Il gol allo Juventus Stadium l’ha definitivamente consacrato come talento da seguire, scugnizzo proiettato verso i grandi palcoscenici del calcio. Poche ore dopo la magia di Torino, Tutino era già a Coverciano per il raduno dell’Under 17 di Zoratto, che l’ha inserito tra i 18 (c’è anche Luca Palmiero del Napoli, ndr) che affronteranno Norvegia, Olanda e Irlanda del Nord per la fase Elitè delle qualificazioni europee. Soltanto una di queste quattro Nazionali passerà il turno e dal 5 al 17 Maggio disputerà in Slovacchia la fase finale dell’Europeo. Durante lo speciale sulla Primavera prodotto prima della gara d’andata della finale della Tim Cup abbiamo dedicato un’ampia parte a Gennaro Tutino (clicca qui per leggere), uno degli elementi più promettenti del gruppo di Saurini. Andiamo alla scoperta, però, di nuovi particolari con il vero scopritore dell’attaccante classe ’96 del Napoli, Gennaro Di Razza, che l’ha cresciuto nella Juve Domizia prima del passaggio in maglia azzurra:
Gennaro, hai seguito Tutino nei suoi primi passi nel mondo del calcio. Dai libero spazio ai tuoi ricordi: aneddoti, retroscena e la verità sul suo passaggio al Napoli?
“Innanzitutto voglio sottolineare che Gennaro era un fenomeno sin da bambino. E’ stato con noi fino a quando aveva undici anni, l’età in cui si gioca nella categoria Esordienti, ma già militava nei Giovanissimi Regionali, contro i ’94 e ’95. Vi racconto una curiosità: Genny, quando era bambino, si cimentava in un altro sport, era bravissimo nella danza classica e moderna. Convinsi i genitori a farlo giocare a calcio perché notavo in lui delle qualità superiori alla media: forza fisica, qualità tecniche e grande coordinazione, probabilmente sotto quest’aspetto la danza l’ha anche aiutato. Nel nostro lavoro bisogna saper guardare i giocatori in prospettiva e penso di non aver sbagliato almeno finora, poi spero che nei prossimi due anni, decisivi per il salto nel professionismo, Gennaro mantenga lo stesso passo ma a mio avviso non avrà problemi. Tutino era seguito da tante società: il Parma, l’Inter, la Juventus, con i nerazzurri in vantaggio su tutti (l’interesse dell’Inter si è manifestato anche dopo, clicca qui per leggere il retroscena esclusivo). In virtù, però, del mio buon rapporto con Giuseppe Santoro, ex responsabile del settore giovanile del Napoli, decisi di dare Tutino agli azzurri nonostante l’offerta molto più vantaggiosa dell’Inter dal punto di vista economico. Le giovanili azzurre si allenavano all’Ideal Camping a Licola, e legai così tanto ai colori azzurri che collaboravo con Santoro segnalando giovani talenti che notavo sui campi”
Oltre Gennaro Tutino, avete dato altri ragazzi al Napoli in questi anni?
“Molti! Posso farle l’elenco: l’attaccante Scalzone (’89), il centrocampista centrale Liccardo (’91), l’esterno Diana (’91), l’attaccante Simone Esposito (’92), i difensori Di Fraia (’91) Di Falco (’93), e Marchitelli (’94), poi svincolato dal Napoli ed attualmente allo Spezia. Non sono gli unici talenti che abbiamo prodotto, c’è anche Riccardo Maniero, attaccante classe ’87 della Ternana in prestito dal Pescara; mi ricordo che noi lo cedemmo alla Juventus”
Sappiamo che la Juve Domizia ha un grande bacino di giovani talenti. Ci sono altri ragazzi interessanti che il Napoli sta monitorando?
“Si, nella scorsa stagione avevo già chiuso un accordo con il Napoli per Curto, difensore centrale classe ’99. Era già tutto chiaro: i premi di preparazione, la scaletta con i corrispettivi economici in base agli obiettivi raggiunti ma il Benevento è riuscito a soffiare il ragazzo al Napoli. Il club sannita che lavora con il Milan è riuscito a convincere il padre a trasferirsi al Benevento per poi nella prossima stagione vestire la maglia rossonera. Il Napoli, invece, adesso segue il nostro trequartista classe ’99 Pasquale Bruno che piace anche a Atalanta, Reggina e Ternana. Noi disputiamo i campionati regionali inserendo molti ragazzi sotto età e siamo al secondo posto con i Giovanissimi, giocando con i ’99 contro i classe ’98, ed al terzo posto con gli Allievi in un girone di ferro con Ischia, Sarnese ed Agropoli, con i ’97 contro i ’96; cerchiamo di lavorare sulla prospettiva dei nostri ragazzi. Bruno è stato convocato anche nella Rappresentativa regionale Giovanissimi, così come il difensore Okeke (’98) mentre Testa (difensore classe ’96) è stato inserito nella Rappresentativa regionale Allievi”
A cura di Ciro Troise
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