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ESCLUSIVA- D’Anna (all. Prim. Chievo Verona): “Il Napoli squadra ricca di talento. Temo…”

"Il San Paolo è lo stadio più bello d''Italia. Mio padre è napoletano, solo giocandoci ho potuto apprezzare le storie che mi raccontava"

A Desenzano del Garda ci si gioca una stagione. Sfumata la finale della Tim Cup Primavera ai supplementari contro la Juventus e, dopo la delusione per l’eliminazione rimediata contro il Genoa alla Viareggio Cup, sabato la Primavera di Saurini dovrà affrontare il Chievo Verona nei play-off per l’accesso alla final eight del campionato di categoria. Si affrontano due squadre con tanti aspetti in comune: hanno conquistato gli stessi punti (49, ndr) durante la regular season, usano lo stesso modulo, il 4-3-3, e arrivano a quest’appuntamento con un calo di risultati alle spalle. Scopriamo la Primavera del Chievo Verona intervistando in esclusiva l’allenatore Lorenzo D’Anna:

Sabato allo stadio “Tre Stelle” di Desenzano del Garda affronterete il Napoli. Hai mai visto giocare la Primavera di Saurini?

“Si, li abbiamo visti giocare in Coppa Italia e contro la Lazio in campionato. Mi è sembrata una squadra ricca di talento, di qualità. Il Napoli sarà un cliente ostico, può dire sicuramente la sua in ogni partita”

Quali sono i giocatori che teme di più?

“E’ un buon gruppo, ma spicca sicuramente le qualità di Insigne. Mi hanno colpito anche Fornito e Tutino”

Hai affrontato la primavera dell’Inter e del Milan. Il Napoli può essere considerato al livello delle milanesi?

“A mio avviso sì, può tranquillamente competere con le milanesi, forse ha qualcosa in meno dell’Atalanta, prima nel nostro girone”

Il tuo organico è composto da quattro ragazzi classe ’93: i difensori Coulibaly e Manfrin, il terzino sinistro Montresor, il centrocampista Burato, l’attaccante esterno Cisotti. il Napoli in tal senso ha fatto scelte diverse tenendo molto bassa l’età media della squadra. Quanto ha influito sul vostro cammino l’apporto dei ’93?

“Sono ragazzi ancora da crescere, non pienamente maturi. Si mescolano bene con gli altri, non hanno qualità nettamente superiori alla media e agli altri componenti dell’organico”

Sabato s’affrontano due squadre che provengono da un calo di risultati. Il Napoli dopo la Viareggio Cup ha vinto nell’arco di due mesi solo contro Vicenza e Juve Stabia, il Chievo contro Brescia, Sassuolo ed Udinese. A cosa è dovuta quest’inversione di tendenza negativa nei risultati? 

“Ci sono diverse motivazioni: innanzitutto abbiamo avuto una stagione infausta dal punto di vista climatico, poi è subentrata un po’ di presunzione e superficialità dovuta alla convinzione di essere giunti ormai al secondo posto. Sono situazioni in cui i giovani possono incappare, fa parte del processo di crescita. E’ importante, però, e ci tengo a sottolinearlo e che il gioco non sia mai mancato e che, quindi, le mie idee sono state recepite”

Il cammino compiuto finora dalle due squadre in qualche modo influirà sulla gara di sabato?

“E’ una partita unica, vince chi ha più sangue freddo e maggiore concentrazione; il trend di risultati s’annulla”

Entrambe le squadre adottano il 4-3-3, scenderete in campo quindi in maniera speculare al Napoli? Che partita sarà dal punto di vista tattico?

“Io e Saurini abbiamo gli stessi punti di vista riguardo all’aspetto tattico e del modulo adottato. Noi non cambieremo, è giusto dare continuità a quanto fatto finora in campionato”

Juri Cisotti, attaccante esterno con 12 gol e il brasiliano Victor da Silva ben 11 pur avendo le caratteristiche del trequartista. Può essere definito proprio quest’ultimo il fiore all’occhiello della tua Primavera?

“Penso di sì, soprattutto perché parliamo di un classe ’95; ha, quindi, un anno in meno rispetto all’età media della categoria. E’ un giocatore di talento, spicca sicuramente per le qualità tecniche, non per la fisicità. Anche Juri Cisotti è un buon giocatore su cui puntiamo molto ma non mi fossilizzerei solo su questi due giocatori. Abbiamo una rosa ben amalgamata, un gruppo molto vaiido”

C’è la possibilità che qualche elemento della tua Primavera possa approdare in prima squadra? 

“Lavoriamo per questo, la possibilità c’è anche se il Chievo non è molto abituato a pescare nel proprio vivaio, ma spesso va ad individuare giocatori già pronti sul mercato italiano ed internazionale”

A Gennaio è arrivato un rinforzo per la tua Primavera: Idriz Toskic, centrocampista classe ’95 proveniente dal Bari. Che contributo ha dato alla tua squadra?

“Sicuramente un contributo importante nel girone di ritorno, si tratta di un giocatore di prospettiva, più maturo di quanto suggerirebbe la sua età, che ha rinforzato molto il nostro centrocampo”

Ad ottobre hai cominciato quest’avventura sulla panchina della Primavera del Chievo Verona, subentrando a Paolo Nicolato, diventato il vice di Corini. Qual è la tua impressione su quest’esperienza?

“E’ stata una grande esperienza, veramente importante. Fino a sei mesi fa facevo tutt’altro: ero in giro per lo scouting, per osservare nuovi talenti. All’inizio c’era un po’ di scetticismo nell’ambiente, poi l’ho abbattuto con il lavoro. Ho trovato un ambiente sano, che dà soddisfazioni. Quest’avventura mi ha dato la voglia di proseguire sul campo, magari anche nel calcio professionistico; c’è stato qualche pour parler per le panchine di squadre estere o di Lega Pro”

Ieri abbiamo visto il Borussia Dortmund, un esempio per tutti su cura del vivaio e scouting, annientare il Real Madrid nella semifinale d’andata della Champions League. Cosa manca ai settori giovanili in Italia per raggiungere questi livelli?

“Siamo indietro di molti anni soprattutto riguardo alle strutture che sono fondamentali. La Germania e la Spagna per esempio sono molto più avanti dell’Italia sull’aspetto del calcio giovanile, hanno strutture all’avanguardia più per i vivai che per le prime squadre. Hanno addirittura un’interazione tra campi d’allenamento, strutture e scuole; noi abbiamo il materiale umano ma siamo comunque indietro”

Una domanda da ex calciatore: hai giocato al San Paolo con il tuo Chievo, che emozioni hai provato?

“Emozioni bellissime, è a mio avviso lo stadio più bello d’Italia. Ho origini napoletane, mio padre è di Fuorigrotta e solo, giocando al San Paolo, ho potuto apprezzare le storie che mi racconta mio padre; si tratta di un’esperienza indimenticabile”

Parlando di San Paolo e di Napoli, non posso esimermi dal chiederti un tuo giudizio sulla stagione della formazione di Mazzarri?

“Il Napoli è secondo in classifica, ha dimostrato di essere una squadra molto solida, merita di consolidare il suo cammino e di approdare direttamente in Champions League. Vista l’ottima stagione, la formazione di Mazzarri merita di occupare il posto subito dietro la Juventus”

 

Ciro Troise

@RIPRODUZIONE RISERVATA PREVIA CITAZIONE DI FONTE IAMNAPLES.IT

Si ringrazia l’ufficio stampa del Chievo Verona, rappresentato dalla Dott.ssa Federica Menegazzi

 

 

 

 

 

 

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