Lo staff di Andriy Shevchenko, ct della Nazionale ucraina, parla rossonero. Il suo vice è Mauro Tassotti, tra i suoi collaboratori c’è il match analyst Andrea Maldera che conosce naturalmente molto bene lo Shaktar Donetsk. Per saperne di più sul prossimo avversario del Napoli in Champions League, la redazione di IamNaples.it l’ha intervistato in esclusiva:
Che insidie può riservare al Napoli la sfida contro lo Shaktar Donetsk?
“Lo Shaktar Donetsk è una squadra completamente diversa dalla Dinamo Kiev, le culture di gioco sono completamente differenti. La Dinamo incarna lo spirito dell’Est, punta sulla fisicità, lo Shaktar è una squadra molto più tecnica in virtù della storia e dell’organico a sua disposizione, è una realtà brasiliana per caratteristiche. Il Napoli deve stare attento alla fase difensiva, lo Shaktar ha le caratteristiche per far male agli azzurri. La formazione di Fonseca ha talenti bravi nell’uno contro uno come Bernard, Taison e Marlos che possono creare delle difficoltà, Lo Shaktar è una squadra che punta sempre a fare la partita, ha una mentalità propositiva e ciò può rappresentare un aspetto positivo per il Napoli, che così non dovrà faticare come a Bologna per essere pericoloso”
Se lo Shaktar attaccherà, lascerà degli spazi al Napoli. Può essere una chiave della partita?
“Assolutamente si, il Bologna ha avuto il merito di spegnere le fonti di gioco del Napoli, lo Shaktar lascerà gli spazi al Napoli che con la qualità e la velocità dei suoi giocatori può essere letale per la difesa della formazione ucraina”
Lo Shaktar Donetsk ha realizzato il 33% dei gol su palla inattiva. In che modo il Napoli deve fare attenzione a quest’arma della squadra di Fonseca?
“Dal punto di vista della fisicità lo Shaktar è una squadra normale, ha buoni saltatori ma niente di straordinario. Questo dato è frutto delle buone soluzioni che ha nel calciare sulle palle inattive, spesso costruiscono dei giochi a due interessanti, possono essere incisivi non necessariamente con il colpo di testa diretto, Hanno più qualità delle rivali del campionato ucraino”
Sarri a Bologna non ha fatto turnover, il Napoli potrebbe pagare il dispendio di energie profuso al “Dall’Ara” in Champions League?
“Sì, potrebbe pagare quest’aspetto perché lo Shaktar Donetsk ha avuto un giorno in più di riposo, ha fatto riposare alcuni elementi della propria rosa contro lo Zorya perché il campionato ucraino glielo consente. A questi livelli un giorno in più di riposo conta”
Quanto le caratteristiche dello Shaktar possono incidere sulle scelte di formazione di Sarri?
“Penso che Sarri farà innanzitutto una valutazione fisica, poi tecnico-tattica, non voglio entrare nel campo dei consigli per l’allenatore di cui ho grande stima. Ha il polso della situazione meglio di tutti stando a contatto quotidianamente con la squadra”
Sotto il profilo della sicurezza, che notizie ti arrivano dall’Ucraina?
“Non c’è nessun tipo di rischio, ho sentito anche lo staff tecnico del Napoli su quest’aspetto. Alloggeranno al Superior, un albergo in periferia a Kharkiv con tutti i comfort, ci siamo stati in ritiro quando abbiamo giocato contro la Turchia proprio nello stadio del Metalist che è bellissimo e molto attrezzato. Andrò a vedere la partita, apprezzo il gioco del Napoli e penso che la straordinaria organizzazione degli azzurri possa fare la differenza”
Qual è il tuo bilancio sull’avventura in Nazionale, soprattutto sul percorso verso i Mondiali?
“Siamo abbastanza soddisfatti, mancano due partite alla fine del percorso nel girone, nell’arco di due punti ci sono quattro squadre e possiamo ancora arrivare anche al primo posto. Se dovessimo vincere entrambe le partite, in trasferta contro il Kosovo e in casa contro la Croazia, conquisteremmo il primato e la qualificazione diretta al Mondiale”
Il Napoli ha bloccato a lungo Zinchenko senza poi affondare il colpo. Qual è il tuo parere su questo giovane talento?
“Peccato che il Napoli non l’ha preso, speravo venisse in Italia. Per caratteristiche tecniche, ha un profilo adatto al continuo palleggio del Napoli. E’ un esterno d’attacco che può giocare su entrambe le corsie, essendo un mancino forse di più a destra, dove può muoversi a piede invertito”
Un trasferimento a gennaio potrebbe aiutarlo anche a trovare spazio in Nazionale visto che al Manchester City non va neanche in panchina?
“Assolutamente si. In un contesto come quello del Manchester City di Guardiola si cresce anche in settimana lavorando con i campioni e seguendo le metodologie di lavoro dell’allenatore spagnolo ma poi manca la partita. Nel suo ruolo ha davanti Yarmolenko, in Nazionale ci sono poche gare, non è come il club e si punta sui più pronti. Per il calcio ucraino è sicuramente un talento importantissimo, io speravo nel Napoli per avere l’occasione di seguirlo di più e poi perché con Sarri potrebbe crescere molto e questo percorso potrebbe essere utile anche per noi in Nazionale”
A cura di Ciro Troise
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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