Domani torna in campo la Primavera del Napoli, gli azzurrini cercano di tornare alla vittoria per riscattare la sconfitta di Lanciano e risalire in classifica. L’avversario è la Ternana, che ha vissuto un calo dopo un ottimo inizio di campionato. I rossoverdi sono a quota undici punti, ben sei in più del Napoli. Per saperne di più sulla formazione umbra, abbiamo intervistato in esclusiva Stefano Avincola, allenatore della Primavera della Ternana:
Dieci punti nelle prime quattro giornate, poi uno solo nelle ultime contro Roma, Lanciano e Avellino. Cosa è successo alla sua squadra?
“Non ci stiamo più allenando con tutti gli effettivi, era un calo già preventivato. E’ dovuto alle esigenze della prima squadra che naturalmente ha priorità assoluta. Non ci stiamo allenando come prima, molto spesso vari ragazzi della Primavera vanno ad allenarsi con il gruppo di Breda”
Uno degli elementi più promettenti della sua squadra è sicuramente Simone Tascone, ragazzo che noi seguiamo con particolare attenzione essendo napoletano. A che punto è la sua crescita?
“Simone è consapevole di avere delle ottime basi ma per raggiungere gli obiettivi c’è bisogno di costanza e continuità. Se assorbirà queste indicazioni, si toglierà grandi soddisfazioni”
Ha avuto modo di seguire la Primavera del Napoli? Che impressione le ha fatto?
“Il Napoli esprime sempre delle squadre di livello in tutte le categorie, la Primavera azzurra ha raccolto sicuramente meno di quanto meritava. Domani ci aspetta una partita molto difficile”
Che partita si aspetta? Ci sarà una fase di studio nel primo tempo o entrambe le squadre giocheranno subito a viso aperto?
“Mi aspetto una partita da settore giovanile, cioè dove gli aspetti relativi alla crescita prevalgano sulle logiche del risultato. A causa di varie vicissitudini societarie, siamo partiti in ritardo, a fine luglio abbiamo cominciato a costruire le rose e la società non mi ha chiesto nulla in merito al risultato. Potremmo anche arrivare nei bassifondi della classifica ma ciò che conta è il lavoro, cioè costruire delle basi per la prospettiva futura”
Palumbo in prima squadra, Russini e Salvemini in prestito al Lumezzane e al Messina dove stanno ben figurando. Negli anni scorsi la Ternana ha lanciato molti ragazzi in prima squadra, nelle aspettative della società c’è la possibilità che altri ragazzi possano emergere tra i professionisti?
“I tuoi esempi confermano quanto ti dicevo, nella scorsa stagione siamo arrivati terzultimi con la Primavera e ultimi con gli Allievi Nazionali ma abbiamo lanciato dei giocatori in prima squadra, speriamo di aggiungerne altri a quest’elenco”
Nell’estate del 2014, dopo l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale, si è discusso moltissimo della necessità per il calcio italiano di ripartire dai settori giovanili. A distanza di più di un anno hai notato dei miglioramenti?
“Non ho visti moltissimi miglioramenti, in tutte le categorie non vedo giocare tanti giovani. Bisogna ampliare la base con investimenti sulle strutture e poi lavorare affinchè quanto fatto non vada disperso facendo in modo che i giovani abbiano il giusto minutaggio e possano fare esperienza in tutte le categorie”
A cura di Ciro Troise
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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