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Zouma e Javi Garcia: due nomi caldi per il mercato azzurro

ZOUMA – Ancora in Francia. Ancora da quelle parti. Un tour tra i castelli della Loira e un giro turistico di mercato. Con vista speciale su Saint-Etienne. Il capoluogo e anche la città della squadra di un difensore grande, grosso e giovane che è nel mirino del Napoli sin dall’estate: Kurt Zouma. Sì, torna in auge anche lui. Torna in ballo la pista che porta dritta al giocatore dell’Under 20 e Under 21 francese che, di recente, ha anche assaporato la gioia e la soddisfazione della prima convocazione nella Nazionale dei grandi. Tutto gira intorno alla difesa e al centrocampo, è ovvio, è chiaro come il sole, ma gennaio è il mese delle difficoltà connesse alle grandi manovre: ecco perché la lista del diesse Bigon e di Rafa diventa sempre più ricca di alternative. Nulla può essere lasciato al caso. Nulla.

L’ORGOGLIOSO – E allora, il secondo difensore francese nel mirino. Un profilo che si aggiunge a quello di Nicolas N’Koulou (24), un evergreen, l’altro gigante dalla pelle come l’ebano che il Napoli sta seguendo passo dopo passo, parola per parola, da un bel po’. Sì, non è mica filato via inosservato, il discorso che il giocatore dell’OM, uno dei pochi ad aver collezionato giudizi positivi tra l’andata e il ritorno delle partite di Champions tra il Velodrome e il San Paolo, ha firmato non più tardi di mercoledì: «Prima di considerare l’idea di lasciare Marsiglia bisogna che rimetta le cose sul binario giusto, non sono un vigliacco: sono grato all’Olympique, ha creduto in me». La crisi marsigliese ha stimolato l’orgoglioso N’Koulou, evidentemente, ma la storia è tutt’altro che chiusa. Pista viva.

L’APERTURA – Nel frattempo, però, meglio cautelarsi. E dopo aver incassato le prime picche del Liverpool, che ha risposto con un, “sorry, niente prestito di Agger”, il Napoli sta rispolverando tutte le idee di mesi di studio e di analisi prima di sferrare l’attacco decisivo all’obiettivo prescelto. In quest’ottica, in questo senso, riemerge il nome di Zouma. Uno che al club azzurro fu proposto anche in estate e che, di recente, ha confermato tutto quanto di buono aveva fatto intravedere e poi vedere con il Saint-Etienne e, nell’ordine, con l’Under 17, l’Under 20 e l’Under 21. A ottobre, come un coronamento, la gioia dell’inserimento nella lista dei convocati di Deschamps per Francia-Australia allo Stade de France: rimase in panchina, lui, però balzò ancora agli onori della cronaca. A diciannove anni.

IL PROFILO – Sì, è giovane davvero, Kurt. E fisicamente è una roccia: destro naturale, piuttosto disciplinato tatticamente, forte di testa (dall’alto dei suoi 191 centimetri), qualità ed esplosività. C’è questo, nel suo campionario, nonché ampi margini di crescita e di miglioramento. Di origine centroafricana, ma nato a Lione, delle nazionali francesi giovanili è stato un pilastro e allo stesso modo s’è consacrato in Under 21. Poi, la panchina con la Francia dei big e gli occhi di mezza Europa addosso: il Napoli, però, è in prima fila.

JAVI GARCIA – Sarà il periodo, sarà che la fierezza e il senso d’appartenenza vengono fuori nei momenti difficili, però è certo che in Francia, di questi tempi, si fa un gran parlare del Napoli. Delle trattative e dei giocatori che provano a smorzare le voci. Soprattutto in tempo di crisi: «Sono il capitano del Lione e abbandonare la nave a gennaio è difficile, complicato». Dopo Nkoulou, così parlò Maxime Gonalons. Un osservato, un uomo in lista-Rafa. Non il prediletto, però: prima di tutti, Javi Garcia e Song Bilong. Sì, in ordine sparso ma comunque prime scelte.

NIENTE PRESTITO – E allora, i (complessi) I Citizens hanno rifiutato un’offerta dei russi dello Zenit che lo volevano in prestito Il centrocampista spagnolo è valutato dodici milioniprogetti del
centrocampo. Il reparto che, insieme con la difesa, può definirsi il panorama della finestra invernale del mercato azzurro. Spazia da Barcellona a Manchester e Lione, il d.s. Bigon, ma è anche consapevole della complessità dei piani d’assalto per arrivare a Song, il sogno di mezza stagione, e anche a Javi. Francisco Javier Garcia detto Javi, per la precisione, uno che a Man City non sta trovando spazio e che, a dirla tutta, è conteso anche dallo Zenit. Sì, la notizia dell’ultima ora è che i Citizens hanno rifiutato un’offerta della squadra di Spalletti per il ventiseienne centrocampista spagnolo: niente prestito con diritto di riscatto, come proposto dai russi. Non si passa.

SCUDERIA QUILON – Dunque, l’affare si complica. Perché per cederlo il Manchester vorrebbe almeno 12 milioni di euro: si vende per intero, il cartellino di Javi. Un fattore da non sottovalutare, però, potrebbe essere rappresentato dalla scuderia di appartenenza: Manuel Garcia Quilon. Ovvero il manager di Rafa. E poi di Albiol, Callejon e Reina. Un dettaglio non da poco, in tutti i sensi. Garcia è nel mirino, e questo è assodato, ma anche in questo caso la situazione non è certo agevole.

CHIAVE MONDIALE – Difficoltà. E chissà quanto maggiori o inferiori rispetto al nome più agognato: Alexandre Song Bilong (26). Ex dell’Arsenal e ora al Barcellona, dove come Javi non trova lo spazio che vorrebbe: con il Mondiale alle porte, potrebbe essere la continuità l’elemento utile da sfruttare. Sì, perché a Napoli sarebbe un titolare, un uomo importante, un perno: la missione è quasi proibitiva, però la speranza di Rafa è viva. Dai prediletti, agli obiettivi in seconda fila: Dani Parejo (24) del Valencia e Gonalons (24). Il capitano del Lione, dicevamo, ha ufficialmente ribadito di non voler lasciare il suo club, ma la difficoltà economica è palesemente importante. Come una frase passata inosservata: «Non ho ancora discusso del mio futuro con il presidente». Lui, invece, discute eccome con il Napoli. L’ultimo nome è Fernando (26): con il Porto non ha rinnovato. E va tenuto in piedi.

VARGAS – Tiene sempre banco anche la questione legata alla cessione di Edu Vargas: dal Brasile raccontano che, oltre agli emissari del Santos, sono in viaggio verso Napoli anche gli uomini del San Paolo. Il derby è pronto a entrare nel vivo, ma il futuro è segnato: a prescindere, nel 2014 giocherà ancora in Brasile.

Fonte: Corriere dello Sport

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