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Champions o Europa League, il mercato di Gennaio non si può sbagliare

 

 Martedì 22 Novembre potrebbe essere una data storica per il Napoli, che, battendo il Manchester City, potrebbe avvicinarsi ad un obiettivo storico da concretizzare in Spagna il 7 Dicembre al “Madrigal”: la qualificazione agli ottavi di Champions League alla prima partecipazione del Napoli a questa competizione da quando ha assunto la denominazione inglese. Un risultato di questo spessore nel “girone della morte” naturalmente trasformerebbe gli entusiasmi di De Laurentiis, sarebbe una grande iniezione per la crescita finanziaria ed in termini di marketing del club e naturalmente trasformerebbe il mercato del Napoli. Nessun fuoco d’artificio o colpo mastodontico ma sicuramente l’accrescimento della qualità delle alternative in più zone del campo. Un mediano, un esterno sinistro, un’alternativa a Lavezzi che non faccia rimpiangere troppo il Pocho in termini d’imprevedibilità della manovra ed una a Cavani: sono questi i quattro identikit delle principali lacune della rosa a disposizione di Mazzarri. A centrocampo, salvo Donadel non recuperi e mostri garanzie dal punto di vista della condizione atletica, e sulla fascia sinistra il Napoli si dovrebbe rinforzare a prescindere dall’esito delle ultime due giornate nel girone A di Champions League. Qualche problema potrebbe sorgere in attacco, vista la grande fiducia che Mazzarri ed i componenti del suo staff nutrono nel recupero della migliore condizione atletica da parte di Pandev. Le cessioni in prestito di Chavez e Dezi (oltre al tentativo di “liberarsi” di Rinaudo) potrebbero favorire qualche movimento sul fronte offensivo, anche se ciò dovrebbe avvenire solo in caso di qualificazione agli ottavi di Champions.

A Castelvolturno si ragiona, si intensificano i summit, si studiano le relazioni del reparto scouting, ma per comprendere la portata dell’investimento da compiere a Gennaio bisogna attendere il responso delle ultime due giornate di Champions. Bisogna ammettere che qualche errore in estate è stato commesso. Sono state sottovalutate le perplessità di Mazzarri in merito alle difficoltà che potevano derivare dal doppio impegno ed è stato eccessivo il ricorso a delle vere e proprie scommesse, soprattutto per quei giocatori con un pizzico d’esperienza ma condizioni fisico-atletiche pessime. Parlo di Santana, Donadel e Pandev su tutti. Naturalmente nessun dramma o processo, ci mancherebbe; il Napoli è ancora in corsa in Champions, ha perso qualche punto di troppo in campionato ma basta poco per riportarsi nel gruppo che occupa le posizioni di vertice in classifica. Che qualcosa non abbia funzionato è, però, abbastanza evidente. A Gennaio si può rinforzare la rosa, riuscendo così a risolvere le lacune presenti. Il Napoli non deve, però, snaturare il suo progetto, che ha trovato la sua forza in giocatori giovani di talento da far esplodere in maglia azzurra.

I giocatori abbandonati da altre squadre, come potrebbe essere Muntari, non fanno al caso della causa partenopea; al Napoli serve un mediano che assicuri senso della posizione, facendo filtro davanti alla difesa, non necessariamente un giocatore dinamico come Gargano o lo stesso Dzemaili, che non ha la corsa nel proprio dna ma che sta crescendo riguardo questo profilo. Il Napoli a Gennaio deve avere il coraggio di continuare ad essere se stesso, aggirando i limiti del monte-ingaggi puntando su giovani talenti, come è stato fatto per esempio con Fernandez, che ha ancora dei limiti ma che ha mostrato di avere qualità importanti su cui lavorare. Servono forze fresche in grado di assimilare velocemente gli schemi di Mazzarri, non l’esperienza per andare avanti in Champions. L’obiettivo del Napoli è continuare a fare bella figura in Europa (Champions o Europa League che sia) e soprattutto arrivare tra le prime tre, per fare in modo che stare nell’Europa che conta non sia un’esperienza ma una prassi che può far crescere il Napoli a livello internazionale. Guai a considerare i rinforzi solo in chiave delle sfide europee, sarebbe un grave errore. Il mercato può essere ridimensionato in caso di qualificazione all’Europa League ormai quasi garantita, salvo difficili miracoli, ma non si può pensare di non aver bisogno d’innesti nel caso in cui non riuscisse l’impresa dell’accesso agli ottavi. Comunque vada l’avventura europea, da Gennaio il campionato deve tornare ad essere una priorità, senza sottovalutare nessuna competizione ma considerando come primo obiettivo confermarsi nei grandi palcoscenici europei anche nella prossima stagione.  Bisogna avere grande lucidità perché il mercato è ricco d’insidie; basta pensare che Zuniga, jolly diventato fondamentale negli schemi di Mazzarri, a fine Gennaio scorso è stato vicinissimo allo Stoccarda. Solo la difficoltà a trovare un’alternativa valida negli ultimi giorni dello scorso Gennaio ha impedito la cessione del colombiano.

 

A cura di Ciro Troise 

 

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