“Dal Sudamerica al “Kennedy”: la parola giovani è il fil rouge”, così s’intitolava la mia ultima rubrica del lunedì. Compiamo lo stesso viaggio nei meandri del mondo del pallone quest’oggi con l’agente Fifa Paolo Palermo per la rubrica “La Telefonata”. Una lunga chiacchierata all’Hotel Hilton di Milano che spazia dai talenti del settore giovanile del Napoli fino alle principali realtà del calcio professionistico e giovanile in Campania, passando per la situazione di Cutolo, Floro Flores ed Olivera, i principali assistiti in Serie A dell’agente Palermo. La “terra promessa” poi è sempre l’Argentina, con un focus specifico sui migliori talenti monitorati in un suo recente viaggio.
Il mercato è appena iniziato ma i tuoi assistiti attirano già l’attenzione mediatica in merito al loro futuro. Ci fai il punto della situazione su Olivera, Floro Flores e Cutolo?
“Olivera resta a Firenze, ha due anni di contratto e mi auguro che possa essere uno dei pilastri della rifondazione della Fiorentina. Floro Flores sta bene ad Udine, infatti, ha comprato casa e vivrà in Friuli anche al termine della carriera. Antonio, però, ha chiesto alla società maggiore continuità d’impiego e soprattutto di farlo nel suo ruolo di prima punta, dove può fare grandi cose, come ha dimostrato nei cinque mesi in cui ha indossato la maglia del Genoa realizzando dieci gol in cinque mesi. Poi sarà il club di Pozzo a valutare il da farsi. Cutolo per me è come un figlio, lo seguo con Floro Flores da quando aveva tredici anni, è un motivo d’orgoglio vedere che sia considerato uno dei principali talenti della Serie B. Cutolo comunque è in comproprietà tra Crotone e Padova, aspettiamo degli sviluppi nelle prossime settimane. Penso che dopo tanti sacrifici meriti il salto in Serie A, potrebbe interessare a Catania e Pescara. In Sicilia, da napoletano, si esalterebbe in una piazza molto calda come quella catanese, mentre al Pescara potrebbe aprirsi uno spazio con la probabile partenza di almeno uno tra Immobile ed Insigne. Cutolo, oltre all’elevato tasso tecnico, potrebbe dare alla compagine diretta nella prossima stagione da Stroppa l’esperienza necessaria nella lotta per la salvezza”
Sai bene che siamo degli attenti osservatori del settore giovanile partenopeo, la leva del ’94 è una delle principali risorse del vivaio del club di De Laurentiis. Come prosegue il percorso di crescita di due elementi come il centrocampista Palma ed il centravanti Amico all’ombra del Vesuvio?
“Palma ha disputato una buona stagione in Primavera, dove giocherà anche il prossimo anno. Sarà importante valutare il suo percorso di crescita per capire come potrà affermarsi calcisticamente. Il mio auspicio è che possa essere un giocatore importante in chiave di un passaggio in prima squadra. L’obiettivo dei settori giovanili professionistici deve essere proprio formare i ragazzi in vista del salto nel calcio che conta. Amico, invece, purtroppo non è riuscito a ritrovarsi dopo un grave infortunio, non trovando poi molto spazio. Vedremo se ci sarà la riconferma, altrimenti cercheremo di trovare altre compagini in cui possa dimostrare le sue qualità”
Un altro ragazzo cresciuto nel settore giovanile partenopeo da te seguito è Armando Izzo, difensore classe ’92 che nell’ultima stagione ha indossato le maglie di Triestina ed Avellino?
“La prossima stagione è fondamentale per Armando che ha trovato ad Avellino un bell’ambiente, una società in cui può affermarsi con serenità. Al 99% resterà in maglia biancoverde con il rinnovo della comproprietà tra il Napoli e la società irpina, anche se è seguito dallo Spezia poiché piace al direttore sportivo del club ligure Nelson Ricci che aveva già manifestato il suo interesse per il giocatore nella scorsa estate quando lavorava alla Carrarese”
Dal Napoli all’Arzanese, realtà che hai monitorato con attenzione durante tutta la stagione. Spiccano nella compagine della famiglia Serrao il centrocampista classe ’95 Perna e l’attaccante Sandomenico?
“Sono due giocatori per cui ho riscontrato l’interessamento di molte squadre sul mercato. Perna ha fatto benissimo, collezionando 14 presenze, mi sembra sia il giovane con il maggior minutaggio collezionato di tutta la Lega Pro ed, infatti, sono interessate ad assicurarsi le sue prestazioni il Vicenza, la Reggina ed il Genoa. Sandomenico è un bomber, ha realizzato quattordici gol tutti su azione e merita il salto di categoria almeno in Prima Divisione. L’affermazione di questi calciatori rientra nel grande lavoro compiuto dalla famiglia Serrao che aveva già vinto il campionato di Serie D dimostrando di saper fare calcio ma poi si è arricchita anche della valida competenza del direttore generale Salvatore Righi”
E’ noto il tuo costante monitoraggio sui giovani più interessanti dei talenti della Puteolana 1909 che anche quest’anno saranno smistati in varie società di A e B. L’ultimo club a “mettere le mani su Pozzuoli” è la Ternana con l’attaccante Canneva ed il trequartista Cigliano (classe ’98). Cosa ci puoi dire in merito a questi ragazzi?
“La Puteolana 1909 ha una tradizione consolidata nella formazione di giovani talenti; poi bisogna sempre verificare il processo di crescita, si tratta ancora di ragazzini ed il cammino è lungo. Canneva e Cigliano andranno alla Ternana, il difensore centrale Parziale potrebbe trasferirsi al Pescara mentre l’esterno offensivo Laringe dovrebbe passare a qualche club di Serie A, ci sono delle trattative in corso”
Sei da poco rientrato dall’Argentina. In tempi non sospetti ci parlavi di Facundo Ferreyra, poi finito sui block-notes di tutti i talent-scout del mondo. Quali sono i talenti che ci segnali invece per questa sessione di mercato?
“Ho rivisto recentemente Facundo Ferreyra, attaccante classe ’91 del Banfield, veramente un ottimo giocatore, magari potrei portarlo in Italia. Altri nomi interessanti sono Urruti (’91), altro attaccante del Newell’s Old Boys, Dybala (’93) già approdato al Palermo, Abecasis, esterno destro classe ’90 del River e Peruzzi (’92) del Velez, che occupa la stessa fascia ma ha caratteristiche più difensive. Ora, però, rivelo questi nomi e magari qualcuno faccio il favore a qualcuno che si fionda su questi giocatori (ride, ndr). Sto lavorando alacremente in Argentina, penso sia un campionato da monitorare con molta attenzione perché si possono pescare degli elementi che si possono adattare agevolmente al calcio italiano”
A cura di Ciro Troise
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