I passi in avanti rappresentano non solo dei piacevoli cambiamenti, ma anche degli oneri e delle difficoltà. Il Napoli sta riscontrando “il volto duro della crescita” sul mercato, sull’organizzazione societaria e sulla risoluzione di storici problemi, come lo stadio. Inoltre la società di De Laurentiis lavora in un contesto difficile, caratterizzato dalla crisi economica e sportiva del calcio italiano e poi dalle arretratezze “particolari” di una città come Napoli. In questi giorni procedono i lavori al San Paolo e questa è già una notizia per un impianto che non conosceva cambiamenti significativi dai tempi di Italia ’90. Il rifacimento del manto erboso, gestito dalla ditta “Marrone”, è la più importante opera di restauro che sta conoscendo l’impianto di Fuorigrotta, dopo le tante lamentele di Mazzarri per i disastri del terreno di gioco soprattutto dopo le giornate di pioggia. La vera novità risiederà però nel meccanismo d’irrigazione del campo, che innalzerà il “San Paolo” a livello degli stadi più prestigiosi d’Europa, come il “Camp Nou” per esempio: sarà possibile innaffiare più zone del terreno in maniera indipendente l’una dall’altra; ad esempio solo il centrocampo, una delle aree di rigore o entrambe. Insomma, un sistema all’avanguardia che risolverà finalmente un problema cronico del manto erboso di Fuorigrotta. I lavori saranno consegnati in tempi brevissimi, e a fine luglio è previsto il collaudo. Anche per i sediolini sono previsti degli interventi, che renderanno lo stadio almeno più accogliente. Ne saranno, infatti, installati di nuovi dove mancano, mentre per tutti gli altri è in atto un’opera di pulizia che li renderà di un rosso più vivo rispetto a quello sbiadito degli ultimi anni. Il processo di ammodernamento riguarderà anche la tribuna stampa (scandalosa l’esposizione all’allagamento in caso di pioggia e l’inesistenza di bagni autonomi dalla tribuna Posillipo, problemi che non saranno risolti) una delle peggiori d’Europa, che sarà anche ampliata. L’auspicio è che saranno installati i maxischermi, compito che la convenzione stipulata sei anni fa tra l’amministrazione comunale ed il Napoli assegna al club di De Laurentiis. Ancora una volta, come nel caso dei piccoli interventi realizzati dopo la qualificazione in Intertoto, l’amministrazione comunale, con sofferenze e difficoltà, sta contribuendo al miglioramento della “casa del Calcio Napoli”. Dopo il fallimento delle qualificazioni dell’Italia agli europei 2012 e 2016, De Laurentiis deve rispettare gli impegni.
Ci sono due velocità differenti tra le “chiacchiere” del presidente, che critica il carattere provinciale del nostro calcio e poi non si attiva per costruire gradualmente il cambiamento, che porterebbe il Napoli a prendersi lo stadio, come succede nelle migliori realtà europee. Il Comune di Napoli non ha le risorse per interventi di ristrutturazione complessiva del “San Paolo”; più delle azioni che stanno ridando dignità allo stadio, l’amministrazione non può garantire. L’impatto mediatico e sociale del calcio ha fatto in modo che il San Paolo non facesse la fine di una struttura chiusa come il “Mario Argento” o fosse afflitto da problemi irrisolti, come la piscina “Scandone” o lo stadio “Collana”.
E’ il momento che il presidente De Laurentiis si faccia garante di un accordo per cui il Napoli “si prenda” lo stadio senza pagare il canone e per un lunghissimo periodo, accollandosi però i lavori di riammodernamento dell’impianto aprendolo a strutture recettive per il tempo libero (bar, ristoranti, negozi e così via) e ovviamente lasciando al Comune prerogative di controllo e utilizzo dello stadio per grandi manifestazioni pubbliche. Bisogna costruire una sorta di project financing, che complessivamente comunque sarebbe vantaggioso per il Napoli. La settimana scorsa il consigliere comunale Emilio Di Marzio ha anche consegnato una lista di nomi per assegnare i settori del San Paolo ai campioni del passato, in modo da costruire un processo virtuoso per cui si possa conoscere la storia di Napoli attraverso quella della squadra della città. L’auspicio è che possa esserci una delibera di giunta di assegnazione quanto prima così che dalla prossima stagione possano essere integrati i tradizionali nomi dei settori con quelli dei campioni del glorioso passato del Napoli.
La Tribuna Posillipo sarà probabilmente assegnata ad Attila Sallustro; la Tribuna Laterale ricorderà Arnaldo Sentimenti; i Distinti saranno dedicati ad Antonio Vojak; la Curva A sarà il settore Egidio Sentimenti, mentre la Curva B “andrà” ad Omar Sivori.
Riguardo al mercato, i prossimi giorni saranno decisivi per dare il via alle complesse strategie di Bigon e compagni. Perciò De Laurentiis, Bigon e Mazzarri hanno realizzato due summit; venerdì si sono incontrati il ds ed il presidente a Roma, realizzando poi una “conference call” con il tecnico. Sabato invece il presidente ha organizzato un incontro a Capri con gli altri due protagonisti della società partenopea. Le idee devono essere anche ridefinite, dopo il provvedimento della Figc che riduce da due ad uno il numero degli extracomunitari. La linea principale è sempre la stessa: bisogna prima cedere e poi si può procedere agli acquisti. Le trattative più avviate sono quelle per Denis all’Udinese, Zalayeta al Danubio e poi dovrebbe essere ufficializzato il passaggio in prestito di Hoffer al Kaiserslautern. La trattativa di Contini col Saragozza deve essere chiusa entro mercoledì, altrimenti il Napoli cercherà altri estimatori del difensore sul mercato. L’attaccante austriaco ha già firmato con la società tedesca. Il ritorno in patria di Zalayeta sarebbe poi importante perché liberebbe la casella degli extracomunitari. Il Napoli dovrà poi scegliere tra le trattative avviate: Zuculini, Fred o Jucilei. I primi due sono sicuramente nomi più quotati, perché la decisione del centrocampista dell’Hoffenheim di non partire per il ritiro prima del 10 Luglio e il rinnovo del contratto non ancora firmato dall’attaccante della Fluminense suggeriscono l’idea che i due calciatori possano essere attratti da trattative con squadre europee, tra cui il Napoli. Bigon a Milano si è interessato anche di giovani calciatori su cui scommettere. Il nome più interessante è quello di Dumitru, attaccante classe ’93 della primavera dell’Empoli, sconfitta nel campionato di categoria in finale dal Genoa. Giovedì il Napoli si raduna a Castelvolturno, per poi partire domenica per Folgaria. Lunedì Mazzarri, dopo aver visto la finale di Coppa del mondo, inizierà il ritiro.
I nazionali, che hanno partecipato ai Mondiali, si aggregheranno poi qualche giorno dopo. Si avvicina l’inizio della preparazione per la prossima stagione e quindi sul mercato questa settimana si comincerà a muovere qualcosa.
Ciro Troise
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