Dove va Zaza? L’esercizio della memoria diviene un giochino estivo (lo decide il mercato) inevitabile e quasi scontato: e dove vada Zaza (senza apostrofo, lo impone l’anagrafe) è un interrogativo forse persino banale, ma da risolvere. «Il Napoli sarebbe un sogno» . L’etere diffonde aspirazioni e storie: dove sia stato Zaza, in quest’annata densa, virtuosa e pure maledetta è scritto negli archivi (Ascoli, serie B, diciotto reti e, ahilui, inutile per evitare la retrocessione), ma dove lo conduca l’istinto del bomber non è semplice da capire.
LA REALTA‘ – Che poi orienterà ogni lecita fantasia racconta di un suo contratto con la Sampdoria, ma è scadenza 2014, dunque giugno prossimo, e in casi del genere, si sa, a meno di clamorosi rilanci, emerge il desiderio di arrivare alla data fatidica per scegliersi la propria destinazione. La Sampdoria ci ha provato, non s’annusano margini di intesa, e diventerà giocoforza sistemare Simone Zaza sul mercato adesso, per cercar di monetizzare quel che si può, non quel che si vorrebbe, avendo tra le mani un gioiellino che ha ventidue anni ha già dimostrato – pur nella palude della zona retrocessione – d’avere numeri di alto profilo.
LE ASPIRAZIONI – Vedi Zaza e poi.. Il Napoli ha cominciato in tempi non sospetti a seguirlo, l’ha ritenuto tra i più promettenti calciatori in circolazione, ha colto i suoi margini di miglioramento e poi ha ovviamente intuito di non essere da solo: ma ha cominciato ad interpellare chi di dovere e Zaza, su Kiss Kiss, non s’è sottratto alla pubblica confessione via etere, una sorta di autoinvestitura: «Sul mio futuro non saprei dire, però è chiaro che poter giocare al san Paolo rappresenta l’ambizione di chiunque. Io mi sento pronto ma non è Zaza che dovrà decidere: ci sarà chi dovrà giudicarmi» . Della serie: ora fate voi.
IL BALLOTTAGGIO – E però al mercato le vicende sono scivolose e mutano di ora in ora: una volta c’era anche il Milan, poi è subentrata la Juventus e il triangolo no, non può essere considerato ora, che siamo al momento delle scelte, con Madame che s’è appaiata al Napoli e che diviene una sorta di tormento (ed estasi) con il quale Zaza deve convivere: «Io non ho alcuna paura di mettermi in discussione però se mi mettete dinnanzi a questo bivio, Napoli o Juventus, mi sento spiazzato. Però a me piacciono le piazze calde» . Un indizio.
IL RICHIAMO – E allora: conto alla rovescia, perché è inutile per chiunque, Samp compresa, tergiversare. Si va al nocciolo della questione e qui il sospetto si materializza: «Io non ho paura assolutamente a mettermi in discussione. Sono giovane ed ho voglia. Confrontarmi con quei campioni mi piacerebbe parecchio. E poi so tanto della città, perché qualche stagione fa sono stato nella Juve Stabia ed ho avuto modo di avvertire l’attenzione che l’ambiente riserva alla squadra. Ed ho anche parlato con Insigne che mi ha spiegato bene come si viva il calcio al Napoli» . Due indizi, anzi tre: Zaza sa bene dove andrà…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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