il Napoli nonostante la cessione di Higuain sarà assolutamente all’altezza sia in Europa che in Italia”
Anche in questa sessione di mercato si registra un’overdose di calciatori stranieri. Non sarebbe giusto a tuo avviso limitare questa prassi e cercare di investire di più sui settori giovanili?
“Questa dev’essere una definitiva politica che la nostra Federazione dovrà abbracciare con crescente convinzione e programmata gestione. Il futuro del calcio infatti sono e restano i vivai; è fondamentale l’attenzione per la crescita dei giovani sin dalle scuole calcio”
Il gap tra il calcio italiano e altre nazioni sembra strutturale. Cosa si dovrebbe fare in tal senso per risalire la china e riportare il nostro movimento sul tetto d’Europa?
“Siamo concordi nella convinzione che l’Italia deve mettersi assolutamente in linea con realtà europee, ciò passa per oculati investimenti volti a valorizzare il nostro settore giovanile e nella maggior attenzione alla scelta del corpo/istruttori, competenti ed aggiornati”
A cura di Ciro Troise
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