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ESCLUSIVA – Grassi, parla il suo ex mister Gallo: “Alcuni ’95 giocano la Champions”

Intervista all'ex tecnico dell'Atalanta Primavera che ha lanciato Grassi sotto età

Ieri vi abbiamo raccontato come Alberto Grassi sia diventato l’emblema di un non mercato di riparazione da parte del Napoli a Gennaio (Clicca qui per leggere l’approfondimento). Fabio Gallo, ex tra gli altri di Brescia e Atalanta, ha mosso i suoi primi passi da allenatore nel settore giovanile dell’Atalanta, proprio quando Grassi si formava per una carriera da professionista. Gallo per il talento classe ’95 è stato un uomo chiave: fu lui infatti a lanciarlo sotto età sia ai tempi degli Allievi, sia con il passaggio alla Primavera. IamNaples.it lo ha contattato in esclusiva per saperne di più e svariare su altri temi, incentrati soprattutto sul calcio giovanile e sulla possibilità dell’istituzione delle “squadre B” in Lega Pro (Clicca qui per leggere l’intervista esclusiva al presidente della Lega Pro Gravina).

Alberto Grassi deve molto a lei che ha creduto in lui sin dall’inizio
Aveva dei numeri che mi indussero a puntare su di lui, nonostante l’età. Alberto ha sempre dimostrato di avere delle grandissime qualità sia fisiche, tecniche e morali. Da giovanissimo ha giocato sotto età sia con gli Allievi che in Primavera sotto la mia gestione. Non perchè volessi accelerare la sua crescita, ma perchè era già pronto per confrontarsi con giocatori più grandi di lui.

Il Napoli ha puntato su di lui, strappandolo a gennaio dall’Atalanta con cui aveva condotto un ottimo girone d’andata.
Mi ha fatto molto piacere il suo passaggio ad una grande società come il Napoli. Alberto, però, è stato sfortunatissimo poichè nel momento in cui si è fatto male Sarri era in emergenza proprio a centrocampo. Non mi aspettavo che non giocasse neanche un minuto, ma il Napoli ha fatto un investimento importante.

Sarri, in una conferenza stampa di qualche mese fa, affermava che non sarebbe stato giusto caricare di responsabilità un classe ’95 che solo pochi mesi prima aveva fatto il suo esordio in A a Bergamo.
Io posso limitarmi a dire che se è uno è bravo, è bravo sempre. Ci sono dei classe ’95 che giocano la Champions League. Però non mi va di entrare nel merito poichè è il diretto interessato a fare le sue valutazioni, stando in contatto diretto con un gruppo intero.

Qualche giorno fa c’è stata un’accelerata per l’istituzione delle squadre B in Lega Pro.
Sarebbe ora. Abbiamo tanti talenti nel panorama calcistico italiano, ma spesso manca il coraggio per lanciarli nel calcio che conta. La pressione in Italia è molto alta, a volte smisurata. Le seconde squadra potrebbero dare possibilità concrete a tanti giovani di talento. Non posso che essere a favora di questa eventuale innovazione.

Anche perchè nel frattempo in un Inter-Udinese scendono in campo 22 stranieri titolari…
E’ una sconfitta per tutti quanti noi, ma è il normale epilogo della cultura del calcio italiano. Non era mai successo nella storia e questo deve far riflettere.

Tornando ai giovani di talento, lei allo Spezia ha allenato Sadiq e Nura su cui la Roma ha puntato sborsando una cifra consistente. Il primo ha già fatto il suo esordio in A in una squadra di vertice.
Sadiq è migliorato in maniera esponenziale. Ha fatto 26 gol in stagione lo scorso anno con noi. E’ migliorato tencicamente e nell’attacco alla porta. Ha delle potenzialità enormi. Ha già segnato due gol in Serie A e non è da tutti .Nura ha una caratteristica straordinaria: abbina ad una incredibile velocità tanta resistenza e questo farà la fortuna della sua carriera. Ha delle qualità fisiche fuori dal comune.

Napoli e Spezia, seppur in gironi differenti, sono state protagoniste di un’annata in chiaroscuro. Per quale motivo?
Non so il motivo di un’annata in chiaroscuro del Napoli. Per quanto riguarda lo Spezia c’è stato un cambiamento totale, un ringiovanimento. Per noi è stato un anno di transizione. Abbiamo lavorato con elmenti classe ’98, ’99, abbiamo un 2000 titolare (Candela, ndr). Al Viareggio abbiamo avuto la possibilità di inserire qualche ’96 che ci ha dato maggiore esperienza.

Per concludere, in prima squadra c’è un napoletano che ha mosso i primi passi nella Scugnizzeria: Gennaro Acampora.
Ha delle enormi potenzialità e si sta completando calcisticamente. Quest’anno ha avuto molte chance ed è stato tra i protagonisti. Deve migliorare in tante cose, ma è un ragazzo che sta crescendo costantemente. Presto potrà giocare in Serie A.

A cura di Stefano D’Angelo

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