Martedì sarà la serata di De Laurentiis, la partita più importante della sua era. Il patron in certi momenti si nasconde, sembra non esserci, lascia prendere le responsabilità agli altri per poi tornare con la sua personalità a riprendere il “giocattolo” nelle mani e a dettare la linea. Il Napoli ha bisogno di De Laurentiis, ma la sua presenza deve essere intelligente e non ingombrante.
Scegliere il momento giusto in cui parlare, è questa la sfida del patron e quando ha rispettato tale principio ha sempre prodotto effetti positivi. Ve lo ricordate il “discorso delle Genoveffe”? Dopo Napoli-Brescia 0-0 del 6 Marzo scorso, con l’espulsione di Mazzarri che esplose per gli errori arbitrali di Mazzoleni. Nella settimana successiva il presidente irrompe sui media ed attacca su più fronti il calcio italiano; il risultato è che il Napoli viene trattato come una big nelle giornate successive. Nessun torto e nel dubbio anche qualche decisione a favore, come il gol in fuorigioco a Parma. Stavolta De Laurentiis ha rilevato il problema della partita a ridosso della Champions e del pensiero che va inevitabilmente verso la gara più blasonata. “Pensate alla Lazio e non al City”, il suo appello ai microfoni di Radio Marte. Il valore dell’avversario ha aiutato il patron, ma le sue parole hanno avuto un importante peso specifico nell’economia dell’atteggiamento mentale degli azzurri contro i biancocelesti. Il Napoli non ha pensato al City, ha affrontato la Lazio con la giusta concentrazione. Gli azzurri contro la capolista, venuta al San Paolo spudoratamente per portare a casa lo 0-0, nel primo tempo non sono riusciti ad alzare il ritmo, si sono adeguati a quello imposto dall’avversario. Si è sentita l’assenza di Gargano, fondamentale per dare alla squadra la capacità di accrescere l’intensità ed il dinamismo alla manovra del Napoli a tal punto da infondere la carica anche al pubblico. L’ingresso del Mota produce un’accelerazione anche negli spettatori, un’atmosfera veramente trascinante. Nella ripresa prima il Pocho e poi Gargano hanno svolto il ruolo di leader, trascinando i compagni. L’ingresso di Pandev ed il passaggio al tridente hanno scompaginato gli equilibri della difesa laziale e soltanto uno straordinario Marchetti e l’errore del guardalinee Maggiani, lo stesso che non vide il gol di Brocchi nella scorsa stagione, hanno fatto in modo che il Napoli non portasse a casa i tre punti. Quanto sono importanti i leader, è questa la principale considerazione nell’analisi della sfida di sabato sera. Lavezzi ed Hamsik sulla sinistra sono stati molto più pericolosi, le ripartenze condotte da Gargano hanno portato gli esterni a spingere con maggiore convinzione; l’economia complessiva della prestazione è migliorata proprio con il supporto dei suoi leader.
De Laurentiis ha dettato la linea in questa stagione, ha dato priorità alla Champions perché in cuor suo sapeva che la rosa non era all’altezza per entrambe le competizioni; infatti, ha sempre tenuto aperta la porta del mercato di Gennaio.
Il futuro del Napoli si regge sul rapporto tra De Laurentiis e Mazzarri che è sempre sull’equilibrio di una corda tesa, per questo motivo il tecnico ha mostrato spesso nervosismo. A Giugno scadono anche i contratti del ds Bigon e del team manager Santoro, quello di Mazzarri invece a Giugno 2013. Il Napoli finora è in piena lotta per uno storico obiettivo ed in campionato ha tutto il tempo per recuperare; quindi tutto è prematuro, ma De Laurentiis scruta il lavoro dei suoi dipendenti, che sono tutti legati al tecnico. Se Mazzarri riesce, nonostante i limiti dell’organico, a fare i risultati in tutte le competizioni allora tutta la struttura societaria non dovrebbe subire scossoni nella prossima estate, altrimenti tutto può succedere. Lo sosteniamo da tempo: ci sono due momenti-chiave, questo tour de force fino a Natale e poi il mercato di Gennaio per capire il futuro della compagine partenopea e naturalmente la sfida contro il City nell’ottica di questo discorso ha un enorme valore.
Domani arriva il Manchester City, la sfida della storia per il Napoli, che potrebbe mettere un piede e mezzo agli ottavi di finale della Champions League, quindi tra le prime sedici squadre d’Europa. La nota apparsa sul sito ufficiale del club inglese qualche giorno fa che conteneva gli avvertimenti ai propri tifosi nella città di Napoli ha riproposto il tema della sicurezza per la sfida di Champions. Questa volta non ci saranno biglietti da comprare per la trasferta, quindi l’interesse a terrorizzare chi vuole provare la “corsa al biglietto” con aggressioni ai tifosi avversari ed il pericolo di possibili vendette non sussiste perché la gara d’andata in Inghilterra si è già disputata. Questo fattore importante va a favore del clima sereno auspicato dal sindaco De Magistris. «Speriamo che domani sia una grande giornata per il Napoli -dice il sindaco parlando dell’incontro sportivo- spero in una grandissima vittoria ma anche in una grandissima giornata di sport. Si tratta di due grandi squadre con grandi tradizioni. Io sono stato a Manchester ed abbiamo vissuto una grande giornata di festa, deve essere così anche a Napoli: niente violenza, solo sport, solo allegria. i napoletani diano un grande prova di accoglienza. Si diventa grandi anche dando prove di questo tipo sapendo accogliere le altre squadre. Dobbiamo dimostrare di essere i migliori sul campo e di vincere ma anche di non cedere ad atteggiamenti nè di violenza nè di mancata accoglienza perchè Napoli è anche una grandissima città di turismo, cultura e nazionalità». Il nostro auspicio è che naturalmente le parole del sindaco siano ascoltate.
A cura di Ciro Troise
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