Dalla Komen Race agli obiettivi del Napoli, passando per gli errori arbitrali dello scorso weekend. Ne parliamo in esclusiva con l’avvocato Tommaso Mandato:
Qual è il tuo bilancio sulla recente edizione della Komen Race?
“La recente edizione della Komen Race è stata un successo, sono stati tre giorni intensi e la gente ha riempito Piazza del Plebiscito. Rispetto alle altre due edizioni c’è stata un’enorme affluenza; ciò significa che il messaggio della prevenzione è stato pienamente centrato e noi ne siamo orgogliosi. Anche alla mini-maratona di 5 chilometri hanno partecipato in molti; mi ha fatto poi molto piacere la presenza di molti amici del mondo dello spettacolo e dello sport come Sal Da Vinci, Maurizio Casagrande, i ragazzi di Scugnizzi, i calciatori del Napoli Hamsik e Paolo Cannavaro, il medico sociale del Calcio Napoli Alfonso De Nicola, lo scrittore Maurizio De Giovanni e tanti altri personaggi che hanno contribuito alla tre giorni dedicata alla lotta contro i tumori al seno”
Lo scorso weekend è stato caratterizzato da vari errori arbitrali. Cosa pensi in merito?
“Arbitri? E’ stato un fallimento mettere sei arbitri sul terreno di gioco perché l’abbondanza ha creato molta confusione, nelle altre discipline si sta usufruendo della tecnologia, non se ne può fare a meno e perciò credo che nel calcio sia arrivato il momento di sfruttarla per dare una mano agli arbitri. La tecnologia può rendere le cose più semplici perché in pochi secondi si possono risolvere molteplici problemi, altrimenti si rischia di falsare il campionato”
Il turno infrasettimanale porta il Napoli nella difficile trasferta di Bergamo. Che partita sarà secondo te?
“Il Napoli domani sera affronterà un match molto insidioso contro l’Atalanta, ci sarà una situazione ambientale complicata, un campo particolare, molto stretto e i loro tifosi sono vicini al terreno di gioco. L’assenza di Cavani non ci voleva, perché è il bomber principe del Napoli, è il finalizzatore della manovra azzurra, e questo lo si è visto anche domenica contro il Chievo quando si sono create tante palle gol e non sfruttate. Insigne ha delle potenzialità incredibili, sta crescendo in maniera eccezionale, sta bruciando le tappe, però non carichiamolo di eccessive responsabilità, facciamo sbagliare e soprattutto lasciamolo tranquillo. Per lui è il primo anno in serie A, con aspettative molto forti ma non può essere il salvatore della patria, perciò deve maturare giocando e sviluppare a pieno il suo enorme talento. Ha le potenzialità per compiere un importante step di crescita a livello tecnico-tattico, diventando un grandissimo giocatore in ambito italiano ed internazionale. Sugli obiettivi stagionali è importante la chiarezza e la trasparenza con i tifosi, altrimenti si creano illusioni che non fanno bene ai napoletani. Questa è una piazza che si esalta per una vittoria o si deprime alle prime sconfitte. A mio avviso, in un campionato così incerto il Napoli può dire la sua fino alla fine. Rispetto allo scorso anno, gli azzurri non sono così lontani dal punto di vista tecnico alla Juventus e poi la squadra di Conte se va avanti in Champions potrebbe spendere molte energie fisiche e mentali che potrebbero essere fatali nel corso della stagione. Per il Napoli è importante stare aggrappati ai primi posti per poi affondare il colpo al momento giusto”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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