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Bigon fa l’equilibrista tra obiettivi, crescita, strategia e bilancio

L’asticella degli obiettivi si alza, De Laurentiis non cambia e Bigon fa l’equilibrista

Raccontare il mercato dai meandri degli alberghi milanesi è un piacere, un’esperienza difficile da far capire; ogni trattativa diventa anche la tua. Ti sembra di vivere un film, dove cerchi di intercettare il prossimo colpo di scena. Il Napoli poi contribuisce a tenere alta l’adrenalina con le trattative che diventano telenovele, dove l’happy end è un miraggio da raggiungere al più presto.

La struttura gerarchica del Napoli sul mercato: comanda il presidente, nessuna decisione va in porto senza la supervisione nei dettagli di De Laurentiis. Bigon poi ha l’arduo compito di fare l’equilibrista tra l’asticella degli obiettivi irrimediabilmente alzatasi con la qualificazione in Champions League, le rigorose politiche di bilancio del patron del Napoli, il primo ad applicare il fair play finanziario, la strategia di mercato sugli obiettivi da raggiungere e le esigenze tecnico-tattiche di Mazzarri. Quanti dubbi aleggeranno nel cervello del direttore sportivo, che però si avvale della collaborazione del suo reparto scouting, che non si limita soltanto a pescare i giocatori in giro per il mondo. Infatti, il coordinatore dello scouting Maurizio Micheli è anche un uomo-mercato: tesse le relazioni con agenti ed addetti ai lavori, lavora alla realizzazione delle trattative, è un dirigente molto presente nel lavoro del club partenopeo.

La strategia del Napoli è complessa perché punta a grandi obiettivi senza mai svenarsi giustamente. Inler è il primo nome del centrocampo richiesto da Mazzarri ed è un validissimo centrocampista. La società partenopea si guarda intorno ma è evidente che la porta per lo svizzero è sempre aperta, nonostante i suoi capricci. Interesse chiaro, evidente volontà del tecnico di piazzare lo svizzero al centro del proprio progetto tattico, che prevede la ristrutturazione della mediana, ma mai perdere di vista le proprie linee guida. Infatti, il presidente De Laurentiis non ha accettato l’inserimento della clausola rescissoria di 21 milioni di euro, vuole ridiscutere il contratto del centrocampista come testimonial della Nike in Svizzera e soprattutto pretende uno scatto d’amore verso Napoli, cioè l’ardore di chi si trasferisce in una grande piazza. Dall’altra parte l’agente Lamberti ed Inler giocano al rialzo, tentano di trascinare la Juventus, che può offrire un ingaggio più alto, nella trattativa con la speranza di acquisire potere contrattuale. Il Napoli non demorde e non si muove dall’offerta di 1,6 milione di euro per 5 anni. Inler deve decidersi, Bigon e De Laurentiis attenderanno ancora un po’, lavorando contemporaneamente ad altre piste. Mentre si attendono le firme di Criscito e Donadel e si aspetta la cessione di Sosa per ufficializzare Santana, si studia il mercato italiano ed internazionale per gli altri colpi. Il primo potrebbe venire da Parma; si tratta di Blerim Dzemaili. Il Napoli, per far calare i 9 milioni richiesti dal dg Leonardi, ha offerto come contropartite Santacroce e Blasi, che però non ha gradito il triennale a 700 mila euro a stagione offerto dagli emiliani. Il mediano di Civitavecchia ha ancora un altro anno di contratto con i partenopei ad 1,1 a stagione. Il radar sul mercato internazionale è sempre acceso con l’Argentina tappa prioritaria del mercato. Non c’è solo Lamela, ma anche Lanzini e Chichizola, portiere classe ’91 del River Plate, che però nelle ultime prestazioni ha convinto poco e poi Martinez del Velez, Facundo Ferreira del Banfield e Pizarro del Lanus. Micheli sarà in Argentina per la Coppa America ed avrà la possibilità di ponderare bene gli assalti. La strategia partenopea sarà duplice: cercare di portare all’ombra del Vesuvio qualche giocatore già famoso come Lamela, per cui la trattativa è già in atto, ma anche scovare un nuovo talento. Nel mercato bisogna essere bravi ad anticipare; la concorrenza è molto ampia. Tanti club europei ed italiani si fiondano in Argentina alla ricerca di talenti; uno dei più bravi è Walter Sabatini, attualmente alla Roma, e che l’estate scorsa (all’epoca era al Palermo), secondo un retroscena raccolto qualche giorno fa, si stava portando a casa Fernandez per 1 milione di euro. L’affare poi sfumò ed il Napoli ha chiuso la trattativa a Dicembre per il costo complessivo di 2,8 milioni di euro. Una volta chiuso il centrocampo con due acquisti più Donadel e con la possibile partenza di Gargano in caso di un’offerta congrua, il Napoli si concentrerà sul vice-Cavani e sul vice-De Sanctis. Per entrambi i ruoli, gli uomini-mercato prendono tempo ed i nomi circolati in queste settimane rappresentano solo delle idee.

Il mercato del Napoli coinvolge anche la grande stagione del settore giovanile, che fa in modo anche che i prodotti del vivaio abbiano tanto mercato. Non solo Insigne e Maiello, per cui sono in pole position Crotone e Reggina, ma anche Izzo, per cui c’è la richiesta ufficiale del Carpi e l’interesse di Portogruaro, Foligno e Crotone, De Vena, che potrebbe andare in ritiro a Dimaro con la banda Mazzarri e poi andare in prestito in B o Lega Pro, Simonetti, centrocampista classe ’92 della Primavera, che a breve dovrebbe firmare il contratto ed andare in comproprietà al Monza, dove l’attende Vito Tammaro, vecchia conoscenza del settore giovanile del Napoli, che l’ha allenato nei Giovanissimi Nazionali.

 

Ciro Troise

 

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