Il fascino del calcio proposto da Sarri non si ferma in Italia ma colpisce anche gli allenatori stranieri. E’ a Dimaro da una settimana Rashid Rakhimov, l’ex allenatore dell’Akhmat Grozny, realtà che l’ex centrocampista della Lokomotiv Mosca ha condotto al risultato più importante della sua storia: il quinto posto nella Russian Premier Liga. La redazione di IamNaples.it l’ha intervistato in esclusiva:
Perchè tanti allenatori vengono a studiare il Napoli di Sarri, cosa sviluppa una curiosità così forte?
“Sto studiando le squadre che hanno giocato bene negli ultimi anni. Sarri ha la sua filosofia di calcio, imposta tutto sul pressing, mi piace il gioco intenso, rapido che propone il Napoli, è frutto delle tante ripetizioni compiute durante gli allenamenti, che creano degli automatismi consolidati”
La filosofia di calcio di Sarri è simile a quella di Guardiola secondo te?
“Per me no, il gioco di Guardiola lascia più spazio al talento individuale, quello di Sarri è dominato dalla tattica in tutti i suoi aspetti. Si tratta di una caratteristica della scuola italiana, basta vedere ciò che fanno Conte al Chelsea e Carrera allo Spartak Mosca”
Hai incontrato Sarri durante il ritiro? Che cosa è emerso dalle vostre chiacchierate?
“C’è stato un consulto in hotel ma non ho avuto molto tempo per parlare con lui perchè Sarri è molto impegnato a guardare i video degli allenamenti, ci tiene tanto a quest’aspetto”
Si può vincere in serie A puntando soprattutto sull’organizzazione tattica o vedremo un altro scudetto della Juventus?
“Dopo i secondi e i terzi posti, il Napoli può puntare a vincere lo scudetto ma sarà difficile perché ci sono avversari molto validi come il Milan, l’Inter e la Juventus, che esprime una linea di crescita costante. Il Napoli non ha grande fisicità, può vincere se riesce per novanta minuti a giocare ad altissimi livelli di ritmo e d’intensità ma quando incontri squadre della forza e della qualità del Real Madrid per esempio paghi quest’aspetto”
Hai parlato di Carrera e Conte allo Spartak Mosca e al Chelsea, che valore ha per te la scuola italiana così vincente all’estero in questo momento?
“Ogni nazione ha la sua mentalità calcistica, la scuola italiana è evoluta molto, prima andava di moda il catenaccio, ora, invece si è molto più attenti alla produzione della manovra, all’aspetto offensivo”
Che insidie potrebbe dare al Napoli il Cska Mosca, una delle possibili avversarie del Napoli ai play-off di Champions League?
“Negli ultimi sette-otto anni il Cska Mosca ha sviluppato un’identità più solida, quindi potrebbe dare dei problemì al Napoli, però, hanno cambiato la guida tecnica. Leonid Slutsky si è trasferito all’Hull City in Premier League, poi hanno perso nel corso degli anni giocatori importanti come Doumbia e Musa. Dal punto di vista della velocità, il Cska Mosca non mi sembra veloce come in passato”
Dopo l’esperienza del Napoli, sarai in Russia per la prima di campionato ma poi andrai a seguire la preparazione dell’Hoffenheim. Cosa ci puoi dire sulla squadra tedesca, un’altra possibile avversaria degli azzurri ai play-off di Champions League?
“Non posso esprimermi molto sull’Hoffenheim perchè l’ho visto giocare soprattutto in televisione, certamente non conosco bene la formazione tedesca così come il Cska Mosca”
Dai nostri inviati a Dimaro Ciro Troise, Giancarlo Di Stadio, Simone Ciccarelli e Antonio Balasco
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