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ESCLUSIVA- Geppino Marino: “Contro il Bardolino Verona dovremo giocarcela alla pari”

"Abbiamo giocato bene sia a Como che a Perugia, solo che con le umbre abbiamo sfruttato gli episodi"

Domani pomeriggio il Napoli Carpisa Yamamay affronterà nel recupero di campionato il Bardolino Verona, squadra candidata alle primissime posizioni. Attualmente le veronesi sono al quarto posto e vengono dal pareggio interno contro il Brescia, ottenuto nei minuti finali. In porta c’è Ohrstrom, uno dei migliori portieri del torneo. In difesa agiscono calciatrici come Aggio e Karlsson, brave nel gioco aereo, meno in rapidità. Le attaccanti azzurre potranno sfruttare questo loro punto debole. Il centrocampo clivense è composto poi da elementi che militano in nazionale come Carolina Pini e Marta Carissimi, brave sia a difensore che ad inserirsi in area di rigore. L’attacco di casa ha elementi di primissimo livello: Melania Gabbiadini, sorella di Manolo centravanti del Bologna (di proprietà della Juventus) e Cristiana Girelli, protagonista di una tripletta nel match di Champions contro il Birmingham. La sfida si annuncia non semplice per le azzurre ma la Carpisa ha spesso dimostrato di non essere inferiore a nessuno. Al “Comunale Belvedere” di Verona, si preannuncia dunque una gara davvero da non perdere. A tal proposito, la redazione di IamNaples.it ha intervistato in esclusiva  il mister delle “tartarughine” Geppino Marino, che ha detto la sua sulla gara di sabato scorso e a proposito dell’atteso incontro di domani:

Venerdì scorso dicesti che volevi vedere contro il Grifo Perugia una Carpisa perfetta. Le ragazze da questo punto di vista ti hanno accontentato?

“Contro le umbre il match è stato equilibrato, siamo state ordinate in campo e abbiamo controllato la partita. Sul piano dei ritmi non mi ritengo però soddisfatto. Ci siamo adattati al gioco del Grifo Perugia, a me piace vedere invece la squadra imporre il gioco, dando sempre il meglio. Dobbiamo crescere da questo punto di vista, ma nel complesso credo che la vittoria sia meritata. Abbiamo giocato come con il Como, solo che con le umbre abbiamo sfruttato al meglio gli episodi, essendo stati più cinici sotto porta. Io non mi accontento mai, chiedo sempre il massimo dalle ragazze e questo lo faccio notare più volte in settimana, per far si che la partita successiva venga affrontata meglio”.

In questi mesi hai visto all’opera i due portieri: Sabina Radu e Valentina Casaroli. Hai notato delle differenze di rendimento?

“Sono due portieri alla pari, come il resto dell’organico che ho a disposizione.  Ad inizio stagione avevo chiesto di avere delle alternative di pari livello alle titolari. Sabina Radu e Valentina Casaroli si allenano bene durante la settimana e quando le schiero tra i pali il loro rendimento è soddisfacente. Devono mettermi in condizione di fare la scelta migliore per il match di campionato, attualmente posso dire però che ho due portieri davvero forti e questo è quello mi soddisfa pienamente”.

Nonostante la giovane età Paola Di Marino mostra in campo grande personalità. Ti sorprende il suo rendimento oppure ciò era prevedibile?

“Per me non è una sorpresa, Paola Di Marino ha dei valori tecnici indiscutibili. Per l’età che ha, sta facendo il percorso giusto, deve fare la sua esperienza in un campionato diverso dalla serie A2. Quando viene chiamata in causa è sempre precisa negli interventi difensivi, è concentrata e determinata al tempo stesso. Queste sue qualità saranno un valore aggiunto per il prosieguo della stagione”.

Avete fatto molte trasferte, dove la tua squadra è stata accolta in maniera positiva dalla tifoseria avversaria?

“Siamo sempre stati accolti bene dalle tifoserie avversarie, nessun disagio e questo è il lato bello del calcio femminile. C’è sempre una sana rivalità sportiva, in campo e sugli spalti, ma tutto finisce lì e le partite sono sempre piacevoli”.

 

Domani affronterete il Bardolino Verona, che dispone in attacco di Gabbiadini e Girelli. Come penserete di giocare contro una squadra con calciatrici di questo spessore?

“Dovremo essere concentrate, dobbiamo giocare come sappiamo. Logicamente i nostri avversari hanno elementi che ti possono punire in qualsiasi momento, dobbiamo però giocarcela alla pari senza avere alcun timore reverenziale ”.

 

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

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