In vista di Napoli – Parma la redazioni di IamNaples.it ha contattato in esclusiva il direttore sportivo dei ducali Pietro Leonardi per poter carpire le sensazioni e le aspettative alla vigilia del match anche sul fronte degli avversari. Ne è uscita un’intervista a tutto tondo, che dal match di domenica spazia fino ai caldi temi del mercato e delle polemiche arbitrali.
Salve direttore. Napoli – Parma è una gara che si potrebbe analizzare sotto molti aspetti. Gli azzurri si candidano ad un ruolo da protagonisti ed hanno costruito a detta di molti una squadra che, nonostante alcune partenze eccellenti, sembra più forte dello scorso anno. Lei da addetto ai lavori come valuta il mercato del Napoli?
“Un mercato estremamente positivo, che rispecchia le ambizioni della squadra. Il Napoli è molto competitivo ad ha allestito una squadra per poter fare molto bene. Sono sicuro che a fine anno gli azzurri lotteranno per i primi posti”
Anche il suo Parma ha fatto un mercato molto apprezzabile. In tal senso quali sono i vostri obiettivi stagionali?
“Salvezza. Salvezza prima di tutto. Poi si vedrà”
E in più avete un tecnico come Donadoni che a Parma è riuscito a fare non bene, ma benissimo. A Napoli invece non abbiamo un buon ricordo della sua parentesi. Secondo lei potrebbe aver inciso molto anche l’ambiente più tranquillo di Parma rispetto a quello esigente di Napoli?
“Non so. So solo che Donadoni al momento sta facendo molto bene e siamo molto contenti di lui”
Tornando al mercato ci interesserebbe sapere il parere di un dirigente esperto come lei riguardo al recente clima all’insegna del calciomercato al risparmio in Italia. Come cambia in tal senso il lavoro di un dirigente e se questo potrebbe aprire nuovi spiragli verso i settori giovanili?
“Non credo che il mercato cambi molto. Alla fine è sempre uguale. Diciamo che questo è solo un momento critico, nel calcio come nella vita, e si cerca di non spendere troppo. Di conseguenza è chiaro che avere un settore giovanile importante può essere di grande aiuto”
Potremmo prendere due esempi sullo sfruttare il proprio settore giovanile: il Napoli che ha immediatamente dato fiducia ad Insigne e la Juve che invece in un primo momento non ha creduto in Giovinco, mandandolo proprio a Parma, salvo poi riprenderselo due anni dopo con una netta minusvalenza. Se lei dovesse fare un parallelo tra i due ragazzi cosa direbbe?
“Niente confronti o paralleli. Insigne è un giocatore di prospettiva che farà bene. Su Giovinco è diverso. Lo conosco da quando era un bambino, l’ho visto crescere. Per me è il miglior calciatore in Italia”
Un’ultima domanda: comincia il campionato e subito si parte all’insegna degli errori arbitrali che favoriscono, tanto per cambiare, le solite note. Sia il Napoli (con la Supercoppa, ndr) che il Parma sono state danneggiate e lo stesso Mazzarri ha parlato di sudditanza psicologica. Lei cosa ne pensa?
“Evitiamo di parlare di questi argomenti. Tutti commettono errori e anche gli arbitri sono esseri umani. Il problema è che bisogna cambiare culturalmente prima di affrontare certi discorsi, altrimenti non si va da nessuna parte”
Intervista a cura di Giancarlo Di Stadio
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