Tarcisio Burgnich, difensore azzurro dal ’74 al ’77, che ha vissuto l’avventura europea del Napoli di Vinicio, ha rilasciato un’intervista esclusiva ad IamNaples.it sul momento difficile del Napoli e sulle prospettive della squadra azzurra in campionato ed Europa League:
Domani il Napoli affronterà una squadra ceca, lo Sparta Praga: uno dei precedenti storicamente più importanti negli incroci con le formazioni provenienti dalla Repubblica Ceca è sicuramente quel Napoli-Banik Ostrava del 74-75 agli ottavi di finale di Coppa Uefa di cui lei fu protagonista. Che ricordi ha di quella sfida?
“Le condizioni del campo influirono sul risultato di quella gara e condizionarono la possibilità di qualificarci. Doppia sfida che fu anche decisiva per il campionato, tornammo il venerdì sera distrutti fisicamente ed alle porte c’era la sfida scudetto con la Juventus. Furono due partite che ci spezzarono letteralmente le gambe”
Era il Napoli di Vinicio, accostato a quello di Benitez nella scorsa stagione per la capacità di fare calcio propositivo. Cosa ne pensa?
“E’ vero, cominciammo a giocare in un determinato modo e così facemmo per tutta la stagione. Andavamo in casa delle cosiddette provinciali e vincevamo anche con molti gol di scarto. La gente credeva molto in quel Napoli, ma ci mancò l’affondo decisivo. Sul finale vennero a mancare le forze”
Lei era un difensore arcigno, più volte la difesa è finita sotto accusa per troppe disattenzioni. Da dove nascono questi errori? Un problema tattico o di uomini?
“Quando si subiscono molti gol, la colpa viene attribuita sempre ai difensori, ma non è così. Anche il miglior difensore del mondo se non è protetto a dovere dal centrocampo può incappare in brutte figure. La difesa è compatta se il centrocampo è compatto a sua volta. E’ il reparto decisivo, sia in fase offensiva sia in quella difensiva”
Come fotografa il momento attuale del Napoli, le difficoltà dopo l’eliminazione dalla Champions?
“Credo sia ancora troppo presto per dare un giudizio. Certo, l’eliminazione dalla Champions fa male, ma lo zoccolo duro del Napoli è lo stesso dello scorso anno. I calciatori ci sono e possono fare bene. E’ importante però che si resti uniti. Sicuramente il mercato è stato insufficiente, con tre calciatori di qualità il Napoli avrebbe potuto puntare seriamente a qualcosa di importante”
Dove collocare il Napoli in un’ipotetica griglia?
“Credo quest’anno farà fatica ad arrivare tra le prime tre. Squadre come Juve, Milan e Roma si sono rinforzate molto. Ma spero che arrivi una qualificazione alle coppe europee”
Come può uscire da questo momento complicato il Napoli?
“Restando uniti. Il presidente e l’allenatore devono guidare la squadra fuori da questa crisi. Ed i giornali devono evitare di criticare e trovare sempre qualcosa per creare tensioni nell’ambiente e nei calciatori. L’ambiente deve essere compatto, è l’unica soluzione possibile”
In Europa League dove può arrivare questo Napoli?
“E’ una competizione che gli azzurri possono giocarsi fino in fondo. Non ci sono i top club della Champions come Psg o Manchester City. Con la giusta concentrazione e motivazione gli uomini di Benitez possono puntare alla coppa”
Servizio a cura di Luigi Curcio
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