A Bari è arrivata la sesta vittoria in trasferta. Il campionato degli azzurri vive un perfetto equilibrio tra il rendimento al San Paolo e quello in trasferta. I 40 punti conquistati finora sono divisi equamente tra Fuorigrotta ed il resto d’Italia, su 12 successi 6 in casa e 6 in trasferta e su quattro pareggi 2 in casa e 2 in trasferta, solo le sconfitte vedono un piccolo vantaggio per il fattore San Paolo, con tre su cinque avvenute lontano da Napoli.
Questi dati confermano che il Napoli di Mazzarri ha un’identità di gioco e che ha raggiunto la maturità per cui riesce ad adattarsi alle situazioni e l’equilibrio nella conduzione delle prestazioni. Il lavoro più importante compiuto dal tecnico è proprio il processo di crescita di cui espone i progressi in ogni conferenza stampa. Un “working in progress” che ha puntato l’attenzione su i tre fattori che costituiscono l’approccio di una squadra ad una partita di calcio: quello tattico, psicologico e fisico. C’è ancora tanto da fare perché la squadra ha ancora dei limiti, dimostrati anche nella trasferta vittoriosa di Bari. Infatti, contro la mediocre compagine di Ventura il Napoli doveva chiudere prima il match, invece, si è eccessivamente rilassato, limitandosi a coprire gli spazi alle manovre degli avversari durante il secondo tempo, rinunciando spesso ad affondare il colpo definitivo. Anche le lamentele di Gargano dopo la sostituzione indicano che la strada è ancora lunga per il Napoli per raggiungere l’esperienza e la maturità della grande squadra. Mazzarri non può farcela da solo, ha bisogno dell’intervento della società sul mercato. Non si tratta solamente dell’innesto per un ruolo o per un altro, ma alzare la qualità dell’organico significa anche smuovere definitivamente gli equilibri, creare sana concorrenza e soprattutto non avere l’ansia quando uno tra gli elementi che costituiscono l’ossatura centrale della squadra registra qualche problema. Questo step si compierà tra Gennaio e Giugno, ma il secondo posto in campionato e l’essere ancora in corsa in Europa League e Coppa Italia impone di fare gli straordinari in quest’ultima settimana di mercato. L’imminente arrivo di Ruiz rappresenta un gran colpo di Bigon perché è frutto di un’opera di scouting, ma anche di monitoraggio costante, finchè non si è presentato il momento giusto per sferrare l’assalto ad uno tra i migliori difensori giovani del calcio europeo. La chiave della trattativa dovrebbe essere la metà del cartellino di Datolo, aggiungendola come contropartita all’offerta economica di 6 milioni di euro. Venerdì ho parlato all’Hotel Hilton con il ds Bigon, che mi ha confermato che il Napoli cerca sul mercato un sostituto di Santacroce; se troverà un elemento all’altezza dell’italobrasiliano, cederà quest’ultimo al Lecce in prestito. L’armonia dello spogliatoio, dopo l’arrivo di Cavani e la cessione di Quagliarella, indica la strada maestra da seguire, ma l’infortunio di Grava apre gli spazi per Santacroce, considerando anche i tanti impegni del Napoli. L’italobrasiliano deve farsi trovare pronto e dimostrare le sue qualità, come nella gara di Coppa Italia contro il Bologna, per reintegrarsi con entusiasmo nel gruppo. Il contratto di Santacroce scade a Giugno 2012; le parti potrebbero accordarsi sul rimandare la questione a Giugno, senza la pressione delle competizioni in corso. Il tempo e le energie economiche vanno impiegate, invece, per rinforzare gli altri reparti. Il Napoli è chiamato ad un vero e proprio tour de force; considerando le amichevoli internazionali, gli azzurri saranno chiamati, fino a Milan-Napoli del 28 Febbraio, a disputare due partite a settimana. Per resistere a questo “tour de force” c’è bisogno dei rinforzi.
Il centrocampo ha bisogno di un acquisto per far tirare il fiato ai “titolarissimi” e creare la sana concorrenza, che è il miglior antidoto contro la sensazione d’intoccabilità. Probabilmente arriverà a Giugno il tanto invocato “mediano dai piedi buoni”, che ha in Inler l’identikit più corrispondente all’esigenza della compagine di Mazzarri, ma il Napoli lavora per Gennaio ad un’alternativa in più da aggiungere a Pazienza, Gargano e Yebda. Il tecnico toscano ha espresso prima di Natale la preferenza per Barreto dell’Atalanta, ma il club bergamasco si oppone al trasferimento perché considera il paraguayano importante per la rincorsa alla Serie A. Servirebbe un rinforzo anche in attacco, dove Sosa, Dumitru e Lucarelli hanno dimostrato di reggere neanche lontanamente il passo di Hamsik, Lavezzi e Cavani.
Il bomber livornese nella seconda gara disputata con la Primavera contro il Lecce ha mostrato grandi segnali di crescita, quindi, nel ruolo di prima punta il Napoli si affida al suo recupero, poi per Giugno segue Matavz e Traorè, con l’ivoriano favorito perché c’è Bagni come intermediario. Bigon ha provato ad accelerare i tempi per Mascara, giocatore in scadenza di contratto a Catania, ma lo strappo tra l’attaccante e Lo Monaco è difficile che si consumerà in modo così brutale nell’ultima settimana di mercato. A Firenze non si sblocca la questione Mutu e niente si muoverà prima della decisione del Collegio Arbitrale. Siamo nei frenetici ultimi giorni di mercato, vedremo cosa succederà.
Ciro Troise
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