Giunge quasi al capolinea la stagione della Scugnizzeria. Dopo la vittoria del campionato da parte dei Giovanissimi Regionali, si attende solo di conoscere il verdetto della stagione dei Giovanissimi Nazionali, impegnati a Chianciano. Per tracciare un bilancio di questa stagione del vivaio azzurro, che oramai volge al termine, la redazione di IamNaples.it ha contattato in esclusiva il responsabile del settore giovanile del Napoli, Francesco Barresi.
Barresi, partiamo dalla Primavera: un gruppo tra i più giovani dell’intera categoria, si è reso protagonista di una stagione che è andata al di là delle più rosee aspettative. Quali sono le prospettive alla luce di quanto di buono fatto nell’ultima annata?
E’ stato un anno ricco di soddisfazioni. Abbiamo sorpreso un po’ tutti, soprattutto nella seconda metà di stagione, quando la squadra ha cominciato a girare alla grande. L’anno prossimo si partirà da un’ossatura ben rodata, formata dal gruppo dei ’94, che sono il nostro punto fermo, e l’inserimento di qualche innesto classe ‘95/’96 in grado di poter ben figurare nel prossimo campionato Primavera.
Due ragazzi, obiettivamente superiori rispetto alla media, hanno trascinato il Napoli alla fase finale del campionato: ci riferiamo a Novothny e Roberto Insigne. E’ possibile che vadano a fare esperienze in compagini di Lega Pro, alla luce di alcune richieste sopraggiunte alla SSC Napoli?
Innanzitutto, tengo a precisare che non mi piace parlare del singolo calciatore. Dal mio punto di vista è stato un intero gruppo a raggiungere i risultati ottenuti quest’anno: i vari Allegra, Nicolao, Petrarca, Celiento, Dezi, Palma, Colella, tutti hanno contribuito e sposato la causa azzurra. Il mercato è un discorso che non mi compete, ma dal mio punto di vista credo che Insigne e Novothny debbano restare in azzurro per continuare il loro processo di crescita.
Dodo Sormani ha saputo ben compattare un gruppo e creare una certa unità d’intenti all’interno di esso: una delle carte vincenti di questa stagione. Alcuni rumors recenti vogliono il tecnico sulla panchina del Sudtirol nella prossima stagione. Potrebbe davvero verificarsi questa ipotesi?
Il mister quest’anno ha fatto un grandissimo lavoro. Sormani è la prova lampante di come il duro lavoro finisce sempre per pagare e i risultati parlano da sè. Per quanto riguarda il futuro, non è ancora il momento di parlarne, in quanto siamo ancora impegnati sul campo con i Giovanissimi Nazionali a Chianciano per le Final Eight e solo due giorni fa i Giovanissimi Regionali hanno ottenuto il titolo (tra l’altro saranno impegnati anche in un torneo a internazionale a Praga, l’All Star Cup 2012, clicca qui per leggere l’articolo). Quando tutte le formazioni del settore giovanile azzurro termineranno la propria stagione, allora ci sarà una riunione per organizzare la successiva annata. Ora sarebbe prematuro esprimere ‘sentenze’.
Lei parlava di alcuni elementi classe ’95 e ‘96 che verranno inseriti in Primavera. Tra questi ci saranno sicuramente Tutino, Palmiero e Gaetano che già hanno ben figurato sotto la guida di Sormani. Qual è il percorso di crescita stabilito per questi ragazzi?
Stiamo parlando di tutti ragazzi sui quali crediamo possa essere costruito qualcosa di buono. Con molta probabilità saranno aggregati in Primavera in pianta stabile. Ci sono, inoltre, anche altri elementi che già hanno avuto esperienze in Primavera come Guardiglio, Romano, Contini che potrebbero seguire la stessa strada degli altri compagni.
La società ha potenziato tantissimo lo scouting anche per il settore giovanile. Questa mossa ha già portato buoni frutti con l’acquisizione di Novothny, ma anche con la scoperta di talenti come Junas, Tartaglione e soprattutto Appiah che in una sola amichevole ha mostrato un grande potenziale. Non possiamo che attendere altri colpi del genere, insomma…
La società ha voluto puntare molto sul settore scouting, potenziandolo nella giusta maniera. Questo sta dando un contributo non indifferente alla crescita del nostro vivaio. Appiah è il frutto di un lavoro costante che non si identifica solo con il nome del ghanese, ma con tutta una serie di talenti monitorati e schedati dai nostri esperti. Il centrocampista africano si è messo subito in mostra perché ha avuto la possibilità di esprimersi in un’amichevole ufficiale. Sono convinto che il lavoro dei nostri uomini scouting inserirà altri elementi importanti, monitorando a 360° il campo nazionale ed internazionale.
Passiamo alle altre categorie: gli Allievi Nazionali di Liguori hanno ottenuto un grande risultato dal punto di vista della crescita del gruppo, dando filo da torcere a squadre ben più esperte e mostrano anche un bel gioco. Frutto di questa stagione gli 8 elementi chiamati nelle Nazionali giovanili.
Il gruppo di Liguori e quello dei Giovanissimi di Muro, ancora in corsa per il titolo, hanno fatto un lavoro importante quest’anno. Le convocazioni in Nazionale sono sempre importanti, anche se a questi livelli i c.t. tendono a convocare molti elementi nell’arco di una stagione. Tuttavia, non possiamo che essere soddisfatti del prodotto offerto da queste due categorie e auspichiamo una crescita esponenziale anche nella prossima stagione.
Come anticipato i Giovanissimi di Muro sono l’unica formazione ancora in corsa per il titolo. Lo scorso anno, invece, fu la Berretti di Mollo a conquistare il campionato, integrando alcuni elementi della Primavera. Come mai quest’anno non è stata ripetuta questa scelta?
Tutto è dipeso da scelte tecniche. Sono state prese determinate decisioni non mirando alla vittoria del campionato, ma per dare la giusta riconoscenza ad un gruppo, quello di Mollo, che ha centrato un ottimo obiettivo. Lo scorso anno solo per una serie di circostanze (infortuni e defezioni varie) ritenemmo opportuno integrare alcuni giocatori della Primavera.
Prima di arrivare a Napoli, lei ha avuto un’esperienza con il settore giovanile della Reggina. Quali sono le differenze cha ha riscontrato tra le due piazze.
Credo che a Napoli ci sia una passione sfrenata a partire dal bambino, fino ad arrivare all’anziano. Qui si vive di calcio. Per questo motivo, magari, è più difficile lanciare un giovanissimo talento in prima squadra perché le pressioni esercitate dalla tifoseria azzurra sono davvero considerevoli.
L’altra differenza è il centro sportivo dedicato al settore, di cui tanto ha parlato De Laurentiis. Ci sono degli sviluppi a riguardo?
La voglia di costruire una struttura che possa ospitare tutte le compagini giovanili della SSC Napoli c’è tutta. Non mancano neanche i progetti. Il presidente mi ha fatto presente più volte che c’è un’idea concreta da parte sua. Non so quando inizieranno i lavori, ma il centro sportivo regalerà un volto nuovo al settore.
Non possiamo che aspettarci una crescita costante da parte del settore giovanile della SSC Napoli…
Assolutamente sì!
Servizio a cura di Stefano D’Angelo
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