Continua la nostra rubrica “Viaggio nella scuola calcio”, un tour per raccontare le storie di calcio giovanile e per presentare le realtà in cui si formano i campioni del domani. Avamposti di aggregazione sociale e divertimento ma anche luoghi dove si cullano i sogni di bambini e genitori, le scuole calcio rappresentano anche delle tappe fondamentali per i club impegnati nello scouting giovanile, nella ricerca di giovani talenti da far crescere nei vivai professionistici. Il nostro viaggio oggi si ferma a Marano, intervistando Angelo Pisacane, presidente del Marano Calcio, realtà in crescita nell’hinterland napoletano.
Il Marano Calcio è una società relativamente giovane. Ci può raccontare le origini ed i successi?
“Nasce nel 1999, è una società giovane gestita dal sottoscritto, presidente della scuola calcio, Vincenzo Esposito che ricopre la carica di Direttore Tecnico e Alberto Cappa che invece è il responsabile del settore giovanile. Il nostro lavoro è molto apprezzato, specie la nostra qualità ha buon credito presso grandi società, in primis la Roma”
Dal passato ad oggi. Il Marano ha diverse squadre in varie categorie, un primo bilancio di questa stagione?
“Con gli Allievi regionali B e Giovanissimi B, siamo secondi mentre i Giovanissimi regionali sono arrivati terzi e disputeranno la Coppa Campania. Abbiamo un buon gruppo di Esordienti, il gruppo 2001 – 2002 con qualche elemento come il centrocampista centrale Raffaele Spasiano e Francesco Sena che giocano già sotto età nei giovanissimi regionali”
Il Marano conta circa 400 iscritti, tra di loro ci può segnalare i campioni del domani?
“In ogni gruppo ci sono giovani di prospettiva, capirete che è difficile per me fare dei nomi ma posso dirvi che grandi club. Vari club dalla C alla A si muovono per i nostri prospetti, soprattutto per i due gruppi del ‘2002, uno misto ed un altro con soli ragazzi nati nell’anno. Questi ragazzi dal 1 al 5 Maggio affronteranno il 1° Torneo “Città di Ortonovo” a cui parteciperanno Juventus, Milan, Sampdoria, Brescia, Sassuolo, Spezia, Lanciano, Prato, Viareggio e Partizan Belgrado.”
Quali sono i rapporti con l’amministrazione pubblica? Disponete di strutture adeguate per la crescita sportiva dei ragazzi?
“Abbiamo rilevato l’impianto tramite un bando pubblico: la nostra è una gestione a pieno titolo. Ci garantisce una visibilità importante, in passato qui si è allenato il primo Napoli di De Laurentiis e per i ragazzi è comunque un vanto potersi allenare qui”
Siete affiliati con la Roma. Come è nata e come procede questa collaborazione?
“La collaborazione è nata circa 4 anni fa. Ci chiesero Mugnetti, classe 97′, in prova. Sia io (Angelo Pisacane ndr) che Enzo siamo giovani e Bruno Conti (Dir. Resp. Sett. Giovanile Roma ndr) ha apprezzato la nostra organizzazione: fu lui a chiederci l’affiliazione. La nostra è una collaborazione di calcio, chi è bravo viene visionato dalla Roma. Con Bruno c’è un rapporto speciale, è un’affiliazione d’amicizia prima che lavorativa. Spesso ci viene a trovare e, se sorgono problemi, interviene in prima persona”
In passato però avete ceduto diversi giocatori anche al Napoli. Una collaborazione finita o ci sono ancora rapporti con la società azzurra?
“Abbiamo ceduto anche due ragazzi alla Juventus, col Napoli ed in particolare con Grava si è instaurato un buon rapporto. Si è cominciato a parlare di una collaborazione complessiva, come avveniva in passato con Santoro”
Secondo lei il Napoli è ben radicato sul territorio? Quali sono le lacune in tal senso?
“Il Napoli adesso sta cominciando ad avere più risonanza. Si lavora per instaurare una rete organizzativa che impedisca di far uscire i talenti più promettenti dalla Campania, a mio avviso la nostra regione resta il bacino di maggior qualità per lanciare giovani prospetti”
Tante sono le cessioni eccellenti della vostra scuola calcio. Dalla Juventus alla Roma, molti dei vostri ragazzi hanno trovato spazio in società di Serie A. Tra i tanti, Luca Palmiero, capitano del Napoli Primavera. Ci racconti un po’ la storia di questo centrocampista e le sue qualità.
“Luca è semplicemente un ragazzo eccezionale, sia sul piano professionale che comportamentale. Educato e rispettoso verso tutti. C’è un aneddoto che voglio raccontarvi: una volta c’era il direttore del Torino a visionare alcuni prospetti e a fine partita notò che Luca fosse andato a congratularsi col capitano avversario stringendogli la mano; questo particolare venne scritto nella sua relazione. Certo, dovrà migliorare ma ha ottime qualità”
Altri giovani interessanti del Napoli sono Emanuele Mugnetti, attaccante svincolato dalla Roma, ed Emanuele Amabile, entrambi provenienti dalla vostra scuola calcio. Il primo in forza agli Allievi Nazionali, mentre il secondo gioca con i Giovanissimi. Quale è il loro profilo?
“Emanuele (Mugnetti ndr) tornò a Napoli poiché a Roma era coperto da altri calciatori nello stesso ruolo. Andò in prova anche alla Juve ma scelse poi la Roma perché tifosissimo del club giallorosso, adesso si è catapultato in quest’avventura napoletana dove può fare ancora meglio. Amabile è il mio pupillo, è un ragazzo dalla buona tempra, è un vero leader in campo: nei momenti di difficoltà sa cavarsela e i compagni spesso si affidano a lui”
Dai nostri inviati a Marano Francesco Gambardella e Raffaele Di Guida
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